AL “PREMIO DELLA RESISTENZA”, RICORDATA MAFALDA DI SAVOIA, PREMIATI ALUNNI DELLA SCUOLA “COSTANZO” DI SIRACUSA

Alla cerimonia di premiazione, presentata da Dominella Santoro, Aurelio Calìri e Giorgio Càsole tra gli ospiti d’onore.

ccc1SIRACUSA – Orazio Càrpino ha ottant’anni, ma ne dimostra venti di meno. Maestro elementare in pensione, è diventato un giramondo:  va in Croazia o negli Stati Uniti, come a Roma o a Scicli. Va in giro a svolgere la “funzione” di nonno. Nel frattempo intesse una fitta rete di relazioni, come faceva in gioventù, quando tentò la strada del giornalismo a Milano, o nella maturità quando, pur essendo maestro elementare, non ha mai dimenticato i suoi trascorsi di giovane socialista, figlio di un perseguitato politico dal Fascismo. Ovunque cccvada, da più di trent’anni a questa parte, Càrpino non dimentica un appuntamento importante nella sua città d’elezione, Siracusa, dove ogni anno organizza il “Premio della Resistenza”, dal 1983, sostenuto da un manipolo di volontari, compresa la moglie, rivolto agli studenti delle scuole medie, con o senza finanziamenti pubblici, con o senza il contributo finanziario dell’ANPPIA, Associazione Nazionale Perseguitati Politici in Italia. L’altro giorno, nella sala “Corrado Ventaglio” di Viale Cadorna a Siracusa, Càrpino e il suo manipolo di volontari hanno premiato Calogero Canzolle, Elvira Granata, Marco Pitino, Lorenzo Russo, Valeria Santacroce, Federica Zappulla,  tutti della classe IIIA dell’istituto comprensivo “Costanzo”, Guzzardi dirigente scolastico e con Maria Grazia Pizzata, la docente che ha sostenuto gli alunni nella preparazione di un elaborato sulle donne perseguitate dal Fascismo. Prima della premiazione, proprio da una donna hanno voluto perpetuare la memoria di una donna, la principessa Mafalda di Savoia, morta  prigioniera nel lager nazista di Buchenwald, ponendo una lapide nei giardini siracusani dedicati proprio alla sventurata principessa. Alla memoria dei bambini morti proprio a Buchenwald ha dedicato la semplice ma straziante poesia “Scarpette rosse” di Joice Lussu il nostro Giorgio Càsole, durante la serata di premiazione condotta con garbo e simpatia da Dominella Santoro, che ha dovuto far fronte alle esuberanze di Càrpino che, oltre a Càsole, ha avuto come ospiti Aurelio Calìri, Angelo Musumeci, Pippo Lo  Curzio, Maria Pugliatti, Maria Lucia Riccioli, Maria Bella. Quest’ultima ha letto “poesie del padre Turiddu”, poeta popolare ricordato anch’egli annualmente con grande amore di figlia.

   Lina Solarino –  Nella foto: in alto, da sin. Orazio Càrpino, Giorgio Càsole, Dominella Santoro; in basso,alcuni dei bambini premiati dal Mariella Càrpino