LA LUCE ABBAGLIANTE NEI QUADRI DI ANTONELLA TORNELLO

Antonella TornelloCatania. Antonella Tornello è una delle più assidue e attente frequentatrici della galleria d’arte Katàne, diretta con piglio manageriale da Sarah Angelico che, in Via Umberto 244, ha dato vita a un sodalizio artistico forse unico a Catania. I soci e le socie non solo hanno l’opportunità di esporre i loro quadri o le loro sculture, ma assistono a conferenze, dibattiti, concerti in sede, riservati esclusivamente a loro. Sono stato più volte ospite della galleria e ho avuto modo di apprezzare questo pubblico di artisti che seguono con interesse e partecipano e interagiscono e arricchiscono la galleria con il contributo di idee e di produzioni artistiche. Antonella Tornello ti viene incontro sempre con un largo sorriso e lascia trasparire una calma interiore che si percepisce in pieno osservando le sue tele dall’acceso cromatismo. I colori dominanti sono il blu e il rosso, con le varie sfumature. Sono colori che, in certi contesti, possono suscitare accensioni di sensazioni forti, ma che nelle campiture della Tornello rinviano a una dimensione quasi spirituale, comunicano un senso di calma, una voglia di pace che fa bene all’anima. I colori sono al servizio di una ricerca figurativa classica che predilige il volto femminile con grandi occhi in cui puoi scorgere l’essenza dell’eterno femminino. C’è una ricerca di purezza nelle linee disegnate da Antonella Tornello, una purezza che aspira a una dimensione religiosa, oltre il contingente terreno, com’ è percepibile dalle dolci linee curve d’una Pietà quasi astratta, in cui è assente ogni dato drammatico, passionale: una Pietà femminile e femminea che più che suscitare un senso di morte, partecipa un senso di vita, di vita che nasce, come quella appena iniziata di un bimbo in grembo alla madre. Che cos’è, infatti, la morte per i veri credenti in Cristo se non una rinascita o una nascita in un mondo nuovo, un passaggio dall’ombra alla luce? Una luce piena, abbagliante, consolante e ristoratrice, come quella che si riverbera dai quadri di Antonella Tornello.

   Giorgio Càsole

AUGUSTA, SALVATORE CONCA VINCITORE DI UN CONCORSO FOTOGRAFICO

Conca foto vincintriceAugusta. Salvatore Conca è un giovane fotografo amatoriale, appassionato di tradizioni popolari siciliane. Va in giro per borghi e città a fotografare aspetti  del folclore popolare e monumenti significativi. Ieri sera, 13 gennaio, nella sede del circolo degli operai e degli artigiani, conca ha ricevuto il primo premio per uno scatto nell’àmbito del concorso fotografico indetto congiuntamente da Interact e Rotaract, le costole giovanili del Rotary club di Augusta. Partecipanti venti fotografi amatoriali, Conca ha ricevuto 1oo “mi piace” sulla pagina attivata nei social per ospitare le foto dei partecipanti. Conca non solo ha vinto il primi premio, ma la  sua foto è la prima del calendario 2018 fatto stampare dai due club.

    G.C.

AUGUSTA. GLI ARTISTI AUGUSTANI RIBAUDO E DI MARE ESPONGONO A CATANIA

Di Mare, RibaudoCATANIA – L’associazione “Europa Eventi Grasso”, organizzazione che non riceve contributi pubblici, non nuova nell’organizzazione di eventi culturali all’interno dei centri Commerciali del territorio, in particolare Porte di Catania e Città Mercato, chiude l’anno in bellezza con una personale di Vittorio Ribaudo nel centro commerciale Città Mercato nel quartiere catanese di San Giuseppe La Rena. Vittorio Ribaudo, che per i nostri lettori non ha bisogno di presentazione, è stato premiato dall’associazione “Europa Eventi”, presieduta da Enrico Grasso con il premio “I Paladini di Sicilia”. Con questa mostra di Vittorio Ribaudo “Europa Eventi” chiude l’esperienza di arte in galleria offerta all’interno del centro commerciale Città Mercato La Rena, durata più di sei mesi, che ha visto il succedersi di collettive di pittura, a cui hanno partecipato artisti siciliani quali Franco Sciacca, Francesca Privitera, Giusy Verde e Giovanni Di Mare. Di Mare è il baritono augustano, trasferitosi a Catania per motivi professionali, che coltiva anche la passione per la pittura, realizzando opere che lo contraddistinguono per i caratteri specifici della sicilianità.

     M.S.

GALLERIA QUADRIFOGLIO, FINO AL 2 DICEMBRE IN MOSTRA “ILUOGHIDELL’INCONTRO”

locandina-1024x1024SIRACUSA – Ci sarà tempo fino a sabato 2 dicembre per visitare la collettiva d’arte “Iluoghidell’incontro”, allestita negli spazi espositivi della Galleria Quadrifoglio di via dei Santi Coronati 13 (Ortigia) e inaugurata lo scorso 4 novembre. La mostra, a cura di di Mario Cucè, propone le opere di cinque pittori: Francesco Bertrand, Angelo Cassia, Angelo Cortese, Sesto Mammana, Filippo Sgarlata; e tre scultori: Salvatore Canigiula, Giuseppe Forzisi e Giuseppe Pravato. Si tratta di artisti siracusani storicamente vicini al Quadrifoglio, che si muovono tra il figurativo, l’astratto e il concettuale. Luogo d’incontro e di discussione, la galleria di Mario Cucé rappresenta il denominatore comune dei loro differenti percorsi di ricerca, delle diverse traiettorie d’arte e di vita. La mostra ha riscosso un notevole interesse di pubblico e di critica, tanto che la Galleria e gli artisti hanno deciso di posticiparne la chiusura, inizialmente fissata per il 25 novembre. Visite da lunedì a sabato, dalle ore 10,00 alle 13,00 e dalle ore 17,00 alle 20,00.

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GLI AUGUSTANI SCUDERI E CÀSOLE “VESTITI D’ARTE” A VENEZIA

max-scuderi-giorgio-casole-galleria-darte-bugno-venezia2Venezia. Gli augustani Max Scuderi e Giorgio Càsole, rispettivamente direttore artistico e direttore delle news di HappyTvHD, si sono “vestiti d’arte” a Venezia nella galleria d’arte Bugno, di fronte al celeberrimo teatro La Fenice, per la collezione “Amolù” di abiti, realizzati da stiliste veneziane, nell’àmbito della settimana della moda “Venice collection” , celebrata fra il 23 e il 28 ottobre. Gran soirèe quella del 28 ottobre quella della sfilata di abiti che coniugano la moda con l’arte, dal momento che su di essi sono riprodotte immagini di celebri opere d’arte d’ogni tempo, come la Venere di Botticelli, con l’opportuno abbinamento di scarpe e di accesso realizzati da tre stiliste in carriera: Angelica Billiani e Lucia Spampinato, di origine siracusana, e Monika Di Domenico, di origine abruzzese. A presentare la sfilata di moda è stato chiamato Max Scuderi, che, da qualche anno, ha realizzato in Veneto diversi programmi di successo per HappyTv, come i servizi con Maria Giovanna Elmi, la popolare fatina della TV italiana. A coniugare la moda artistica con la letteratura Max Scuderi ha chiamato Giorgio Càsole per interpretare “Il Trionfo di Bacco e Arianna”, la famosa canzone di Lorenzo il Magnifico, coinvolgendo il folto pubblico.

“I LUOGHI DELL’INCONTRO”, DAL 4 AL 25 NOVEMBRE COLLETTIVA D’ARTE ALLA GALLERIA QUADRIFOGLIO DI SIRACUSA

locandina-1024x1024SIRACUSA – Sabato 4 novembre alle ore 18,00 negli spazi espositivi della Galleria Quadrifoglio di via dei Santi Coronati 13 (Ortigia) aprirà al pubblico la collettiva d’arte “I luoghi dell’incontro”, a cura di Mario Cucè. In mostra le opere di cinque pittori: Francesco Bertrand, Angelo Cassia, Angelo Cortese, Sesto Mammana, Filippo Sgarlata; e tre scultori: Salvatore Canigiula, Giuseppe Forzisi e Giuseppe Pravato. Si tratta di artisti storicamente vicini al Quadrifoglio, che si muovono tra il figurativo, l’astratto e il concettuale. Luogo d’incontro e di discussione, la galleria di Mario Cucé rappresenta il denominatore comune dei loro differenti percorsi di ricerca, delle diverse traiettorie d’arte e di vita. Come scrive la giornalista Daniela Frisone nel testo che accompagna la mostra, «la Galleria Quadrifoglio di Mario Cucè da trent’anni, almeno, è un crocevia di comunicazione, crescita e senso di appartenenza tra artisti che viaggiano attraverso mondi sensoriali diversi attorno a un dialogo sinergetico e amicale. Ecco, allora, che tramite lo scambio intellettuale, il gallerista diventa il compagno fedele nelle scelte e nei percorsi d’arte di ogni personalità. È lui che sente il desiderio di gratificare la presenza degli artisti che hanno maturato il loro impegno, i loro destini espressivi attorno al cenacolo di via dei Santi Coronati. Questa collettiva vuole dare merito all’opera e alla sensibilità di pittori e scultori che nell’arco di circa un trentennio hanno rinnovato le loro conoscenze e le loro sperimentazioni, ritrovandosi sempre e comunque in quel “quartier generale” dove ci si racconta e si riparte per nuove ricerche concettuali e formali». L’esposizione spazia dall’elegante gestualità di Sesto Mammana alla densa mediterraneità di Filippo Sgarlata; dal neo-impressionismo di Francesco Bertrand all’intimismo raffinato di Angelo Cortese, fino ai toni offuscati della denuncia sociale di Angelo Cassia, passando attraverso le prospettive metafisiche di Salvatore Canigiula, la purezza e il simbolismo delle strutture essenziali di Giuseppe Pravato e il razionalismo formale di Giuseppe Forzisi. La mostra resterà aperta fino al 25 novembre e potrà essere visitata tutti i giorni dalle ore 10,00 alle 13,00 e dalle ore 17,00 alle 20,00.

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CORSO DI CERAMICA ORGANIZZATO DALL’”INNER WHEEL” PER I DIVERSABILI, CON LA COLLABORAZIONE DI “PROGETTO ICARO”

Corso Ceramica INNERAugusta. L’ “Inner Wheel” ha organizzato un corso di ceramica, in linea con il tema internazionale “Leave a lasting Legacy”, per lasciare un’impronta al servizio che l’associazione rende alla nostra comunità. Il corso si sta svolgendo nei locali dell’ex istituto Sant’ Anna in via Orfanotrofio. Hanno aderito circa 20 ragazzi diversamente abili dell’associazione “PROGETTO ICARO”. Il progetto si concluderà il 17 dicembre 2017 con una mostra delle opere realizzate dai ragazzi. Gli incontri saranno tenuti due volte a settimana, per un totale di circa 32 ore. Le lezioni sono impartite da professionisti che mettono a disposizione il loro tempo in forma gratuita, Il maestro Amedeo Nicotra ha parlato di come sarà strutturato il laboratorio, delle fasi di costruzioni, dall’argilla al prodotto elaborato, che assumerà caratteristiche fisiche e percettive diverse, mutando per consistenza, colore, volume e odore. Subito dopo, i ragazzi hanno iniziato la prima fase di lavoro con la costruzione di un oggetto semplice che vedrà prendere forma nelle future ore di lezione. Il Presidente dell’I.W. di Augusta, Adriana Corbino Giudice, dopo i saluti e gli auguri per l’avvio ai lavori, ha voluto esprimere le ragioni che hanno portato alla scelta di questa attività, rivolta ai ragazzi con lo scopo di volere essere uno stimolo, un’occasione di scoperta e sperimentazione in cui ciascuno di loro realizzerà con la propria creatività attraverso la manipolazione e la modellazione un oggetto, vivendo le varie fasi di continua evoluzione.

Mariangela Scuderi

“PANE NOSTRO”, COLLETTIVA D’ARTE ALLA GALLERIA QUADRIFOGLIO PER LA GIORNATA DEL CONTEMPORANEO

PANE NOSTROSiracusa. “Pane Nostro”. È questo il tema della tredicesima Giornata del Contemporaneo (14 ottobre), indetta dall’Associazione dei Musei d’Arte Contemporanea Italiani, con eventi, mostre, conferenze e laboratori per promuovere la cultura contemporanea in tutta Italia. La Galleria Quadrifoglio di Via Santi Coronati 13, in Ortigia, aderirà all’iniziativa ospitando una collettiva intitolata proprio “Pane Nostro”, dall’11 al 21 ottobre (inaugurazione mercoledì 11, ore 19,00). La mostra, a cura di Mario Cucé, proporrà le opere di quindici artisti: Michele Battaglia, Saverio Bertrand, Massimo Di Rocco, Alessandro Gurciullo, Germana Falco, Salvatore Ferrara, Laleña Kurtz, Saverio Magistri, Salvatore Mauro, Helena Medrano, Francesca Nobile, Irene Penzin, Walter Silvestrini, Emanuele Vittorioso e Veronica Zambelli. Oltre al vernissage, è previsto un secondo momento d’incontro nella galleria tra gli artisti e il pubblico, con una performance che si svolgerà sabato 14 alle ore 19,00 in occasione della Giornata del Contemporaneo. Il titolo della mostra si rifà all’immagine guida tratta dall’opera “Pane quotidiano” di Liliana Moro, artista italiana di fama internazionale scelta quest’anno dall’AMACI per illustrare il tema della manifestazione. Due parole, queste, che esprimono un messaggio essenziale: un rimando alla tradizione biblica e alla preghiera cristiana da un lato; ma anche un riferimento laico all’idea di cibo, inteso come alimento per il corpo e presupposto della nostra esistenza. Facendo leva sul parallelo tra pane e cultura, l’immagine ci parla del nutrimento per eccellenza che diventa elemento di vita, sopravvivenza e crescita per l’individuo e per l’intera società. Da questa ambivalenza nascono molteplici spunti di riflessione che gli artisti, a partire dal proprio percorso di ricerca e adoperando diversi linguaggi espressivi, sviluppano in quindici opere inedite. La mostra si potrà visitare tutti i giorni, dalle ore 10,00 alle 13,00 e dalle ore 17,00 alle 20,00.

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METRONOMICO RADIALE, L’ARTE MATERICA DI PAOLO GRECO DIALOGA CON L’ARCHITETTURA ANTICA

Dusk till Dawn, tecnica mista, 2017-1024x1024NOTO – L’arte materica si mescola con l’architettura antica. Accade a Noto, con l’inaugurazione della personate di Paolo Greco dal titolo “Metronomico Radiale”. L’opening è previsto sabato 16 settembre alle ore 19,00 al Museo Civico ex Convento di Santa Chiara, in Corso Vittorio Emanuele 149. La mostra è promossa dalla galleria Beniamin Art di Catania del collezionista iraniano Behnam Fanaeyan con il patrocino del Comune di Noto. A determinare la formazione di Paolo Greco, artista originale e poliedrico, sono stati i viaggi all’Estero, la passione per il cinema on the road, il Nouveau Realisme, la Pop Art, le Neo Avanguardie. Solo negli ultimi anni, in Sicilia, dove attualmente vive e lavora, l’incontro con Vincent Pirruccio, scultore di fama internazionale, ha accompagnato le sue logiche di artista contemporaneo. Oltre ad esposizioni in pregiati spazi istituzionali, si segnala la presenza di sue opere nelle collezioni permanenti del Museo della Mafia di Trapani e del SAC (Sant’Agostino Contemporanea) della Galleria Regionale di Palazzo Bellomo a Siracusa. I materiali di scarto, come gli pneumatici, le camere d’aria, i bulloni, rappresentano i materiali urbani che Greco manipola per strutturare, destrutturare pezzi di realtà ormai in disuso. «La mia ricerca – spiega l’artista catanese – è tesa alla sublimazione poetica dei rifiuti, degli oggetti usati, logorati, residui solidi dell’esistenza. Essi ci parlano di un ricordo e ci sollecitano a pensare a tutto ciò che è avvenuto nella loro vita precedente, prima che essi finiscano definitivamente nell’immobilità dell’opera d’arte, un’arte che illustra la vita con la semplicità della stessa. Nella materia trovo il potenziale espressivo che mi interessa, la scelta dei materiali mi allarga il campo all’infinito, tutto può diventare arte, io non invento nulla, non faccio altro che assecondare la materia, leggerla, interpretarla, stabilendo un contatto vitale con essa». “Metronomico Radiale” si inserisce in un periodo di fervore culturale che la “perla del barocco” vive grazie alla sua candidatura a capitale della cultura nel 2020. La scelta della location della personale, il Museo Civico di Noto, serve a modulare un’intesa tra l’architettura tardo-medievale  e la mise delle opere di Greco. Circa trenta lavori e tre installazioni dai titoli cinematografici, appartenenti alla collezione privata di Behnam Fanaeyan, dialogheranno con le antiche forme proprie dell’edificio. Di fatto, durante il vernissage, fusti di materiale industriale in parte triturato e colorato di rosso emergeranno dagli scavi archeologici. La mostra resterà aperta al pubblico fino a venerdì 20 ottobre, dal lunedì alla domenica,  dalle ore 17.30 alle ore 23.30.

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NOTOMUSICA: TRIONFO DELL’OPERA BAROCCA CON “ACI E GALATEA” DI HÄNDEL

Noto1-640x480Noto – Il soggetto è classico e mitologico, l’ambientazione è nell’arcaica Sicilia ionica di ninfe e pastori, ma la musica è barocca. E che musica! Pochi capolavori come “Aci e Galatea” di Georg Friedrich Händel sembrano tradurre in note il fasto siciliano dell’architettura settecentesca del Val di Noto, vanto del Sud Est isolano e Patrimonio dell’Umanità secondo la lista dell’Unesco. Il titolo è stato scelto non a caso per arricchire il cartellone del Festival Internazionale Notomusica: l’evento ieri, 20 agosto, nel Cortile del Collegio dei Gesuiti, che ha visto impegnati autentici specialisti. L’ensemble barocco “Il Cimento Armonico” e la Camerata Polifonica Siciliana saranno guidati da Fabrizio Migliorino, maestro concertatore e direttore al cembalo; maestro del coro Dario Strazzeri. Il cast vocale annovera il soprano Manuela Cucuccio (Galatea), il tenore Sergio Cabrera Hernandez (Aci), la soprano Giulia Mazzara (Damon), il basso Maurizio Muscolino (Polifemo). Manuel Giliberti è il regista dell’allestimento realizzato in coproduzione con il Teatro Brancati. Il libretto di “Acis and Galatea”, tratto fedelmente dalle “Metamorfosi” di Ovidio (XIII, 750-897), è attribuito a John Gay, futuro autore della “Beggar’s Opera” (1728), ma vi collaborarono anche altri due nomi di spicco, come Alexander Pope e John Hughes. L’opera, prima composizione drammatica in inglese di Händel, fu più volte rimaneggiata dallo stesso autore (oltre che arrangiata da Mozart nel 1788 e da Mendelssohn nel 1828). A Noto è stata proposta la versione in due atti, alla quale il compositore giunse attraverso articolati e complessi passaggi, che vale la pena di riassumere. Händel, già rinomato in Italia e in Germania, giunse a Londra nel 1710, ma a causa dei rapporti non idilliaci con il re Giorgio I di Hannover, per lunghi anni cercò la protezione dell’aristocrazia locale. Tra il 1717 e il 1719, lavorò per Lord Brydges, conte di Carnarvon, poi duca di Chandos.

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