Grandioso esordio del gruppo folkloristico “Augusta Folk”

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Augusta  Magnifico esordio del gruppo Augusta Folk nella serata di beneficenza a sostegno del progetto Talita Kum, ideato dalla parrocchia S. Lucia di Augusta a favore dei ragazzi meno abbienti che vengono aiutati da giovani della stessa comunità parrocchiale nelle attività di studio e di inserimento sociale.  Giorno 19 agosto,  in una notte tipica d’estate illuminata dal chiaro di luna e riscaldata dalle numerosissime persone accorse al centro sociale Utopia, dove si svolgono le principali attività estive interparrocchiali, il gruppo folkloristico cittadino Augusta Folk, unico nel suo genere ad Augusta,  ha ricevuto grande plauso dal pubblico presente nel grande piazzale all’aperto del centro.

Augusta Folk nasce nel 2010 con l’obiettivo di riscoprire e tramandare le tradizioni popolari siciliane,  per riscaldare i cuori di un pubblico più maturo e per avvicinare i giovani,  sempre più lontani dal proprio passato,  ai canti e ai balli che hanno segnato e accompagnato i momenti di lavoro e di festa dei nostri nonni … Augusta folk è impegnata nella ricerca di testi e balli antichi, testimonianze di un passato che ci dimostra che ieri come oggi, gli uomini si affannano e gioiscono per le stesse vicende”. Questo  il messaggio in chiaro che i 30 giovani del gruppo, d’età compresa tra i 18 e 35 anni, vogliono lanciare ai cittadini attraverso il sito web da loro stessi curato, messaggio arrivato certamente a destinazione considerato i numerosi spettatori accorsi all’evento e la positiva generale impressione ricevuta.

Li abbiamo visti recitare in abiti d’epoca , ballare, cantare, suonare il tamburo,  la chitarra,  il marranzano,  il friscaletto,  la quartara ,  il tamburello, la fisarmonica,  se non addirittura la marmitta catalitica. Stante ai commenti del pubblico, sembra pure che tra loro brilli particolarmente qualche giovane talento, ma di questo non ne parliamo perché, a sentirli, il gruppo ha deciso di rimanere unito e incondizionato per continuare a divertire il pubblico; il gruppo folkloristico Augusta Folk, tiene a precisare il presidente Orazio Gianino, appartiene solo ai cittadini di Augusta e nasce solo da una profonda passione e dal desiderio di fare conoscere a tutti,  tutelare, trasmettere e valorizzare la cultura e le radici della nostra isola.

I cittadini di Augusta hanno  risposto bene a fine serata con uno scrosciante applauso e così ringraziato Mariaelena Di Franco, Giuliana Carnemolla, Daniela Carnemolla, Stefania Musumeci, Alessia Gianino, Valentina Messina, Valentina Scicolone, Noemi Trigilio, Martina Morello, Federica Gianino, Jessica Di Grande, Roberta Blandino, Giusy Amara, Deborah Musumeci, Laura Vaccaro, Clarissa Gianino, Ivan Pugliares, Giammarco Grasso, Alessandro Mauro, Lorenzo Pugliares, Mauro Daniele, Emiliano Migneco, Massimo Di Salvo, Valentino Bandiera, Mario Mendola, Peppe Aloisi, Francesco Vaccaro, Stefano Petracca, Simone Morello, Fabio Peluso, Giuseppe Peluso, Salvo Raiti, Felice Ventura e Orazio Gianino.

   Giuseppe  Tringali

Pietra e Arte 2009

File0001.jpgApprezzate al “museo della pietra” le opere dei pittori augustani Nuccio Garilli e Franco Di Maura ,  tra lo scenario della campagna di Scicli e lo stupendo mare di Sampieri. Le notti estive della seconda edizione della rassegna artistica-culturale “Pietra e Arte 2009”, sono state e saranno  magicamente allietate fino al 10 settembre, nel teatro in pietra, dagli artisti Nicola Piovani, Andrea Tidona, Francesco Cafiso, dal “Coro delle donne”, dai pupari di Caltagirone, dalla presentazione degli ammassi stellari e nebulose al telescopio a cura del Dott. Gianfranco Occhipinti, dalla compagnia teatrale “Gli amici di Matteo” col “San Giovanni Decollato di Martoglio”, dagli “Aromas de Andalucià”- flamenco, dai “Meditteranean Jazz Trio” e  dal soprano- uomo  Mamo Adonà che ha accettato l’invito di partecipare alla premiazione finale del concorso di pittura, fotografia e scultura, trovandosi in vacanza proprio  a Sampieri.

Entrambi i due pittori augustani hanno ricevuto notevoli consensi e un’ottima critica: Nuccio Garilli ha presentato la “Maschera di pietra”, una tecnica mista applicata in tela, mentre l’altro artista Franco Di Maura, noto nella cittadina megarese oltre per il talento, per i quadri del Caravaggio mirabilmente esposti nella navata centrale della chiesa del Cristo RE, ha presentato un olio su tavola trattata al silicato raffigurante il “Rivellino Quintana di Augusta”( foto sotto ).

dimaura.jpgGaetano Mormina, uno degli ultimi “chiafurari”(l’origine del nome di Chiafura, menzionato per la prima volta nel 1684, è certamente oscuro e sembra appartenere ad una denominazione topografica. Esso, infatti, porebbe derivare dalla corruzione di una frase, della quale l’unico elemento chiaro potrebbe essere il “fora” finale, significante, probabilmente: “il quartiere fuori dalla città”), ha voluto donare una testimonianza fatta d’amore, pietre e roccia alla sua città natìa, essendo egli il promotore del progetto culturale ed artistico del museo della pietra, nato per ricostruire la storia antica, riuscendo a creare altri cultori della pietra attraverso laboratori di lavorazione e conservazione delle opere, pensando al futuro dei giovani e a un ulteriore ambizioso sogno-progetto di volere rilanciare, stante alle sue dichiarazioni,  il mestiere dello “scalpellino” e dei “mastri dei muri a secco”.

PIC080.jpgSalvo Antoci,  curatore della mostra, spiega il nesso del raggruppamento delle iniziative:  “ un’opera d’arte è più di un oggetto, più di una merce, essa rappresenta una visione del mondo ed è vista come energia che emana messaggi cosmici. Qualche segno tracciato sulla carta, una tela appena sfiorata o un’altra a lungo lavorata, lo scatto di una macchina fotografica, uno scalpello o della cartapesta possono costruire modi diversi di fare mondi. La forza della visione non dipende dalla complessità degli strumenti ma dal messaggio e dalle emozioni trasmesse dalle opere d’arte. …..”

La rassegna ”Pietra & Arte 2009” è stata la passerella di musicisti, attori e 80 artisti espositori che con le loro opere hanno dato voce alla muta pietra: un sogno fantastico.

      Giuseppe  Tringali