TANTI PROGETTI E TANTE INADEMPIENZE PER L’ OSPEDALE MUSCATELLO

nuovo padiglione muscatelloAUGUSTA. Pubblichiamo la relazione introduttiva e documentata del dottor Giuseppe Vaccaro: “Da alcuni anni si assiste a una antinomia, a un contrasto, tra la legislazione e la programmazione regionale che sanciscono il potenziamento dell’offerta sanitaria nell’ospedale di Augusta e le politiche aziendali che, invece, si muovono in opposta direzione. Tali politiche determinano notevoli  disagi per i pazienti e per gli operatori sanitari, costretti a confrontarsi con strutture inadeguate, dotazioni tecnologiche spesso obsolete e un numero insufficiente di posti letto rispetto alle necessità di assistenza. Infatti, mentre vengono continuamente procrastinati gli interventi necessari a rimuovere tali criticità, sono stati spesso adottati provvedimenti che appaiono funzionali e perpetuare le carenze presenti, se non addirittura ad aggravarle. Sorge, pertanto, il sospetto che il vero obiettivo perseguito dall’Assessorato regionale della salute, d’intesa con la Direzione generale aziendale, sia quello di soffocare lentamente l’Ospedale. Di far abituare il personale sanitario e gli abitanti del bacino di utenza all’idea che di un ospedale pubblico nell’area industriale della Provincia di Siracusa, in fondo, se ne possa fare anche a meno. Anche i tanti lavori attualmente in corso, una volta ultimati, nella quasi totalità dei casi, non incideranno in maniera significativa sulla funzionalità e sulla qualità dei servizi erogati ai pazienti ma, addirittura, in qualche caso, la peggioreranno. Come, ad esempio, si teme possa avvenire per i lavori di ristrutturazione delle sale operatoria. Certo, appare inverosimile che qualcuno possa, ragionevolmente, pensare di sopprimere, seppur gradatamente, l’Ospedale di Augusta, considerata la peculiarità del suo bacino di utenza. Eppure, quanto sta accadendo, sembra confermare tale ipotesi. Da oltre tre anni si attende che vengano attivati i posti letto di degenza ordinaria di Oncologia e di Neurologia già previsti nel decreto assessoriali n. 1.377 del 25/05/2010 e confermati anche nella recente rimodulazione. L’attivazione di tali posti letto doveva avvenire, secondo quanto assicurato dalla Direzione Aziendale e dall’Assessorato Regionale della Salute, a fine febbraio 2012, contestualmente alla soppressione del “punto nascita”. A distanza di 37 mesi nessuno dei suddetti posti letto di degenza ordinaria è stato invece ancora attivato. In Oncologia è presente un solo medico e solamente per pochi giorni la settimana, nonostante la dotazione organica dell’Unità operativa sia di 2 medici. Alla Neurologia sono stati assegnati locali adeguati ed è già stato assunto da alcuni anni il personale medico. Tuttavia i 12 posti letto assegnati non vengono attivati. Paradossalmente, nonostante ciò, la Direzione Generale ha presentato nei giorni scorsi alle Organizzazioni sindacali una proposta di modifica della dotazione organica che prevede di cancellare alcuni posti assegnati al Presidio ospedaliero di Augusta per assegnarli ad altre Unità operative dell’Azienda.

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AUGUSTA/ OSPEDALE MUSCATELLO, BRUGALETTA SOTTO ACCUSA – di Giorgio Càsole

Da alcuni anni si assiste a una antinomia, a un contrasto, tra la legislazione e la programmazione regionale che sanciscono il potenziamento dell’offerta sanitaria nell’ ospedale di Augusta e le politiche aziendali che, invece, si muovono in opposta direzione.

145655149AUGUSTA. A distanza di  quasi due mesi dall’ultima assemblea pro Muscatello, organizzata dal Tribunale dei diritti del malato, lunedì 13 aprile, ore 16,30, sala riunioni del nuovo padiglione, non ancora collegato con il vecchio  Muscatello; scarsi o nulli i cittadini comuni, pochi i “politici” invitati a presenziare, tre giornalisti, fra cui chi scrive, nutrita, invece, la rappresentanza di coloro che, fra medici, infermieri e amministrativi,  lavorano per il Muscatello, a rischio chiusura. Per evitare la riduzione dell’ospedale allo status di Presidio territoriale ambulatoriale (P.T.A), in sostanza gli ambulatori che si trovano quasi in ogni comune, è stata indetta un’ “assemblea intersindacale  aperta alla cittadinanza, ai rappresentanti delle associazioni e dei partiti politici”, dal titolo significativo “L’Ospedale dell’area industriale della provincia di Siracusa, progetti e inadempienze”. Il titolo è significativo perché non indica il Muscatello come ospedale municipalistico, come il nosocomio di Augusta, ma come il presidio ospedaliero d’un’area industriale, fortemente penalizzata, dichiarata a rischio di crisi ambientale già nel 199° dall’allora ministero della sanità, un’area omologa aa quella di Gela e di Milazzo, i cui ospedali sono stati potenziati grazie a una legge regionale che non può disconoscere Augusta. Inoltre, lo scorso anno, sempre con legge regionale, è stato deciso che il Muscatello dev’essere considerato un polo di riferimento addirittura regionale, sottolineo “regionale” per la cura delle patologie deviate dall’esposizione all’amianto. Invece, si assiste a un continuo depauperamento delle risorse di un ospedale che, anni fga, era considerato centro di eccellenza per le nascite e le malattie cardiache, quando almeno erano vivi e presenti i primari che erano i stati i fautori e i promotori dei due reparti, rispettivamente Paci e Ferraguto, entrambi augustani. Il reparto di ostetricia e ginecologia, inopinatamente, è stato trasferito nel nuovo, quasi monumentale, ospedale di Lentini, che gode di una bella vista, posto in cima a un colle che domina la statale Catania-Ragusa.

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IL MISTERO DEL DUODENOSCOPIO DONATO

esame diagnostico.jpgAUGUSTA – A tutt’oggi siamo ancora in attesa che il DUODENOSCOPIO sia attivato all’ospedale Muscatello di Augusta, nonostante le promesse fatte ai più alti livelli e in considerazione delle note vicende dei trasferimenti di alcuni reparti importanti(Ostetricia,Ginecologia e Pediatria) a Lentini. Ci avevano promesso il decreto di 6 posti-letto di pediatria (prima dall’ex presidente Sicilia Lombardo), ma siamo rimasti con un atto aziendale sempre in bilico, l’attivazione notturna dell’eliporto,il completamento del nuovo padiglione entro luglio 2012 e poi prorogato al dicembre 2013,ma ancora siamo in attesa. Tuttora il Muscatello lavora sotto organico ma, nonostante la buona volontà dei medici e del personale paramedico, non può diventare una normalità. Il duodenoscopio, fu donato dalla Raffineria Esso all’ospedale di Augusta nel Febbraio del 2012, sono passati 15 mesi e, malgrado le continue promesse di attivazione da parte del Commissario straordinario dr. Mario Zappia, lo strumento è conservato in qualche armadio mentre i pazienti aspettano “pazientemente” qualche anno per  i vari esami. La colangio–pancreatografia-retrograda per via endoscopica è un esame combinato endoscopico-radiologico che si esegue con il duodenoscopio e permette la diagnosi mediante l’introduzione di mezzo di contrasto all’interno delle vie biliari intra ed extra epatiche e dei dotti pancreatici. In molti casi, alla fase diagnostica segue quella terapeutica sempre per via endoscopica che consente: -la sfinterotomia biliare di stenosi benigne -l’estrazione di calcoli biliari o pancreatici -la protesizzazione e drenaggio biliare o pancreatico per stenosi maligne che interessano le vie biliari o il dotto pancreatico. E’ stata inviata una richiesta ai deputati regionali eletti nella provincia di Siracusa, affinché si attivino per far funzionare questo strumento, che non necessita di una votazione all’ARS ma di un sollecito alle promesse fatte dai vertici aziendali,almeno per dare un segno della presenza e vicinanza delle istituzioni, in una città che in questo momento sta vivendo un momento buio della sua storia.  Le note vicende di scioglimento del Consiglio Comunale, per infiltrazioni mafiose, non possono e non devono essere pagate dai cittadini, dimenticandosi d’intervenire anche nei piccoli dettagli.

            Mimmo Di Franco