AUGUSTA/ AGENZIA DI VIAGGI CHIUDE E LASCIA A TERRA UN CENTINAIO DI CLIENTI

Nuova immagine.jpgAUGUSTA – R. M., 65 anni, scrive sul suo profilo di Facebook: “Arrivati a Londra, clima primaverile”. In realtà, R.M. a Londra non è andato. E’ rimasto a terra, con altri amici con cui aveva programmato, organizzato e pagato un soggiorno nella capitale britannica per alcuni giorni. R.M. si è sfogato su FB, con lieve ironia, per la beffa e il danno subìti a causa dell’improvvisa chiusura dell’agenzia augustana di viaggi, con sede in Piazza Risorgimento che, qualche mattina fa, ha lasciato un avviso sulla porta esterna, avvertendo che  «per ragioni amministrative l’agenzia viaggi non può fornire i titoli di viaggio. I clienti hanno diritto al loro rimborso le cui modalità saranno rese note successivamente». R. M. e  i suoi sfortunati compagni di avventura, coppie di sposi che anno già pagato il viaggio di nozze e che  dovranno organizzarne un altro, pagandolo, sentono odore di truffa. Quali sono queste “ragioni  amministrative”? L’agenzia in questione, dal marchio in franchising, ha pagato oppure no i tour operator che organizzano i viaggi?, ha pagato oppure noi le compagnie proprietarie delle navi da crociera? Ha versato oppure no il pagamento al vettore aereo per il trasporto da Fontanarossa ad altri scali? Le agenzie di viaggi hanno una funzione intermediari. Una volta che incassano i quattrini dei clienti, devono  pagare a chi poi emetterà i titoli di viaggio, trattenendo per sé la commissione riconosciuta. Se l’agenzia di Piazza Risorgimento non ha consegnato ai clienti i titoli di viaggio è segno che ha trattenuto per sé i quattrini.  Semplicissimo. Ad Augusta i clienti rimasti a terra sarebbero un centinaio. Il denaro incassato dall’agenzia, circa centomila euro. Una bella somma, davvero! Truffa? Non è, purtroppo, la prima volta che agenzie o tour operatori incassano  e poi chiudono e i clienti non possono recuperare i quattrini. Ad Augusta, dopo lo scioglimento del consiglio comunale per mafia, dopo il caso Incardona, ecco un altro caso sciagurato  che  causa ancora più cattiva fama.  Che il 2013 sia un un anno orribile per gli augustani?


Giulia Casole