ORDIGNI BELLICI INESPOSI: NUOVA SCOPERTA A

DECISIVO INTERVENTO DEI GENIERI della Brigata “Aosta”

genieri.jpg Nuovo rinvenimento a Chiaramonte Gulfi (Ragusa). Dopo oltre sessant’anni dalla fine della seconda guerra mondiale, la terra ha restituito un’altro delle migliaia di ordigni bellici utilizzati sul suolo siciliano dal 1940 al 1943.

Lo scorso 16 luglio 2009 si è registrato l’ennesimo intervento degli specialisti per la bonifica di ordigni esplosivi del 4° reggimento genio guastatori della Brigata Meccanizzata “Aosta”. Ancora un ordigno bellico risalente al secondo conflitto mondiale: si è trattato di  una granata di artiglieria da 75 mm, rinvenuta in un fondo agricolo in contrada Dicchiara la scorsa settimana, per la quale si è proceduto con il disinnesco, la messa in sicurezza ed il successivo brillamento.

La Prefettura di Ragusa ha coordinato l’attività portata a termine dai genieri della storica e gloriosa Grande Unità dell’Esercito Italiano di stanza in Sicilia.

La bonifica da ordigni esplosivi, per lo più residuati bellici del conflitto 1940-45, costituisce uno dei compiti più delicati e importanti che l’Esercito Italiano è chiamato ad assolvere, per la difesa e l’incolumità dei cittadini, sul territorio nazionale. Infatti, nonostante siano passati oltre 50 anni dal lancio di tali ordigni, essi mantengono intatta, se non potenziata, la loro pericolosità.

Il territorio siciliano non è nuovo ad interventi di questo genere, visto che l’isola divenne teatro di accesi combattimenti fra le forze italo-tedesche e quelle angloamericane nell’estate del 1943.

I Reggimenti del Genio dell’Esercito Italiano dispongono di altissima e riconosciuta professionalità e sono costantemente impegnati, tanto in patria quanto nelle numerose missioni di pace all’estero, a contribuire alla sicurezza delle popolazioni colpite da eventi bellici.