AD AUGUSTA L’ORDINARIO MILITARE PER L’ITALIA

L’arcivescovo Santo Marcianò ha celebrato il pontificale a bordo  del pattugliatore Cassiopea

mmmAUGUSTA. I  cappellani militari, sacerdoti che svolgono il loro servizio pastorale nell’àmbito di una forza armata,  fanno parte di una diocesi che viene chiamata diocesi castrense, guidata  da un arcivescovo o ordinario militare, cui spetta il grado di generale a tre stelle, cioè generale di corpo d’armata. La nomina dell’ordinario militare, così come quella del vicario generale e dei tre ispettori che compongono la curia della diocesi castrense,  previa designazione dell’autorità ecclesiastica, è disposta con decreto del presidente della Repubblica su proposta del presidente del Consiglio, di concerto con il Ministero dell’Interno e della Difesa,  tant’è che  l’ordinario deve giurare nelle mani del presidente della Repubblica, con questa formula: “Davanti a Dio e suoi Santi Vangeli, io giuro e prometto, come si conviene a un Vescovo, fedeltà allo Stato italiano. Io giuro e prometto di rispettare e di far rispettare dal mio clero il Capo dello Stato italiano e il Governo stabilito secondo le leggi costituzionali dello Stato”.  Da pochi mesi, dal 10 ottobre 2013, il nuovo ordinario è Santo  Marcianò, nato a Reggio-Calabria nel 1960, che, al momento dell’elezione a vescovo di Rossano-Cariati, nel 2006, risultava essere l’arcivescovo più giovane d’Italia; fino a pochi giorni  prima della nomina a ordinario militare fa è stato anche segretario della Conferenza episcopale calabra. L’arcivescovo  Marcianò ha deciso di compiere un giro pastorale in Sicilia e la mattina di domenica 16 marzo è venuto ad Augusta  per salutare i parroci – come lui ha voluto definirli – cioè i cappellani presenti nella base di Marisicilia, Spinella, e a Conforpat, Minervini (quest’ultimo, da 15 anni ad Augusta,  ha colto l’occasione per celebrare in anticipo il 25°della sua ordinazione sacerdotale). Accolto dalle massime autorità militari, i contrammiragli Camerini, comandante di Marisicilia, e Culcasi, comandante della flotta di pattugliamento, Marcianò ha celebrato il pontificale, cioè la messa solenne, sul ponte del pattugliatore Cassiopea, collegato con una passerella alla nave Libra, davanti a un pubblico foltissimo. Fra i presenti il cappellano miliare Giovanni Salvia, con una lunga esperienza a Lampedusa, il quale ci ha riferito d‘aver raccolto nell’isola,  diventata famosa per gli sbarchi dei migranti, una serie di testimonianze di migranti e no, che vorrebbe raccogliere in un libro dal titolo “Lampedusa, stella d’Europa”. L’imprimatur glielo deve concedere mons. Marcianò. Avendo ascoltato l’omelia del nuovo ordinario, abbiamo la convinzione che don Salvia non tarderà a pubblicare il suo libro.

Giorgio Càsole