Giorgio Càsole continua l’intervista con il presidente emerito di ASSOPORTO, Luigi Mastroviti – QUALI SONO GLI INTERVENTI A BREVE TERMINE PER RENDERE COMPETITIVO IL GRANDE PORTO DELLA SICILIA ORIENTALE
B) Ottenimento dal Comune di Augusta dell’ex convento di San Domenico, restaurato in parte e in apparente stato di abbandono, dove trasferire la direzione e principali uffici dell’Autorità Portuale. Possibile creazione di una sorta di museo del porto. Sede prestigiosa che l’Autorità Portuale, potrebbe sostanzialmente contribuire a mantenere in stato di efficienza evitandone così l’ammaloramento per inutilizzazione. C) Urgente rifacimento della diga foranea che oramai non riesce più a svolgere l’essenziale funzione di barriera contro i marosi con la conseguenza di rendere molto spesso insicure le operazioni commerciali delle navi ormeggiate ai pontili petrolchimici. Numerose si annoverano le interruzioni delle operazioni con condizioni del mare anche non severe, con ricadute negative sulla competitività del porto e delle merci in esso movimentate. D) Riapertura degli uffici doganali nell’area della vecchia Darsena e/o in altro locale confacente, con mantenimento presso il porto commerciale, di una sezione staccata presidiata o da presidiare secondo le concrete esigenze di tale installazione. Corre l’obbligo di precisare che lo spostamento dal centro storico non ha provocato particolari disservizi se non quello, di non poco conto, dell’ aumento dei costi a causa dell’ubicazione degli ufficio rispetto a quelli degli operatori che, come è giusto che sia, si trovano nel centro cittadino. E) Apertura di un posto di Polizia di Frontiera nella nuova o vecchia darsena, secondo dove avviene la movimentazione delle persone e dove poter svolgere tutte le pratiche relative alla movimentazione medesima con orari di lavoro e disponibilità di personale compatibili alle esigenze di movimento delle persone. Mantenimento di un posto di Polizia di Frontiera presso il porto commerciale presidiato o da presidiare conformemente alle effettive esigenze così come avviene a Siracusa che di movimento navi ne annovera molto ma molto meno di Augusta. F) Apprestamento e fruibilità dell’impianto antincendio fisso del porto commerciale e cessione dello stesso per uso e manutenzione a una squadra di pronto intervento professionale evitando così agli operatori costosissime spese per servizi antincendio anche quando non necessarie. G) Rimozione del relitto giacente presso il pontile Ro-Ro lato Ovest che impedisce il pieno sfruttamento in sicurezza di tale accosto. H)Stabilire una prassi che, aldilà dei dettami dell’attuale Legge 84/94 che pure sono rigorosamente rispettati, ma scarsamente rappresentativi delle varie realtà che operano nel porto, consenta a tutti gli attori della portualità di essere messi a conoscenza tempestivamente dei programmi ed indirizzi elaborati dall’Ente affinché essi non costituiscano privilegio solo di alcuni. E’ augurabile che l’Autorità Portuale costituisca una sorta di comitato parallelo che veda partecipare tutte le branche della portualità in ossequio alle istanze di trasparenza di cui alle raccomandazioni della Commissione Europea del 23-05-2012. I) Individuazione di una banchina pubblica da adibire prioritariamente a posto di ormeggio per le riparazioni navali in attesa che si provveda a una più organica sistemazione per la cantieristica. Avere banchine costantemente inoperose e impedire che vi attracchino navi per effettuare riparazioni perdendo tali opportunità non può certo definirsi una buona pratica. Snellimento delle formalità per l’uso di tale banchina e assoluta semplificazione delle procedure per il rilascio delle autorizzazioni a effettuare i lavori che garantiscano tempi certi e celeri. L) Messa in opera d’impianti di messa a terra per ogni posto di attracco del porto commerciale. Al momento ne esistono solo due peraltro allestiti dai privati. M)Nuova darsena specchio acqueo – provvedere alla messa in opera di opportuno sistema comune di ancoraggio (posizionamento sul fondo di catene) per gli ormeggi e rimozione degli estemporanei corpi morti. Creazione di un’apertura nel muro di protezione e posizionamento dei necessari fenders sul lato esterno al fine consentire l’attracco di un certo numero di rimorchiatori a pacchetto, creando, in tal modo, maggiore spazio nello specchio acqueo antistante la Capitaneria di Porto. Riorganizzazione dei posti di ormeggio. Nuova darsena Magazzino – demolizione del fatiscente magazzino pre-fabbricato. Nuova darsena – parte del riempimento del piazzale e parte della banchina antistante all’area di Degaussing della Marina Militare, dovrebbero essere rimossi al fine di creare un nuovo specchio acqueo per consentire l’attracco di altri mezzi nautici sia portuali che eventualmente da diporto, in effettiva sicurezza e al riparo delle sempre più frequenti avverse condizioni meteo. La precarietà del piazzale, costruito malamente e a causa della continua erosione in conseguenza del moto ondoso, richiederebbe dispendiosi interventi per la messa in sicurezza dello stesso che rimarrebbe comunque inutilizzabile in conseguenza del predetto impianto militare che ne impedisce ogni proficuo impiego. Nuova darsena – apprestamento di idonei punti per la movimentazione in sicurezza delle persone da e per il servizio motobarche e altri mezzi dei servizi tecnico-nautici. Nuova darsena – apprestamento di un fabbricato da destinare ai servizi-tecnico nautici e di pronto intervento oltre che alla Polizia di Frontiera e Guardia di Finanza per il controllo del movimento di persone e cose, hospitality per marittimi che imbarcano o sbarcano. N)Vecchia Darsena – creazione di posti di ormeggio per la piccola pesca. Rimozione dal ciglio banchina di fontanelle e pompe carburanti e riposizionamento delle stesse in posti più confacenti.” Torneremo a parlare delle proposte a medio e a lungo termine.
Giorgio Càsole