Quindi: non si attiva la Neurologia ad Augusta, l’Oncologia opera saltuariamente e con un solo medico e la Direzione aziendale, invece di attivarsi per consentire la normale attività di questi reparti, propone di depauperare ulteriormente la dotazione organica dell’Ospedale. Più volte le Organizzazioni sindacali hanno prospettato gli importanti risvolti positivi per l’Ospedale che l’attivazione dei posti letto di degenza ordinaria di Neurologia sarebbe in grado di determinare. Infatti, disponendo l’Ospedale di tali ulteriori posti letto il Pronto soccorso diminuirebbe i trasferimenti di pazienti presso altri ospedali per mancanza di posti letto; – l’Unità Operativa di Medicina potrebbe evitare ricoveri “fuori reparto”, sempre problematici da gestire;i pazienti con patologie oncologiche potrebbero trovare più facilmente un posto letto nel Reparto di Medicina, invece di essere trasferiti altrove. Ma, probabilmente, l’attivazione dei posti letto di Neurologia ad Augusta non rientra tra gli attuali obiettivi dell’Azienda. Per quanto riguarda le carenza strutturali la situazione dell’Ospedale è critica. Da diversi anni le Organizzazioni sindacali chiedono alla Direzione aziendale di rimuovere le inadeguatezze presenti. Ma nulla è stato fatto. In conseguenza di tali inadempimenti, recentemente l’Autorità giudiziaria ha accertato che diversi locali utilizzati per attività ospedaliere non sono conformi ai requisiti previsti dalle normative vigenti ed ha imposto all’Azienda di procedere agli adeguamenti necessari.La soluzione ottimale per rimuovere queste criticità, non è complicata ed è, da tempo, a portata di mano e davanti agli occhi di tutti.Bisogna utilizzare il nuovo padiglione dell’Ospedale per le finalità per cui è stato costruito: ospitare servizi ospedalieri, sale operatorie e reparti di degenza, invece di utilizzarlo per ambulatori e uffici territoriali. Il presupposto indispensabile per fare ciò è il completamento della passerella di collegamento tra i due padiglioni. I lavori per completarla sono stati appaltati in data 24/09/2012, tali lavori prevedevano anche il completamento dei nuovi locali del pronto soccorso, della radiologia e del laboratorio analisi. Irragionevolmente e non tenendo conto delle esigenze dell’Ospedale, durante i lavori, l’Azienda aveva adottato, in data 4 luglio 2013 una variante che escludeva il completamento della passerella dai lavori da eseguire. Di conseguenza il collegamento tra i due padiglioni non è stato ancora completato e nessun trasferimento di attività ospedaliere nel nuovo padiglione è potuto avvenire.Solo dopo l’ispezione dei carabinieri del NAS, effettuata a fine 2014, che ha “certificato” l’inadeguatezza di diversi locali dell’Ospedale, l’Azienda è stata “costretta” ad attivarsi per completare questo indispensabile collegamento tra i due padiglioni. I lavori non sono ancora iniziati ma il Direttore Generale ha assicurato che il completamento della passerella e il conseguente trasferimento del pronto soccorso, della radiologia e del laboratorio analisi avverranno entro il mese di giugno 2015.Tuttavia, secondo quanto risulta dalla deliberazione dell’Azienda n. 234 del 13 marzo 2015 sembra quasi impossibile che questo termine possa essere rispettato. Una vicenda che ha destato molto scalpore e suscitato perplessità è stata la chiusura del complesso operatorio. In conseguenza di ciò, dal 12 gennaio 2015 tutte le attività chirurgiche dell’Ospedale sono state sospese. Per risolvere tale criticità la soluzione più razionale e ragionevole sarebbe stata quella di prodigarsi per completare ed attivare il complesso operatorio già realizzato nel nuovo padiglione. La Direzione aziendale ha invece deciso di ristrutturare le vecchie sale operatorie che, tuttavia, ultimati i lavori, continueranno a essere inadeguate per mancanza degli spazi necessari. Permane, pertanto, immutata ed urgente la necessità di completare ed attivare al più presto il nuovo complesso operatorio. Per quanto riguarda i tempi necessari per la ripresa delle attività chirurgiche il Direttore Generale aveva assicurato alle Organizzazioni sindacali che I lavori di ristrutturazione del vecchio complesso operatorio sarebbero stati effettuati con ingenti mezzi e nel più breve tempo possibile. Tali lavori proseguono, invece, con un numero minimo di addetti e tra ripetute interruzioni. L’attività chirurgica è stata sospesa il 12 gennaio 2015. I lavori sono iniziati il 17 febbraio 2015 e, secondo quanto comunicato dal Direttore Generale, dovrebbero concludersi in 3 mesi, ovvero il 17 maggio 2015. Speriamo che ciò accada davvero. In conclusione, sull’Ospedale di Augusta bisogna che la Direzione aziendale e l’Assessorato della salute facciano chiarezza. Vogliono chiuderlo? Lo dicano chiaramente e lo facciano assumendosene la responsabilità. L’Ospedale deve continuare la sua attività? Venga messo in condizioni di operare. Non serve che l’Azienda rassicuri con comunicati stampa o annunci. Servono fatti concreti.lcune delle criticità segnalate possono essere risolte nel giro di qualche giorno, altre in alcune settimane, per altre ancora occorrono dei mesi. Certamente non servono anni.La legge n. 5/09, prevede espressamente risorse aggiuntive per la tutela sanitaria dei cittadini di quest’area ad alto rischio ambientale. Si richiedano e si utilizzino tali risorse per l’Ospedale di Augusta.La L.R. n. 29/14 individua l’Ospedale di Augusta quale ospedale di riferimento per le patologie derivanti dall’amianto. Si programmino gli interventi necessari per iniziare queste attività.I finanziamenti necessari per il completamento delle strutture, per assumere il personale necessario, per rinnovare le apparecchiature sanitarie non sono cospicui, se utilizzati con oculatezza. Ma il quesito principale resta: cosa vogliono realmente fare la Direzione generale e l’Assessorato regionale della salute dell’Ospedale di Augusta? Le Organizzazioni sindacali ritengono che l’Ospedale di Augusta debba essere messo in condizioni di svolgere adeguatamente le attività che il recente decreto di rimodulazione della rete ospedaliera e la L.R. n. 29/14 hanno individuato per questo ospedale. Per quanto di loro competenza, continueranno ad adoperarsi affinché sia nell’Ospedale di Augusta che negli altri Ospedali della Provincia possa essere garantita una elevata efficienza ed efficacia dei servizi erogati ai pazienti.”
Giuseppe Vaccaro