Rubano i fili di rame, l’energia elettrica non arriva, i cittadini si lamentano e devono pagare pure la bolletta. L’ ENEL ASCOLTA, MA NON RISPONDE

matasse-rame.jpgVILLASMUNDO. “L’Enel Ascolta” , sì, ma non risponde. Questo in sintesi è l’amaro sfogo di Pietro Q.,  63enne, titolare di un appezzamento di terreno in contrada Conigliara, in territorio di Villasmundo, dove coltiva agrumi e altro. Da due mesi, dal 17 maggio per la precisione, è costretto a sobbarcarsi a una non lieve fatica e a sopportare un costo non di poco conto per acquistare e trasportare l’acqua  necessaria a  irrigare il suo campo, per abbeverarle sue piante –operazione indispensabile in questo periodo di caldo torrido.   A un tale operazione sono costretti  anche altre quattordici persone che hanno terreni nella stessa contrada. Perché? Semplice. Perché, nottetempo, fra il 16 e il 17 maggio, una banda di ladri tuttora ignoti ha rubato il rame dai fili conduttori dell’energia elettrica. Il rame è diventato di questi tempi più prezioso dell’oro e, quindi, c’è gente che  si  è specializzata in questo furti. P. Q. e gli altri hanno fatto presente il fatto d’essere senza energia  per questa ragione, ma, nonostante le numerose proteste e le altrettante rassicurazioni l’ENEL non ha ripristinato  l’allaccio per riportare l’energia elettrica ai cittadini che pagano regolarmente la bolletta. P. Q. ci ha raccontato la sua odissea telefonica per tentare di risolvere la situazione, ci ha detto d’essere stato a Enel distribuzione di Siracusa, ma l’ufficio non riceve il pubblico, ci ha detto d’aver denunciato il furto ai Carabinieri, ma questi gli hanno risposto  chela denuncia lascia il tempo che trova. “E poi l’Enel spende quattrini per gli spot pubblicitari quali Enela ascolta”sottolinea amareggiato P. Q. Enel ascolta chi? In ogni caso non   risponde e pretende pure che si paghi la bolletta almeno per quanto riguardai diritti fissi. Non è il colmo?”, conclude P. Q.

 Come si suol dire: oltre al danno la beffa!.

Cecilia Càsole