Un incontro di ‘ragazzi con ragazzi’
Quasi tutte le facoltà sono a numero chiuso, tranne Ingegneria e Giurisprudenza, dove viene fatto un test orientativo che consiglia, secondo il punteggio ottenuto, la frequenza o meno della facoltà.
Prima delle lezioni vengono tenuti i corsi zero, obbligatori per chi ha ottenuto un punteggio inferiore nel test orientativo, consigliabili per tutti, poiché i professori cominciano le lezioni spiegando dagli argomenti non affrontati nei corsi zero. Riguardo invece i test di ammissione, quello che più ha colpito è stato quello di Medicina e Chirurgia, che si compone di 80 domande, di cui 40 di cultura generale e 40 tra chimica, fisica, biologia e matematica. Molto curiosa la situazione dell’università di Lettere moderne, che si trova nel Monastero dei Benedettini, un vero e proprio museo, dove dare sfogo alla ricerca umanistica. I ragazzi universitari hanno riconosciuto che l’orientamento è un’occasione che avrebbero apprezzato tantissimo al momento della loro scelta universitaria, e di cui purtroppo non c’è stato modo per poterne usufruire. Poiché questo periodo della vita che stiamo per affrontare coincide con la nostra formazione come persona e come professionista, che dovrà affermarsi nel mondo del lavoro, è importante essere aiutati nella scelta universitaria: infatti gli stessi ragazzi che ci hanno orientato hanno dovuto fare ognuno il proprio ragionamento e, soprattutto, hanno ammesso che il primo periodo all’università è stato veramente difficile da affrontare.
Sono stati felici di darci dei consigli, come quello di farsi conoscere fin da subito, prendendo iniziativa, per esempio, quando capitano delle conferenze (recentemente i ragazzi di Scienze della Comunicazione hanno avuto modo di incontrare Giuseppe Tornatore), scrivere di propria volontà un articolo e presentarlo. I ragazzi sono stati unanimi nell’affermare che, per scegliere la facoltà giusta, è importante tenere in considerazione in primo luogo le proprie passioni e vedere se poi sono supportate dalle nostre abilità. L’ultima mezz’ora dell’incontro è stato un confronto diretto e un dialogo, le cui domande riguardavano soprattutto gli alloggi e i problemi di tutti i giorni. I docenti e gli alunni presenti hanno molto apprezzato la grande disponibilità, la fresca spontaneità e la chiarezza espositiva degli studenti universitari intervenuti. L’incontro è stato concluso dal professore Alfio Castro, che ancora una volta ha ribadito l’importanza di seguire i vari seminari di orientamento che la Commissione organizza. Ovviamente, come hanno ricordato più volte i ragazzi, non bisogna mai arrendersi né farsi scoraggiare da nessuno ed è meglio entrare nell’ottica che lo studio non è mai abbastanza.
Quindi rimbocchiamoci le maniche, c’è lavoro per tutti quanti!
Dorotea Roggio