IL SISMA DEL ’90 CHE COLPI’ LA SICILIA ORIENTALE … E I CONTRIBUENTI

Zappulla: “Una vicenda importante sul terreno economico e del riconoscimento del diritto e per affermare il rispetto  per tanti lavoratori e imprese siracusane e della Sicilia orientale.

 276866AUGUSTA. Anni fa essendo ministro Tommaso Padoa Schioppa, ora scomparso,  l’Agenzia locale delle Entrate spedì a moltissimi contribuenti una serie di cartelle definite pazze. In sostanza si chiedeva ai contribuenti di versare i soldi per Iva e altri balzelli relativi agli anni post sisma del 1990. Dopo il terremoto di S. Lucia, i cittadini delle tre province più colpite, Catania, Siracusa e Ragusa, ottennero non la cancellazione delle imposte, ma la rateizzazione. Rateizzazione prevista ex legge. Ebbene, a diciott’anni di distanza, l’occhiuta amministrazione statale inviò le cartelle per pretendere ciò che i cittadini avevano versato a rate. Ciò era successo anche perché il governo dell’ex cav Berlusconi aveva varato una sanatoria tombale. Tutti coloro che avevano e hanno conservato le ricevute, però, hanno dimostrato d’aver versato ogni lira allo Stato, attraverso le rateizzazioni, portando all’Agenzia le copie originali e le fotocopie. Dice Zappulla: “Ci spiace dover constatare che gli uffici territoriali dell’Agenzia delle Entrate stanno inopinatamente proseguendo il contenzioso con i contribuenti siciliani delle province colpite dal sisma del 1990, contribuenti che hanno invece pieno diritto a ottenere i rimborsi per le imposte pagate nel triennio ‘90-‘92. Per questo abbiamo chiesto un incontro urgente con il direttore dell’Agenzia, Attilio Befera, da cui ci aspettiamo un definitivo chiarimento su una vicenda paradossale e che si protrae da troppi anni”. Lo affermano i parlamentari nazionali del Partito Democratico,  Pippo Zappulla e Giuseppe Berretta che hanno chiesto al direttore dell’Agenzia delle Entrate, Befera un incontro urgente per discutere le problematiche relative ai rimborsi delle imposte che spettano ai contribuenti delle province di Catania, Ragusa e Siracusa.  “Ci arrivano da più parti, infatti,” – proseguono  Zappulla e Berretta – “notizie della inspiegabile prosecuzione del contenzioso da parte degli uffici territoriali dell’Agenzia. Un atteggiamento, questo, che è in palese contrasto con quanto previsto dalla direttiva 1/2013 dell’Agenzia delle Entrate stessa, con cui si invitavano le strutture territoriali ad abbandonare le controversie concernenti la spettanza di rimborso in favore di soggetti che non esercitano attività economica di impresa o di lavoro autonomo”. Zappulla e Berretta,  che più volte sono intervenuti sulla vicenda anche con iniziative parlamentari, da ultimo nel mese di marzo, avevano ottenuto da Befera rassicurazioni sulla decisione dell’Agenzia di abbandonare le controversie pendenti e di procedere dunque alla erogazione del rimborso senza che si proseguissero i contenziosi.

“Rassicurazioni e direttive ufficiali” – concludono Zappulla e Berretta – “che sono, purtroppo, smentite dai fatti”.

D. C.