Il Comune è retto dalla triade commissariale Librizzi Cocciufa e Puglisi, dopo il decreto di scioglimento del consiglio comunale per timore di infiltrazioni mafiose. Questi tre commissari, funzionari governativi dello Stato, hanno certificato un debito di sessanta milioni di euro, tanto da aver richiesto che venisse approvato il loro piano di riequilibrio finanziario, ma gli organi competenti l’hanno bocciato. Intanto sono lievitate le aliquote delle imposte municipali al massimo. Quasi certamente durante il biennio del loro commissariamento il debito comunale si è innalzato. Ne sapremo di più quando sin insedierà la nuova amministrazione. Il che dovrebbe avvenire intorno ai primi di luglio, perché pare scontato che si andrà al ballottaggio il 14 giugno e poi, di norma, occorrono due settimane prima che si arrivi alla proclamazione ufficiale degli eletti. Una proclamazione che, però, potrebbe essere inficiata da aspetti giudiziari. Qualcuno già ipotizza un possibile annullamento perché fra i candidati in lista ci sono ex consiglieri comunali che non potrebbero o dovrebbero essere candidabili giacché il consiglio comunale di cui erano componenti è stato sciolto per “mafiosità”. I ”magnifici 7” candidati alla sindacatura sono (in rigoroso ordine alfabetico): Cettina Di Pietro, penalista, sostenuta dall’unica lista del Movimento 5 Stelle, Antonino Di Pietro, metalmeccanico, fondatore della lista “Il popolo della rete”, Marcello Guagliardo, tenore professionista, con la lista “Nessun Dorma”, che richiama la celebre aria della Turandot di Puccini, Domenico Morello, dirigente settore ambiente dell’ex Provincia di Siracusa, sostenuto dalle liste “Impegno Comune”, “Sicilia Democratica-SAL”, “Lista Azzurra”, “Popolari per Augusta”, Niky Paci, ex consigliere e assessore provinciale , candidato per le le liste “Civico 89”, “Noi per la Città” “Attivamente”, “Prima Augusta”, “TU territorio Unito”, Marco Stella, già avversario di Carrubba al ballottaggio di sette anni fa, con le liste CambiAugusta e Lista Stella. Giambattista Totis, ex consigliere comunale (PCI) ex assessore al Porto (una delle Giunte presiedute da Pippo Gulino), sostenuto da a sindaco con la lista “Totis per Augusta” e dalla lista del PD. La lista del PD e di 5 Stelle non hanno avuto necessità di sottoscrittori perché rappresentano in loco partiti presenti in campo nazionale. Come si può constatare, dei 7 candidati l’unica donna è Di Pietro. Il più giovane è Di Silvestro, il più vecchio Totis. Il neofita della politica è Marcello Guagliardo. In passato si teneva conto degli orientamenti ideologici. Oggi non è più così, evidentemente. Come si spiega la presenza di tante liste, con un numero complessivo di 500 candidati circa? Una giovane 29enne mi ha detto: “Molti si sono candidati, specialmente giovani, perché così sperano di trovare lavoro”. Sarà vero? E’ possibile. Il dibattito è aperto
Giorgio Càsole