“AIUTARE SUONA BENE”/ 23 ARTISTI SICILIANI PER AIUTARE UN 13ENNE CHE LOTTA CONTRO IL SARCOMA DI EWING.

Leo di Ceglie (2)AUGUSTA. La cittadinanza di Augusta sollecitata a partecipare a una nuova gara di solidarietà, come quella, riuscitissima, di un paio d’anni fa per il piccolo Federico Salemi che doveva essere operato negli Stati Uniti, ma la famiglia non disponeva dei quattrini sufficienti e gli augustani si mobilitarono tanto che avanzarono soldi, che la famiglia Salemi destinò ad altri bambini bisognosi, al ritorno dagli Stati Uniti. Un altro bambino o, meglio, un ragazzo si trova in condizioni più gravi e una giovane e sensibile artista di Augusta, Daniela Reforgiato, ha promosso una campagna di sensibilizzazione per raccogliere fondi, attraverso un primo concerto in Piazza D’Astorga, svoltosi sabato 14. Al riguardo abbiamo voluto raccogliere la testimonianza della stessa Reforgiato: “Il ragazzo per il quale mi sto interessando ha 13 anni, Leonardo Di Ceglie, per tutti LEO, figlio di Mauro (assistente capo della polizia di stato) e Tiziana, e vive a Roma. Leo lotta come un leone contro un male difficile: il sarcoma di Ewing, per la cui cura è stato costretto a una devastante e invasiva (sia per il fisico, ma soprattutto per l’animo) che lo costringerà a protocolli di recupero lunghi, dolorosi e costosi (in quanto non coperti dalla regione Lazio). Leo ha subito diversi interventi chirurgici, l’ultimo dei quali martedì 10 gennaio. Leo non ha più 6 costole, ma non ha perso la sua voglia di lottare! È davvero un campione, di arti marziali e di forza contro le avversità della vita! Impossibile non prendere a cuore la sua vicenda che mi è stata segnalata appena qualche settimana fa, da un mio amico e compagno di scuola – Ottavio Messina- collega del papà di Leo. Cos’ altro mi ha mosso? Il senso di amicizia imparato tra i banchi di scuola e trasmesso ancor prima dalla genetica dei miei. La voglia di essere, in qualche modo, parte attiva, nel riparare ai danni che abbiamo creato a madre Terra. Il desiderio di mostrare un volto positivo alla nostra comunità e lanciare un segnale a chi sta lontano… proprio noi, con tutte le nostre incomparabili sventure ambientali! Ma soprattutto, lanciare un messaggio di SPERANZA!” Il messaggio di speranza è stato già raccolto dai seguenti artisti di Augusta e di altre citta che si sono esibiti per Leo: Giuseppe Ajello, Andrea Argento, Ludovico Balsamo, Concetto Cannava’, Andrea Cavagna, Giorgia Cacciaguerra, Silvio Chiodo, Claudio Condorelli, Maurizio De Pari, Franco Dettòri, Agatino Irrera, Mauro Italia, Davide Messina, Messina Ottavio , Messina Stefano, Carmelo Quartarone, Piero Martorana, Massimiliano Ravanelli, Daniela Reforgiato, Sergio Sanbiagio , Carmelo Sfogliando, Giuseppe Roberto Urzì, Marco Vita.
G. C.

AUGUSTA,TRUFFA DI 7 MILIONI DI EURO PER NAVE AFFONDATA

victory-675Una frode milionaria ai danni della Marina Militare è stata individuata dalla Procura di Roma nell’àmbito dell’inchiesta su Mafia Capitale. Sono per ora indagate sei persone e due società per la vicenda dei sette milioni di euro pagati dallo Stato per la fittizia fornitura di 11 milioni di litri di gasolio destinati alla nave “Victory I”, affondata nel 2003. La procura di Roma ha chiesto il rinvio a giudizio di Massimo Perazza e Andrea D’Aloja, rispettivamente amministratori delle società Global Chemical Broker srl e Abac Petroli, Attilio Vecchi, capitano di fregata della Marina Militare, all’epoca dei fatti (fino all’aprile 2014), Mario Leto e Sebastiano Distefano, militari mediatori della Marina, Salvatore Di Pasquale, militare della Marina nonché membro delle commissioni di collaudo costituite per forniture di gasolio, e delle stesse Global Chemical Broker e Abac Petroli. Gli indagati devono rispondere, a seconda delle posizioni, di accuse che vanno dall’associazione per delinquere di carattere transnazionale al falso, dalla corruzione alla truffa aggravata, fino alla frode nelle pubbliche forniture.

   D.C.

AUGUSTA/Via Caracciolo la sera al buio, la mattina illuminata, cani randagi e pericolosi

Via CaraccioloAUGUSTA – I coordinatori cittadini di Fratelli d’Italia di Augusta, Marco Failla e Enzo Inzolia danno voce alle  reiterate proteste da parte dei residenti della via Caracciolo (e del quartiere “Paradiso” tutto), portando all’attenzione dell’Amministrazione pentastellata il problema dell’illuminazione pubblica e, soprattutto, della sicurezza nelle strade e quartieri non illuminati. Ecco il testo: “A seguito di alcune lamentele dei residenti della Via Caracciolo e del quartiere “Paradiso”, abbiamo verificato in prima persona quanto oggetto di lamentela. Come si evince dalla foto Via Caracciolo era totalmente illuminata, fino alle prime ore del pomeriggio, addirittura. Quindi, abbiamo aspettato qualche giorno, per verificare se il disservizio (al contrario) si verificasse anche la sera. E infatti, già nelle ultime due sere, la Via Caracciolo, e le traverse del quartiere, versavano in una condizione di totale oscurità a causa delle luminarie pubbliche spente. Questo, quindi, accade non di rado, ma risulta purtroppo essere la normalità. Sempre più spesso, quando si ritorna a casa la sera, questa importante via (e anche quelle più piccole del quartiere) sono costantemente al buio, generando, questa circostanza, problemi di sicurezza pubblica. Al tempo stesso, lamentele sono relative al problema dei cani randagi che, frequentemente, girano in branco per le vie del quartiere che, in difetto di illuminazione, rendono la situazione ancor più pericolosa.Con questa nota, allora, chiediamo insistentemente al sindaco Di Pietro e all’assessore di competenza di provvedere immediatamente al ripristino della illuminazione pubblica (non soltanto della Via Caracciolo, ma di tutte le zone della città che versano nella medesima condizione) nella convinzione che 19 mesi di lavoro siano più che sufficienti a permettere la risoluzione di questi difetti di modesta entità, e che strade e quartieri illuminati contribuiscano a sviluppare un senso di sicurezza nei residenti. I cittadini non chiedono un servizio straordinario; chiedono semplicemente il dovuto, quanto di loro spettanza in seguito al pagamento delle imposte. Un servizio, quello della illuminazione pubblica, che contribuisce a rendere “civile” e vivibile una città.

    Enzo Inzolia – Marco Failla

Augusta, Il più antico istituto superiore della città non ha un sufficiente numero di alunni

Il liceo Mègara verso la fusione con il comprensivo Costa

Palestra ex del liceoAugusta. Il liceo statale Mègara, il più antico istituto superiore della città, liceo  che ha bel quattro indirizzi: classico, scientifico, linguistico e delle scienze umane, da due anni è in crisi dal punto di vista del mantenimento dell’autonomia. Secondo i nuovi criteri, non ha un sufficiente numero di alunni, tanto che da due anni non ha un capo d’istituto né un direttore amministrativo titolari. Per pura coincidenza il dirigente del Mègara è la stessa ex docente d’inglese, Maria Concetta Castorina, che ne aveva la titolarità fino a due anni  scolastici fa. La Castorina da due anni è titolare del Ruiz, il secondo istituto superiore che raggruppa  il tecnico industriale, il commerciale e il liceo tecnologico. Alla stessa dirigente il Mègara è stato affidato in reggenza fino alla decisione che dovrà essere presa a breve: quella di fondere i due istituti, com’è successo a Siracusa, dove il glorioso  liceo classico Gargallo è  stato unito al liceo scientifico Corbino, dando vita al liceo classico-scientifico “Corbino -Gargallo”, oppure di associare amministrativamente il “Mègara” all’istituto  comprensivo “Domenico Costa”, secondo una nuova concezione, quella cioè di avere un unico polo scolastico “verticale”, cioè un unico istituto con la scuola primaria, la media o  secondaria inferiore e  il liceo con i suoi quattro indirizzi. In questo caso, però, l’istituto Costa cederebbe la scuola dell’infanzia a un altro istituto comprensivo, presumibilmente la scuola “Salvatore Todaro”. A palazzo di città si  sono succeduti incontri, coordinati dal sindaco Di Pietro , per trovare una soluzione che consenta al “Mègara”, frequentato, in passato,  come alunna dalla stessa Di Pietro, di mantenere almeno l’ identità.

Diletta Càsole