IL DUODENOSCOPIO DONATO DALLO STABILIMENTO ESSO DI AUGUSTA – di Mimmo Di Franco

salaAUGUSTA – A distanza di oltre 2 anni dalla donazione del duodenoscopio, donato dallo Stabilimento Esso di Augusta, si registra la mancata attivazione di tale strumento che permetterebbe di procedere ad una maggiore offerta di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva. La donazione risale a Febbraio del 2012 per accelerare diagnosi e interventi endoscopici, facendo risparmiare all’asp siracusana una considerevole cifra. In una nota dell’ASP, nel maggio del 2012 si assicurava che, espletato l’iter di assegnazione, la donazione del duodenoscopio all’ASP avrebbe permesso di procedere ad una riorganizzazione dell’offerta di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva con le seguenti azioni: 1) definire la dotazione organica dei dirigenti medici dell’Unità organizzativa (completata); 2) attivare una Unità operativa semplice dipartimentale di Gastroenterologia ed Endoscopia digestiva che permetterà una migliore organizzazione dei processi clinici (richiesta già inviata in Assessorato per l’approvazione); 3) valutare la idoneità del presidio ospedaliero Muscatello all’effettuazione della ERCP (giudizio positivo); 4) verificare la disponibilità del direttore dell’Unità operativa complessa di Medicina interna dello stesso presidio ospedaliero a ricoverare i pazienti provenienti dagli altri ospedali che hanno la necessità di essere controllati dopo la manovra diagnostico/terapeutica (raccolto parere positivo); 5) avviare la stipula di una convenzione per un anno con il direttore dell’Unità operativa complessa Gastroenterologia ed Endoscopia digestiva dell’ASP 3 presidio ospedaliero di Acireale, uno dei maggiori esperti nel campo, al fine di eseguire l’ERCP presso il presidio ospedaliero Muscatello e formare il personale medico ed infermieristico (in coming); 6) acquisire un altro duodenoscopio ed accessori (gara pubblica già avviata). Si vorrebbe capire ,di questi 6 punti menzionati ,quali sono andati in porto e quali non hanno trovato soluzione. Sarebbe opportuno che si diano delle risposte concrete ai cittadini che pagano con la vita l’esistenza in una zona ad alto rischio ambientale. Non abbiamo un reparto di oncologia, come promesso, ma solo un DH e altrettanto vale per la neurologia. Si attendono gli organigrammi dei reparti completi di primari, l’eliporto incompleto per le operazioni notturne e la copertura della galleria che collega i due padiglioni. Di primaria importanza è il reparto di pediatria, mentre si rimane in attesa del decreto che fissi 6 posti al Muscatello.

    Mimmo Di Franco