Possiamo dirci orgogliosi di aver “messo in cantiere” un progetto che sarà sicuramente di aiuto per tutti: i giovani del Liceo, quelli dell’Industriale ed i “diversamente giovani” dell’UNITRE.” – Il Sig. Salvatore Ponzio, tra l’altro, così scrive: “L’incontro tra noi “giovani unitrini” e i ragazzi degli Istituti Mègara ed Itis, costituisce indubbiamente una piacevolissima novità nel campo relazionale tra adulti e ragazzi. Il poter essere interlocutori di un gruppo di giovani studenti su argomenti di vita scelti dagli stessi e’ certamente un privilegio e qualcosa di stimolante che prova a confrontare delle generazioni abbastanza lontane tra loro su argomenti sempre attuali. Al primo incontro, tra i ragazzi e gli adulti, dopo una breve presentazione dei partecipanti, vinta una prima leggera ed iniziale timidezza, si è instaurato un clima di cordialità e reciproca simpatia. Sono stato partecipe di un evento non usuale, anzi straordinario, in cui i giovani di oggi con maturità e senza timore reverenziale, hanno formulato delle domande circa i rapporti di noi adulti da giovani con i nostri genitori e di noi genitori con i nostri figli a loro volta genitori. Dopo aver ascoltato con attenzione ed interesse il nostro vissuto, ricco di contenuti ma scevro di consigli, hanno messo a nudo da una parte le difficoltà relazionali con i genitori (tuttavia tutti hanno dichiarato di avere un buon rapporto con gli stessi) e dall’altra le insoddisfazioni nel farsi ascoltare quando cercano di comunicare con loro. Sono emerse così, pur se in tempi e contesti molto differenti, e con le relative distinzioni, visti i diversi contesti temporali e culturali, le difficoltà incontrate sia dai giovani di ieri che da di quelli di oggi. Ritengo che l’ incontro sia stato proficuo, costruttivo ed umanamente arricchente, pur nei limiti di tempo stabiliti, infatti dal dialogo con i ragazzi e dai racconti di noi giovani di ieri, e’ sempre emerso che la chiave che apre la porta di ogni rapporto, a prescindere di quale sia la generazione, sia se precedente che successiva alla nostra, nel rispetto reciproco dei ruoli, e’ l’amore che si riesce a trasmettere ai nostri figli, lo sguardo con cui li si guarda quando chiedono qualcosa, ed il tempo che si dedica ad ascoltarli, anche quando non se ne ha voglia, o vorrebbero parlare di argomenti solo apparentemente banali.” – Ecco quanto scrive Myriam Romeo, alunna del Liceo”Mègara”: “Io credo che sia stato un bell’incontro con temi abbastanza attuali. É stato divertente ascoltare i vari pareri di persone con una certa esperienza che cercano di consigliarti al meglio con assoluta gratuità e bontà… Senza pregiudizi. Inoltre credo che nel complesso sia un bel progetto e lascerà qualcosa in ognuno di noi.”
Giuseppe Caramagno – pres. Unitre Augusta