In merito sono state esposte le seguenti giuste e condivisibili considerazioni: Il complesso operatorio è stato oggetto, al pari di altri della provincia, degli accurati controlli da parte della Commissione tecnica per l’accreditamento. Dai suddetti accertamenti, per quanto potessero evidenziarsi criticità, non risultavano carenze strutturali tali da compromettere la sicurezza dei pazienti e degli operatori sanitari; la sicurezza ambientale del complesso operatorio è sempre stata sottoposta ai periodici monitoraggi del Laboratorio di Sanità Pubblica dell’ASP di Siracusa, senza che siano state rilevate presenze di inquinamento microbiologico ambientale riconducibile a carenze strutturali. È emersa, inoltre, una viva apprensione e preoccupazione non soltanto per i tempi di ripristino della funzionalità della sala operatoria, per i quali l’associazione comunque vigilerà, ma anche per la mancata previsione dei tempi di attivazione delle nuove sale operatorie realizzate nel nuovo plesso. Si è discusso, anche, del mancato completamento della passerella di collegamento tra i due plessi che non consente il trasferimento del pronto soccorso, del laboratorio di analisi e della radiologia dagli attuali ai nuovi locali da tempo già pronti, oltre che della mancata effettiva attivazione dei posti letto dei reparti di Neurologia e di Oncologia, già prevista nel 2011 come compensazione e in contestualità con l’avvenuto trasferimento dei reparti di Ostetricia e di Ginecologia. E’ stata stigmatizzata l’assenza nel decreto del reparto di Pediatria. Tale reparto era stato promesso a seguito degli accordi raggiunti presso la Prefettura di Siracusa, con garante lo stesso prefetto pro-tempore, come compensazione al trasferimento del reparto di Ostetricia e Ginecologia. L’insofferenza, il disagio e lo stupore emersi nel corso dell’incontro sono ampiamente comprensibili e motivati, considerato che il nosocomio di Augusta è uno di quelli che, insistendo all’interno dell’area altamente industrializzata di Augusta, Melilli e Priolo, dovrebbe fruire dei benefici di cui all’art. 6 della L.R. n°5/2009; Inoltre, l’Ospedale di Augusta è stato individuato con la L.R. N° 29/2014 quale “Ospedale di riferimento regionale per la diagnosi e la cura delle dal Tribunale di diritti del mato (TDM)atologie derivanti dall’amianto”;, che ha un vasto bacino di utenza che comprende la sede militare di “Marisicilia”, il porto commerciale e un istituto penitenziario. Pertanto si chiede ai commissari, visto il nascente malcontento della popolazione già altamente provata per le vicende ormai tristemente note, di convocare il direttore generale dell’ASP di Siracusa (a cui la presente è inviata) al fine di avere delle risposte concrete ed esaurienti.” Fin qui Guagliardo.
D. C.