– Al di là dei numeri e delle statistiche che ami ogni tanto fare, che bilancio potresti fare a oggi di tutta la tua produzione letteraria? Bella domanda: intanto sono molto orgogliosa di quello che ho scritto e pubblicato in questi cinque anni e mezzo (sono arrivata a quota 10 opere), lo dico senza falsa modestia, non mi sarei mai aspettata una tale inondazione di idee e spunti ininterrotti. È un bilancio sicuramente positivo per quel che mi riguarda, otto delle mie opere sono state pubblicate grazie alla cura e alla creatività della mia amica Lady P e grazie a una casa editrice self publishing. Un altro elemento che un po’ mi dispiace, ma anche qui vale la stessa citazione di poco fa, è che mi sarei aspettata, a fronte delle centinaia di recensioni scritte e pubblicate gratuitamente negli ultimi dieci anni (che mi hanno anche fatta diventare recensora top 1000 di Amazon) a un’infinità di autrici e autori, che me ne sarebbe arrivata qualcuna a qualche opera tra le mie dieci e invece, a parte qualche sporadica eccezione, il silenzio è stato pressoché totale; ringrazio in questa sede le amiche che mi hanno regalato le loro recensioni. – Credi che potresti fare di più e altro? Progetti nel cassetto (o già sul tavolino)? Assolutamente sì, la mia mente è in continuo fermento, soprattutto da quando sono diventata vegetariana (sembrerà un’affermazione fuori luogo ma chi mi conosce sa quanto le due cose siano correlate). Dopo essermi cimentata con i saggi su tanti argomenti diversi, dopo aver provato a scrivere filastrocche e poesie, dopo aver creato la mia prima raccolta enigmistica, data il mio profondo amore per il teatro ho deciso di scrivere il mio primo testo teatrale, non so se ci riuscirò ma sento di doverlo fare, è un’esigenza interiore; comunque vada sarò stata felice di averci provato. – E parliamo un po’ della tua famiglia, quella di origine e quella che ti sei creata insieme a tuo marito. La mia famiglia è un esempio in piccolo di multietnicità: padre toscano di Viareggio, madre siciliana di Augusta, ho due sorelle gemelle, una a Firenze sposata con un fiorentino e una in Germania sposata con un tedesco, e un fratello in Olanda sposato con una finlandese. Io ho sposato un siciliano della stessa città di mia madre, ho vissuto in Sicilia per più della metà della mia vita, lì ho avuto i miei tre figli e mi sono laureata, e dal 2011 sono tornata a vivere a Firenze. Anche la mia prole ha involontariamente proseguito su questa scia: il figlio maggiore vive a Messina con la sua compagna, la figlia a Genova col compagno e i loro figli e il minore a Bari con la compagna e la loro prole. – Qualche parola da dire a tuo marito che non gli hai mai detto? Ai tuoi figli? Che domanda difficile che mi fai, potrei avvalermi della facoltà di non rispondere, scherzo, lo sai, ma ci provo…vi ringrazio di aver arricchito la mia vita, di averla resa quello che è stata ed è, ho fatto del mio meglio (e non sempre ci sono riuscita e di questo vi chiedo pubblicamente scusa) per essere una buona moglie e una buona madre (e da poco una buona nonna…), siete al centro del mio cuore da sempre e per sempre. – Cosa pensi dell’amicizia? E dell’amore? Altra domanda alquanto difficile…sono stata molto delusa dall’amicizia ma probabilmente perché riponevo nella amiche troppe aspettative, perché il mio essere così aliena spaventava e faceva fuggire. Ora so che il rapporto amicale deve essere alla pari, un dare e un ricevere reciproco e arricchente per entrambi. Dell’amore posso solo dire che ne ho ricevuto tanto dalle persone più disparate e credo di averne regalato altrettanto, l’amore per me è come un fontana che non si prosciuga mai, più ne dai più ne ricevi. – In questa esistenza sei stata molto dotata intellettualmente e interiormente. Con quali parole vorresti esprimere un ringraziamento alla Vita che ti ha dato questa vita? Credo di aver già risposto a questa tua ultima domanda con le mie parole fino a questo momento ma ci provo con un acrostico con VITA che mi è subito venuto in mente: Viaggiare veleggiando – In Tanto Amore – Spero di continuare a farlo per tutto il resto di vita che la Vita mi vorrà regalare.
G.T.