“Signor Capo del Comando Militare Marittimo Autonomo della Sicilia, amici, colleghi, gentili ospiti, signore e signori, innanzitutto desidero ringraziare tutti coloro che hanno voluto prendere parte a questa cerimonia e, in particolar modo, l’Amm. Camerini che ha voluto onorarci con la sua presenza ed il Coro che con i suoi canti, ha contribuito a rendere ancor più suggestiva l’atmosfera che ha permeato lo svolgimento dell’odierna cerimonia. Desidero innanzitutto cogliere l’occasione della solennità del momento, per dar luogo ad una piccola, ma significativa, cerimonia per la consegna da parte del Sig. Comandante di Marisicilia a due nostri militari dei riconoscimenti che sono stati loro attribuiti da parte della Marina e della Nato:
– Consegna medaglie a Capo Monego e STV Bastone –
Sono davvero felice ed onorato che tali riconoscimenti siano stati consegnasti in questa giornata in quanto, come sarà stato possibile notare, entrambe le onorificenze sono state concesse per azioni di solidarietà, avvenute durante operazioni finalizzate alla salvaguardia dei traffici marittimi e della vita umana in mare. Entrambe le onorificenze quindi attestano un comportamento pienamente aderente ai principi della Chiesa cattolica ed ai valori della Marina Militare, principi e valori su cui si basa anche la ricorrenza di San Giuseppe Lavoratore, di cui oggi invochiamo la protezione in un momento difficile per lo Stato italiano e, in modo particolare, per la Città di Augusta. San Giuseppe, infatti, è dopo San Domenico, il principale protettore della città di Augusta e, per una tradizione ormai ben radicata all’interno del nostro Stabilimento, è da tempo stato assunto quale suo Santo patrono. Sin dal 1951, infatti, per iniziativa di un operaio, Carmelo Spirio, la festa del 19 marzo è stata solennizzata all’interno dell’Arsenale, il cui sito principale, peraltro, dove ora ci troviamo, è intitolato al Santo di cui porta il nome, comprensorio appunto di San Giuseppe. Nel 1951 fu quindi costruita un’edicola votiva a lui dedicata, dinanzi alla quale passeremo in processione, nell’immediata prossimità dell’officina dei fabbri in cui Spirio lavorava. Proprio con la collaborazione del suo reparto questi riuscì ad organizzare la prima festa in onore del Santo, festa che a partire da quel momento, venne per svariati anni organizzata a turno dai vari reparti dell’Arsenale militare. Durante tale festa, al mattino, un piccolo simulacro di San Giuseppe veniva portato in processione per l’Arsenale. Successivamente veniva celebrata la Messa cui partecipavano tutti i lavoratori con le rispettive famiglie. Oggi la tradizione è ancora viva, con la celebrazione della Santa Messa che vede la partecipazione dei lavoratori dell’Arsenale, in servizio ed in quiescenza e delle loro famiglie, e con lo svolgimento della rituale processione che porta il Santo in tutte le officine dell’Arsenale per ricevere dal personale che ivi lavora, il tradizionale bouquet. E se la Statua del Santo non è più quella del 1951, essendo quest’ultima definitivamente posizionata nella nicchia realizzata da Carmelo Spirio, il culto verso San Giuseppe e l’attaccamento alla festa del 19 marzo sono rimasti immutati. E non è un caso che quest’anno abbiamo voluto che la tradizionale Messa si svolgesse in questa particolarissima sede, celebrandola sull’altare in pietra, all’aperto, in riva al mare. E’ un modo per ritornare ai valori che hanno originato questa ricorrenza, valori cui desideriamo manifestare il nostro attaccamento ed il nostro rispetto, in un momento in cui anche il nostro Papa Francesco, che in questo momento sta celebrando la Messa di insediamento, ci richiama con la parola e con l’esempio alla semplicità, alla solidarietà e all’umiltà su cui si è fondata la santa esistenza del Poverello di Assisi. Possano quindi aiutarci ad affrontare ed a superare le asperità che stiamo incontrando sul nostro cammino, in questo difficile momento, la riscoperta dei valori testimoniati da San Francesco cui si ispira il nostro Santo Padre e la protezione di Giuseppe Lavoratore, nostro beneamato Santo Patrono. Concludo esprimendo i miei migliori auguri a noi tutti ed alle nostre famiglie perché possiamo vivere tutti assieme una splendida festa di San Giuseppe rivolgendo, se me lo consentite, un pensiero ed un augurio particolare a tutti coloro che, come me, ne portano il nome”
Quest’anno, purtroppo, alcune autorità per cause di forza maggiore sono mancate all’appuntamento, tra cui l’arcivescovo metropolita di Siracusa, Mons. Salvatore Pappalardo, che avrebbe dovuto presiedere la Santa Messa anziché trovarsi lo stesso giorno a Roma, in udienza da papa Francesco. Malgrado ogni avversità, comunque, l’attesissima festa del patrono dell’arsenale anche quest’anno si è regolarmente svolta perché fortemente voluta dall’ amministrazione della marina militare. Un’amministrazione che continua a mostrarsi sensibile alle tradizioni cittadine, sia
Giuseppe Tringali