L’ex alunno, generale dell’Arma dei Carabinieri in congedo, Enzo Inzolia, ha tenuto poi a ricordare la figura del prof. Giovanni Satta, vero maestro di scuola e di vita, il quale, grazie anche ai bassi punteggi nei compiti in classe di latino e greco, tipo “UNO meno meno…”, riuscì a fare di “una classe di emeriti ignoranti un gruppo di valenti e qualificati conoscitori di tali lingue.” Il dott. Nicola Limma ha evidenziato l’aspetto sportivo e le affermazioni di parecchi atleti, con tuta verde e con la scritta “Megara”, rappresentativi del liceo, i cui nominativi venivano allora trascritti nel famoso” Albo d’oro” d’istituto. Fiero di appartenere alla schiera degli ex liceali ha poi esibito alcune sue originali pagelle scolastiche dell’epoca. Il prof. Ilario Saccomanno ha portato le testimonianze fotografiche delle prime rappresentazioni teatrali del Liceo risalenti all’anno 1958. Anche lui ha contribuito, un tal modo, a risvegliare calorosi ricordi negli ex studenti più anziani presenti nell’affollato salone di rappresentanza del Circolo. Il dott.. Piero Castro ha parlato dell’importanza del Liceo Mègara ad Augusta, unica istituzione scolastica d’istruzione superiore nel periodo della ricostruzione post bellica, allorquando da una economia basata sull’agricoltura e sulla pesca si passò a quella dell’industrializzazione con netti miglioramenti socio-economici che permisero a molti di far studiare i propri figli insieme a quelli di famiglie medio-alto borghesi in una scuola definita d’elite. Fiorenti iniziative culturali, tra cui alcune manifestazioni teatrali e la pubblicazione di alcuni storici giornali come “Il Cicerone”, diretto dall’allora alunno Càsole,uscivano dal Liceo intrecciandosi con la vita culturale della città. Si creò anche un cenacolo culturale grazie alla biblioteca dell’ISES (filiazione dell’allora Cassa per il Mezzogiorno), che aveva sede nel palazzo dove insisteva, a piano terra, l’allora Salumeria Motta. Castro ha concluso il suo apprezzato intervento con questa riflessione “Per i nostri genitori i professori erano molto stimati e considerati veri maestri che avevano sempre ragione” Il preside del II Istituto di Istruzione Superiore prof. Carmelo Gulino, ha parlato delle difficoltà in cui oggi versano la maggior parte dei gloriosi Licei che, in base alla attuale normativa, rischiano letteralmente di estinguersi.” E’ nostro dovere – ha aggiunto- adoperarci, ognuno per quanto di propria competenza, per fronteggiare questa spiacevole tendenza” E’ stato poi il momento delle recite iniziato con la splendida performance della ex alunna Anna Passanisi, diplomata nel 1985, che ha prima ricordato gli anni della sua formazione sia come studente sia come attrice e poi ha deliziato il pubblico con una magistrale interpretazione di alcuni brani letterari tra cui “ l’Infinito” di Leopardi. Di seguito, il prof Càsole e l’alunna Federica Fiume hanno recitato il famoso brano del V canto dell’Inferno di Paolo e Francesca e quindi Silvia Mattei, altra alunna, si è fatta apprezzare nella lettura di una corposa composizione sul tema moderno dell’anoressia. Le sorelle Rosy e Cettina Messina hanno concluso in maniera superlativa la parte artistica della serata. Accompagnandosi con le dolci note del pianoforte hanno cantato e recitato una serie di brani di propria composizione aventi per tema l’importanza della funzione della “VOCE” nella vita dell’uomo. Una prestazione senza dubbio di altissimo livello che sicuramente avrà modo di farsi apprezzare in molti altri ambienti. Applausi finali, foto ricordo, consegna di regali e tanta gioia in un clima goliardico e di consolidata amicizia fra tutti gli intervenuti a cui la presidente del Circolo Unione, Gaetana Bruno Ferraguto, ha rivolto un ulteriore appello “ Guardiamo al futuro, non dobbiamo fare morire la cultura”.
Gaetano Gulino