AUGUSTA – IL PORTO CHE VORREMMO

Giorgio Càsole continua l’intervista con il presidente emerito di ASSOPORTO, Luigi Mastroviti  –   QUALI SONO GLI INTERVENTI A BREVE TERMINE PER RENDERE COMPETITIVO IL GRANDE  PORTO  DELLA SICILIA ORIENTALE

port2(Casole) La vostra associazione, in questi anni,  non ha risparmiato critiche all’Autorità portuale, soprattutto per la  scelta compiuta di  far costruire la sede nei pressi del porto commerciale. Perché? – (Mastroviti) “Assoporto  è fermamente convinta che il cuore e il cervello del porto non possano assolutamente essere lontani dal centro abitato e che pertanto la scelta dell’Autorità Portuale di stabilirsi  presso il porto commerciale non è confacente sia sotto il profilo  geografico che pratico, essendo i suoi uffici ubicati in un posto isolato e privo persino di collegamenti pubblici. Assoporto ritiene pure che l’ente debba rappresentare, così come avviene in tutti i maggiori porti, l’orgoglio della città, essere ubicato vicino a tutte le istituzioni cittadine ed essere facilmente raggiungibile da chiunque. Queste considerazioni non devono ingenerare nessuno stupore o perplessità se non nella misura in cui la può suscitare la costruzione di un terminal container all’ estremo nord del porto di Augusta dietro i forti Vittoria e Garçia.” – A luglio avete organizzato un convegno sul porto che, in un primo momento, volevate  intitolare “Il porto che vorremmo”. Poi avete cambiato idea.  Come mai? Non lo abbiamo fatto perché crediamo fermamente che esso debba rappresentare il porto che TUTTI devono volere, un porto che funziona e produce benessere.” – In quel convegno avete esposto le vostre proposte per rendere funzionale al meglio il porto per produrre il benessere  da lei accennato. Quali sono queste  proposte? “Si articolano in  interventi a breve , medio e lungo termine” – Quali gli interventi  a breve termine? –  “Voglio rispondere in maniera articolata e esplicativa: A) Disporre di una Capitaneria di Porto dotata, come in passato, di personale in numero sufficiente  a garantire all’ utenza  servizi pronti così come ha fatto sino a un recentissimo passato. Rivisitazione delle procedure operative in un’ottica più aderente alle odierne esigenze del traffico portuale. Una maggiore attitudine ad adottare compiutamente e in maniera estensiva procedure telematiche per il disbrigo delle pratiche, come peraltro stabilito da leggi nazionali e Direttive comunitarie (65/2010/CE), in linea con le raccomandazioni della Commissione Europea del 23.05.2013 che garantiscano uniformità di trattamento nel territorio comunitario, velocizzazione dei processi amministrativi e razionalizzazione delle risorse umane. Ci piace sottolineare TUTTI i processi amministrativi non solo quelli strettamente correlati all’arrivo e partenza delle navi. Rammentiamo che i supporti cartacei cesseranno di essere utilizzati entro il 1° giugno 2015 e il volere attendere sino all’ultimo giorno per implementare procedure telematiche, che pure si dispongono da subito, rappresenta un’ ingiustificata, oltre che immeritata, angheria. L’abnegazione del personale di tale ufficio, pure notevole, non è sufficiente a colmare le deficienze strutturali.

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AUGUSTA/ COSA FARE PER RENDERE COMPETITIVO IL PORTO – GIORGIO CÀSOLE INTERVISTA LUIGI MATROVITI, PRESIDENTE EMERITO DELL’ASSOPORTO

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porto 2AUGUSTA. Il porto di Augusta è di nuovo tornato prepotentemente alla ribalta non solo per il continuo sbarco di migranti , ma  per il timore che una nave piena  di veleni chimici possa trovarvi ospitalità. E la sola fosca previsione provoca timore e allarme. Non s’è spento il ricordo di una famigerata nave di veleni industriali, la “Deep sea carrier” che, una trentina d’anni fa, sostò per circa un mese nel porto, provocando ferme reazioni da parte della popolazione, primo fa tutti l’allora giovane e battagliero sacerdote Palmiro Prisutto, oggi arciprete e parroco della port2chiesa  madre. Il porto è amministrato da un ente, l’Autorità portuale, attualmente in regime commissariale, dopo un quadriennio con la presidenza del siracusano Garozzo. Durante il suo mandato, Garozzo si è attivato, andando a Bruxelles, per  inserire lo scalo augustano nella rete di  Trasporto trans  europea, denominata brevemente Ten-T, calamitando  milioni di finanziamenti per rendere il porto commerciale di Augusta un grande porto europeo”. Tutti parlano di porto commerciale piuttosto che di porto di Augusta come  sarebbe più corretto.”, osservò,  alcuni mesi fa, Luigi Mastroviti, presidente dell’Assoporto, a un affollato convegno sulle sorti del porto di Augusta, organizzato proprio dall’Assoporto, associazione di operatori portuali a vario titolo. Oggi Mastroviti è divenuto presidente emerito dell’Assoporto, dacché è stato eletto Davide Fazio.  Siamo convinti che le idee di Mastroviti, condivise da tutta l’Assoporto, possono  rappresentare spunti  fecondi di riflessione e di dibattito.  – Lei ha affermato che occorre parlare correttamente non di porto commerciale, ma di porto di Augusta. Vuole chiarire? “Il complesso portuale  è formato dal porto Megarese, dal porto Xifonio e dal Seno di Priolo. Continua a leggere

INVESTIMENTI PER IL MANTENIMENTO AD AUGUSTA DELLE STRUTTURE PORTUALI NEL PROGETTO DI SVILUPPO PER LA PIATTAFORMA DELLA SICILIA

1914AUGUSTA L’Autorità Portuale di Augusta comunica che, nel rispetto dei tempi indicati dal Ministero delle Infrastrutture, gli uffici dell’Ente hanno inviato tutte le informazioni richieste per l’ammissione a finanziamento dei progetti da inserire nella “Long List” degli investimenti a valere sulle risorse del Programma Reti e Mobilità 2007 – 2013. I progetti selezionati, corredati dai crono programmi dei lavori allegati saranno sottoposti alle procedure di controllo previste dal Sistema di Gestione e controllo del MIT. Le richieste avanzate riguardano lo scalo ed il collegamento del porto alla rete ferroviaria per un importo di 13,5 milioni ed il rifiorimento e ripristino della diga foranea per 12 milioni di euro per un totale di 25,5 milioni di Euro. Entro il 2015, se finanziati, saranno realizzati due importanti progetti: il primo di sviluppo per la piattaforma logistica della Sicilia ed il secondo di mantenimento delle strutture portuali. In particolare l’attività di mantenimento della diga, fino a pochi mesi fa in capo al Provveditorato Lavori Pubblici della Sicilia e solo recentemente passata all’Autorità Portuale, riveste particolare rilevanza per la buona operatività del porto e richiede pronta ricerca ed assegnazione dei finanziamenti necessari e tempi rapidi di esecuzione dei lavori. La nomina del Commissario consentirà di finalizzare le procedure e l’iter di approvazione dei finanziamenti necessari all’avvio delle gare.

VINCIULLO: la Commissione Europea potrebbe destinare ulteriori 25 milioni di euro all’ Autorità Portuale di Augusta

imagesAUGUSTA. La Commissione Europea, con la decisione 6852, ha modificato il piano finanziario del programma operativo PON Reti e Mobilità 2007/2013, aumentando il budget disponibile. L’autorità di gestione Programmi Europei  e Nazionali Reti e Mobilità del Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti ha richiesto all’Autorità Portuale di Augusta di voler fornire, entro e non oltre il 4 dicembre prossimo venturo, un cronoprogramma aggiornato degli interventi e un aggiornamento della fase procedurale, sottoscritto dal legale rappresentante dell’Ente, con l’indicazione anche della presunta data di avvio dei lavori e di un programma di spesa realistico relativo allo scalo e collegamento ferroviario porto commerciale linea ferrata Catania – Siracusa per un importo di 13 milioni e 500 mila euro e al rifiorimento e ripristino statico della diga foranea del Porto per altri 12 milioni di euro. La richiesta è funzionale al Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti per completare la valutazione in corso e consentire così il loro inserimento a decreto in overbooking. E’ evidente che in caso di ammissione a finanziamento degli interventi di Long List, a valere sulle risorse del programma PON Reti e Mobilità 2007/2013, le opere selezionate verranno sottoposte alle procedure di controllo previste dal sistema di Gestione e Controllo vigente.Data l’urgenza della risposta e preso atto dell’assenza del legale rappresentante dell’Ente, inoltre, il Ministero dovrà urgentemente nominare un Commissario che possa sottoscrivere gli atti. Nel frattempo ci auguriamo che i funzionari predispongano per tempo gli atti consequenziali alla richiesta.

PROTOCOLLO DI LEGALITÀ PER LE ATTIVITÀ DEL PORTO DI AUGUSTA

augusta3.jpg AUGUSTA – Il protocollo di legalità per le attività del porto di Augusta, firmato nella sede della Prefettura di Siracusa, sarà applicato alle attività concessorie, operative e per alle nuove costruzioni. Recependo le ultime disposizioni del D.Lgs.218/2012 “Codice delle leggi anticorruzione e delle misure di prevenzione nonché nuove disposizioni in materia di documentazione antimafia”, il protocollo è considerato dal prefetto Armando Gradone “strumento essenziale per mettere in sicurezza tutte le attività economiche che saranno alimentate dai piani di investimenti e sviluppo già in programma destinati al rilancio di una delle principali risorse portuali del paese”. Il Protocollo, ha sottolineato, “consentirà di svolgere puntuali verifiche antimafia nei confronti di tutti i soggetti economici interessati ad operare nell’ambito portuale per tutte le iniziative ciò a garanzia della massima trasparenza”. “Creare sviluppo – ha spiegato il presidente dell’Ap, Aldo Garozzo – rientra tra i compiti fondamentali dell’Ente che presiedo. Da sempre, ma ancor più oggi, lo sviluppo deve essere sostenibile nel tempo, oltre che per gli aspetti legati all’economia ed all’ambiente, anche e soprattutto per gli aspetti di legalità che sono fondamentali per attrarre nuove attività ed investimenti nel nostro territorio, azioni che già abbiamo fatto e che continueremo a fare”. Alla firma ha partecipato anche il Presidente della Camera di Commercio di Siracusa e componente del Comitato Portuale, Ivan Lo Bello. “È una scelta importante sia per garantire la massima trasparenza nella gestione dei finanziamenti europei sia per supportare le imprese sane che chiedono di competere in ambienti sani dove la legalità rappresenta una condizione essenziale”.

   SEAREPORTER.IT

AUGUSTA/AUTORITA’PORTUALE, BANDITA E VINTA LA GARA PER BANCHINE E GRU

 

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AUGUSTA.
Il presidente dell’Autorità Portuale di Augusta, Aldo Garozzo, informa che,  in ottemperanza a quanto previsto dal D.L. 14 Marzo 2013 n. 33 sul riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazione, l’Autorità Portuale di Augusta informa che in data 04/09/2013, a completamento dell’iter procedurale ha dato corso alla stipula del contratto con la società VALORI S.C.AR.L. – Consorzio Stabile di Roma – risultata vincitrice della gara per la realizzazione nel porto commerciale di Augusta delle opere relative al progetto “Consolidamento banchine e fornitura di gru a portale”.

Tale progetto fa parte degli investimenti strategici cofinanziati a maggio 2013 nell’ambito del PON Reti e Mobilità 2007 – 2013.

AUGUSTA, IL GRIDO DI DOLORE DEGLI OPERATORI PORTUALI

portuali.jpgAUGUSTA. E’ stato un vero cahier de dolèances sulle problematiche del porto e, quindi, di riflesso, sui problemi vitali, esistenziali,di sopravvivenza potremmo dire, quello letto da Luigi Mastroviti, presidente di Assoporto di Augusta, lunedì sera nella sala “Monna Lisa” dell’hotel Palazzo Zuppello, davanti a un folto pubblico di specialisti, presenti alcuni rappresentanti degli assessorati regionali all’Ambiente e alle attività produttive, il presidente dell’Autorità portuale di Augusta, Garozzo, il comandante di Marisicilia, Camerini, e il deputato regionale Coltraro, notaio in Augusta. Il convegno, primo di una serie, aveva come titolo “C’era una volta il porto…”, rivelatore di un contenuto a forti tinte pessimistiche, una “radiografia impietosa”, così è stata definita la relazione di Mastroviti dal nostro Giorgio Càsole, che ha introdotto la serata, svolgendo le funzioni di moderatore. Càsole ha ricordato la storica data del 28 dicembre 1960, quando gli augustani all’unisono scesero in campo contro il decreto ministeriale che attribuiva competenze a Priolo e cioè a Siracusa, perché allora Priolo era Frazione di Siracusa. Poi, dopo altre considerazioni, ha letto un passo del capitolo intitolato”Il porto dimenticato”, già allora, del libro Augusta, uomini e cose, pubblicato nel 1974 a cura dello stesso Càsole. La lunga e dettagliata relazione del presidente Mastroviti, corredata di cifre inequivocabili, ha messo in luce tutte le preoccupazioni degli operatori del porto riuniti, appunto, nell’Assoporto, spesso impediti nel loro lavoro da una legislazione farraginosa, da una burocrazia poco efficiente, dalla mancanza di adeguate infrastrutture, dai tempi biblici.  Il contraltare della relazione di Mastroviti è  stato rappresentato dall’intervento del presidente Garozzo,  chiamato in causa da Mastroviti,che ha replicato parlando più dello stesso Mastroviti , ma provocando nello stesso tempo un dibattito con i rappresentanti portuali, quali Marina Noè, Davide Fazio e Petra Ciancio, ritenuto proficuo dagli stessi. L’ammiraglio Camerini ha manifestato le buone intenzioni della Marina Militare di convivere con un porto che potrebbe essere considerato polifunzionale come è stato auspicato da Càsole, prima di dare la parola al deputato Coltraro, unico politico presente, il quale non solo ha garantito la presentazione di una mozione all’Assemblea Siciliana, ma anche di farsi promotore per organizzare “un tavolo” per riunire tutti coloro che hanno a cuore gli interessi del porto di Augusta.

  Lina Solarino  –  Nella foto un momento del convegno: al microfono il nostro Giorgio Càsole,  al centro il presidente Luigi Mastroviti, alla  sua destra il deputato  Giambattista Coltraro

AUGUSTA/ LE ASSOCIAZIONI AMBIENTALISTE RICHIAMANO IL NUOVO ASSESSORE AI BENI CULTURALI, LA SIRACUSANA MARIA RITA SGARLATA

LETTERA  APERTA

 

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AUGUSTA. Gentile Assessore Maria Rita Sgarlata,  siamo rimasti stupiti nel vederLa seduta al tavolo con il presidente dell’Autorità Portuale Aldo Garozzo, il deputato regionale del Pdl Enzo Vinciullo e il segretario dell’Autorità portuale Ferdinando Lavaggi, durante quella che doveva essere una conferenza stampa per illustrare i particolari del finanziamento per l’ampliamento del porto commerciale di Augusta. Sorpresi della sua presenza a quel tavolo, poiché si dice che lei sia attenta osservatrice di quanto le associazioni ambientaliste vanno facendo su questa parte del territorio siciliano e pensavamo che non le fosse sfuggita la nostra forte e motivata contrarietà alla cementificazione di una rilevante porzione (circa 300.000 metri quadrati) dell’area umida delle ex Saline del Mulinello, una zona di altissimo valore naturale, storico e culturale, che per incomprensibili ragioni non ha ancora trovato adeguata tutela. Di questa contrarietà siamo pronti a fornirle approfonditi dettagli in un incontro che le chiediamo di volerci fissare al più presto e che pensiamo possa servire pure a fare il punto sullo stato di vergognosa precarietà in cui versano i beni storici, archeologici e culturali di Augusta ed individuare possibili soluzioni. Nel frattempo, stante l’urgenza della questione e in vista della conferenza dei servizi, le chiediamo di esprimere e condividere con noi  la sua più ferma avversità a un eventuale revisione o annullamento del parere negativo a suo tempo emesso dalla Sovrintendenza di Siracusa in relazione al progetto di modifica della Cementeria Buzzi Unicem di Augusta e all’impiego di combustibili come il CDR e rifiuti speciali nel processo di produzione del cemento dello stabilimento. Tale parere negativo, a coerente tutela dell’area di Mègara Hyblaea sottoposta a vincolo archeologico, va riconfermato dalla Sovrintendenza di Siracusa e non si può né si deve deflettere dal compito istituzionale di preservare i gioielli di famiglia di questo territorio. Anche su questa vicenda, se ce ne vorrà offrire la possibilità, siamo pronti a darle tutti gli approfondimenti del caso.

 Jessica Di Venuta per Italia Nostra – Augusta

 Natalia Tringali per Legambiente Augusta

AUGUSTA, L’EX SENATORE LO CURZIO PER IL PORTO ALLARGATO AUGUSTA-SIRACUSA

L’AUTORITA’ PORTUALE DI AUGUSTA DEVE ARRIVARE FINO A TARGIA

PORTO.jpgAUGUSTA. Occorre che questa presidenza della Regione, con il nuovo Governo e con i gruppi parlamentari, pur nelle diversità delle loro posizioni, diano nuove risposte di lavoro, superino tutti gli ostacoli, creino adeguate infrastrutture, amplino lo scalo commerciale, accolgano i grandi  containers, sappiano spendere i finanziamenti per adottare nuovi piani. Occorre coinvolgere la portualità siracusana, ormai ai minimi termini e credo che sia giunto il momento di un grande progetto di potenziamento, di un grande e comune porto commerciale con le prospettive di un nuovo sviluppo di livello europeo e mediterraneo, come per esempio accade a Gioia Tauro». Occorre  unì Autorità portuale di altro livello, la quale dovrebbe inglobare sia i porti di Augusta e di Siracusa, ovvero commerciale e turistico per una Sicilia all’avanguardia nel settore marittimo dei trasporti «Noi siciliani  in un momento di macroregioni non possiamo restare inerti, sordi e muti. E basta con i soliti interventismi parassitari, occorre avvicinarci, integrarci alle Regioni europee. La nostra portualità, da Augusta a Siracusa, deve attrezzarsi per la realizzazione di tre importanti traguardi: le autostrade del mare, le aree marittime per il trasporto di merci solide, le nuove iniziative dei “Ro-Ro” e dei trasporti intermodali ed infine la istituzione del rigassificatore come fonte di energia e sviluppo.

Giuseppe Lo Curzio –  già senatore della Repubblica