La Sicilia non è un’isola ma un continente immenso in cui coabitano da secoli razze diverse. Il passato ha le stesse voci dell’avvenire: Saraceni e Francesi, Normanni e Spagnoli, Sicani, Greci e Romani camminano ancora per le contrade di questo continente che vive in una dimensione tutta sua al centro del Mediterraneo. Tutto è spettacolo in questa terra: le contraddizioni, la natura, i canti, le musiche, la parola stessa. Un gesto è lungo quanto un discorso; i silenzi sono parole senza suoni. Per capire la Sicilia , bisogna cogliere questi grovigli di contraddizioni, gustarne l’ironia sottile, la satira arguta. I Dioscuri daranno vita a un concerto incentrato su una nuova e originale musicalità che pur partendo da una matrice folk, sfocia in un nuovo sound che ripercorrendo tutti i suoni e ritmi del Mediterraneo aiuta a riscoprire i colori e i suoni di una Sicilia mitica, complessa e affascinante. Sui Dioscuri sono perciò ancora valide le parole del regista Giuseppe Di Martino: é difficile non lasciarsi trascinare dalla loro prorompente successione di armonie e brani letterari che variano nella loro espressione ed intensità: un impeto, una freschezza sorgiva che non vengono mai meno e che costituiscono la chiave di lettura del loro modo, che si tratti di rivisitazione di melodie (e voci) o di elaborazioni personali (al limite del break), la qualità del loro intervento e sempre riconoscibile in questa generosità di temperamento che ne attesta l’estrazione e in una sorta di naturale rigore che tiene a freno la tanta abbondanza.
Caterina Andò