Avere Mina lì, a dieci centimetri, è stata quasi un’esperienza mistica per Fiorello, che ha ballato con Carla Fracci e con Roberto Bolle e cantato con star del calibro di Liza Minnelli, Tony Bennett, Dustin Hoffman, John Travolta, Celine Dion. «Ma Mina è Mina, la più grande cantante italiana del ‘900 per me, per tutti – dice – e non me ne vogliano le mie amiche cantanti. Mina emana qualcosa che gli altri non hanno». Un incontro professionale ricco di aneddoti. «Mentre cantavo, lei rideva. Mi ha fatto tanti complimenti, poi mi ha mandato un sms», sorride soddisfatto lo showman. Gli italiani che vivono in Svizzera lo riconoscevano per strada. Ma lui, con la bocca cucita per il terrore che la notizia iniziasse a circolare sui social network, depistava, spostando l’attenzione sui laghi svizzeri. Pedalando, pedalando – racconta – è anche rimasto al largo su un pattino con la moglie e la bambina, rischiando di non avere più le forze per rientrare a terra. Dopo avere fatto la corte a Mina per i suoi show televisivi, stavolta Fiore non ha osato chiedere di più. «È stato il primo incontro, spero che non sia l’ultimo», sospira. «Quando la incontri l’ultima domanda che ti viene in mente di farle è quella sulla sua assenza dalla tv. Ma lei non c’entra più niente con noi comuni mortali. È di un altro pianeta… Poi – conclude Fiore – se vuole venire a trovarmi nella mia Edicola, io la aspetto! ». «Baby It’s Cold Outside è una canzone nata per due voci. L’idea di chiamare Fiorello è venuta a mia madre – spiega Massimiliano Pani -. Lui ama questa musica e se l’è cavata benissimo. È venuto a Lugano, hanno registrato dal vivo in un clima di grande divertimento. Veramente all’inizio Fiorello era nervosissimo, emozionato. Lui per la rassegna stampa si sveglia all’alba e l’appuntamento in studio era alle 15. Gli sono stato vicino e si è sbloccato quando mia madre l’ha accolto dicendogli con un sorriso: “sei nervoso perché devi cantare con me”. A quel punto la tensione si è sciolta». Il nuovo disco di Mina è un gioiello di Natale. Si intitola Christmas Song Book, contiene alcune delle più celebri canzoni natalizie della storia, ma non è un «disco di Natale». Lo spiega Massimiliano Pani, come sempre, portavoce della madre e produttore di questo album che è uno straordinario saggio di classe e di feeling di un’interprete senza confini. «Non è un’operazione natalizia: a essere precisi è un disco di ballad jazz nato che può essere amato anche dai non appassionati. Il nostro obiettivo è trasmettere amore per la musica. C’è stata molta creatività da parte di tutti, dal meraviglioso trio che accompagna Mina (la chiama così) alla Disney che ha realizzato una confezione straordinaria. Voglio dire una cosa: i dischi nuovi di Mina sono belli e appassionanti, ma questo è un godimento». Sono 12 canzoni natalizie interpretate come i grandi standard del jazz. Ad accompagnare Mina c’è un trio formato da Danilo Rea al pianoforte («un fuoriclasse mondiale» lo definisce giustamente Massimiliano Pani), Massimo Moriconi al contrabbasso e Alfredo Golino alla batteria («suonano con Mina da tanto tempo, si conoscono a perfezione») cui in qualche brano si aggiunge un’orchestra d’archi con gli arrangiamenti del compianto Gianni Ferrio. I brani sono famosissimi, ci sono anche Silent Night, Let It Snow, Have Yourself a Merry Little Christmas, ovviamente White Christmas. Anche la confezione dell’album è fuori dall’ordinario e ribadisce uno storico legame tra Mina e Topolino (anche se il suo personaggio preferito è Paperino). Nel cd ci sono 18 tavole disegnate da Giorgio Cavazzano in cui Mina diventa “Mina Uack” oltre alle documentatissime note di Lele Cerri sulle canzoni, i loro autori e le loro storie.
GIORGIANA CRISTALLI