AUGUSTA, L’OSPEDALE MUSCATELLO DOVREBBE ESSERE POLO REGIONALE DI RIFERIMENTO, MA LA LEGGE NON VIENE APPLICATA

A 25 anni dalla sua messa al bando in Italia l’amianto continua a mietere vittime. L’Osservatorio Nazionale Amianto, con il suo sportello nazionale e con i suoi sportelli territoriali, prosegue la collaborazione con le istituzioni e l’assistenza per tutti i cittadini e lavoratori

Corteo contro i veleniAugusta. L’ospedale “Muscatello”, per legge, dovrebbe essere il polo ospedaliero di riferimento regionale per prevenzione e cura delle patologie derivate e derivanti dall’ esposizione all’amianto, ma la legge non viene applicata. Per questo, don Prisutto ha deciso il 28 aprile scorso di rivolgere una preghiera nell’àmbito della messa per i morti di cancro. Per questo il 28 aprile è stata considerata la giornata per ricordare in particolare le vittime dell’amianto, Per questo, sono stati organizzati cortei contro i veleni nel nostro territorio e il 2 maggio al Muscatello si parla di questi veleni, fra cui, appunto, l’amianto. Compie ormai 25 anni l’entrata in vigore della legge 257/92, che in Italia ha stabilito il divieto di estrazione, lavorazione e commercializzazione dei materiali di amianto e/o contenenti amianto. Fino al 1992, l’Italia è stato il secondo produttore europeo di amianto, dopo l’allora Unione Sovietica, e ancora ad oggi, su tutto il nostro territorio, ci sono circa 40 milioni di tonnellate di amianto, ovvero materiali contenenti amianto, in circa 50 mila sitie un milione di micrositi. La mappa del rischio:

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AUGUSTA/ DUODENOSCOPIO DONATO MAI ENTRATO IN FUNZIONE

salaAUGUSTA – A distanza di oltre due anni dalla donazione del duodenoscopio, donato dallo stabilimento Esso di Augusta, si registra la mancata attivazione di tale strumento che permetterebbe di procedere a una maggiore offerta di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva. La donazione risale al febbraio del 2012, su richiesta del chirurgo Biagio Ternullo,per accelerare diagnosi e interventi endoscopici,facendo risparmiare all’asp siracusana una cifra stimabile in  circa 650 mila euro annui. In una risposta dell’ASP affidata a Giuseppe Daidone, Direttore Dipartimento Area Medica,nel maggio del 2012, l’ASP assicurava che, espletato l’iter di assegnazione,la donazione del duodenoscopio  avrebbe permesso di procedere a una riorganizzazione dell’offerta di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva con le seguenti azioni: 1) definire la dotazione organica dei dirigenti medici dell’Unità organizzativa (completata); 2) attivare una Unità operativa semplice dipartimentale di Gastroenterologia ed Endoscopia digestiva che permetterà una migliore organizzazione dei processi clinici (richiesta già inviata in Assessorato per l’approvazione); 3) valutare la idoneità del presidio ospedaliero Muscatello all’effettuazione della ERCP (giudizio positivo); 4) verificare la disponibilità del direttore dell’Unità operativa complessa di Medicina interna dello stesso presidio ospedaliero a ricoverare i pazienti provenienti dagli altri ospedali che hanno la necessità di essere controllati dopo la manovra diagnostico/terapeutica (raccolto parere positivo); 5) avviare la stipula di una convenzione per un anno con il direttore dell’Unità operativa complessa Gastroenterologia ed Endoscopia digestiva dell’ASP 3 presidio ospedaliero di Acireale, uno dei maggiori esperti nel campo, al fine di eseguire l’ERCP presso il presidio ospedaliero Muscatello e formare il personale medico ed infermieristico (in coming); 6) acquisire un altro duodenoscopio ed accessori (gara pubblica già avviata). “Si vorrebbe capire” – domanda pubblicamente Mimmo Di Franco, vicepresidente del circolo “Umberto I”, “quali di questi 6 punti menzionati , sono andati in porto e quali non hanno trovato soluzione. Sarebbe opportuno che si dessero  risposte concrete ai cittadini che pagano con la vita l’esistenza in una zona ad alto rischio ambientale. Non abbiamo un reparto di oncologia,come promesso, ma solo un DH e altrettanto vale per la neurologia. Si attendono gli organigrammi dei reparti completi di primari,l’eliporto incompleto per le operazioni notturne e la copertura della galleria che collega i due padiglioni. Di primaria importanza è il reparto di pediatria,siamo in attesa del decreto che fissi 6 posti al Muscatello.Per adesso solo promesse su tutti i fronti anche sulle liste di attesa.

D. F.

AL MUSCATELLO DI AUGUSTA E’ DI NUOVO ATTIVA LA PSICHIATRIA CON 15 POSTI LETTO

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AUGUSTA – Finalmente, dopo lo “scippo” dei reparti di ginecologia-ostetricia e di quello di pediatria, dopo quasi un anno di attese, è stato riattivato all’ospedale Muscatello il servizio psichiatrico di diagnosi e cura con 15 posti letto in dotazione secondo quanto previsto dall’Assessorato regionale della Salute. A darne notizia è il commissario straordinario dell’Asp di Siracusa, Mario Zappia, che esprime soddisfazione per il rispetto degli impegni assunti con la cittadinanza nel velocizzare le procedure per l’attuazione del cronoprogramma di azioni avviate dall’Azienda finalizzate alla rifunzionalizzazione e al potenziamento dell’ospedale di Augusta. Il reparto ospedaliero di Psichiatria, già a Lentini, è stato ricollocato in piena funzionalità ad Augusta nei nuovi locali consentendo, tra l’altro, una ridistribuzione di risorse nel modulo dipartimentale 2 della zona nord, con il Centro salute mentale e il Centro diurno a Lentini e il reparto psichiatrico ospedaliero appunto ad Augusta che continuerà ad avere i suoi ambulatori di CSM in via Citrus. Uno sforzo dell’Azienda sanitaria provinciale anche per lenire i disagi dei ricoveri fuori provincia per pazienti e familiari, dovuti al ridotto numero di posti letto che erano stati dedicati sino a ieri.  “Desidero esprimere il mio ringraziamento a nome dell’Azienda unitamente al direttore del Dipartimento Salute Mentale Roberto Cafiso – dichiara il commissario straordinario Mario Zappia – a tutti gli operatori che si sono adoperati per il nuovo reparto e alla dedizione di quanti silenziosamente ogni giorno fanno il loro dovere con passione”. L’apertura dei nuovi locali permetterà la ristrutturazione del padiglione dove era allocata la psichiatria che sarà sede definitiva del Punto integrato ospedale-territorio per il “Percorso nascita”, attualmente funzionante nei locali ex Ostetricia. Inoltre è in itinere la realizzazione della restante parte del programma per l’attivazione dei posti letto di Neurologia per cui la dotazione organica medica è già al completo essendo state assegnate le figure professionali per la gestione delle attività del nuovo reparto. Come dire, Ad Augusta non nasceranno più bambini, ma i malati di mente non dovrebbero mancare.

 

D.C

AUGUSTA, MUSCATELLO, POSTE LE BASI DEL NUOVO PRONTO SOCCORSO. A GIORNI SARA’ APERTO IL TUNNEL AEREO PER COLLEGARE LE DUE ALI

 musca.jpgAUGUSTA. Il commissario straordinario dell’Azienda Sanitaria Provinciale (Asp) di  Siracusa, Mario Zappia,  che ha detto: “Dopo l’apertura dei nuovi locali del day-service di Oncologia e l’attivazione del Pronto intervento pediatrico, un altro importante tassello si è aggiunto con la consegna ufficiale dei lavori di completamento del nuovo Pronto soccorso e servizi di radiologia e laboratorio analisi . “A giorni sarà aperto anche il tunnel aereo di comunicazione tra le due ali dell’ospedale per rendere più funzionale la strutura”.

Alla firma erano presenti  il coordinatore sanitario del Distretto ospedaliero Sr2, Alfio Spina e  Domenico Fruciano, responsabile del Tribunale per i diritti del malato  I lavori sono stati aggiudicati alla ditta Giusylenia Srl di Agrigento per un importo di un milione 664 mila euro più IVA , con un ribasso del 25,20 percento.

  Per i  primi mesi del 2014 è prevista la fine dei lavori.

   Giulia Càsole

AUGUSTA, MALASANITA’ ORDINARIA : 5 MESI DI ATTESA PER UN ELETTROCARDIOGRAMMA

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AUGUSTA. Nonostante l’enormità della spesa per mantenere efficiente ed efficace il sistema sanitario italiano, nonostante le attrezzature costose che, sovente, vengono poco usate o addirittura non utilizzate, come nel caso di una camera iperbarica mai entrata in funzione all’ospedale di Augusta, ancora duole dove registrare casi di “malasanità” pubblica.  Il sistema sanitario privato funziona meglio di quello pubblico, anche se , spesso,  quasi tutte le cliniche private si reggono sui rimborsi pubblici. C’è, inoltre, da sottolineare il caso tutto italiano di molti medici che ricevono un discreto stipendio nel settore pubblico e poi rimpinguano questo stipendio negli istituti privati. Queste riflessioni vengono alla mente quando un augustano, residente però a Villasmundo, U. B. di 69 anni, ci telefona per segnalarci il proprio caso di utente che ha necessità di  un elettrocardiogramma. Si reca all’ospedale di Augusta e gli rispondono che può essere ospitato al “Muscatello” fra 15 mesi. Avete letto bene: per un elettrocardiogramma U. B. deve attendere fino a novembre 2013. Nel frattempo? Può subire un infarto, può morire?  Meglio recarsi alla clinica privata.

G. C.

IL PRESIDIO DEL MUSCATELLO IN FASCIA TRICOLORE. E INTANTO ANCHE IL SINDACO DI MELILLI SORBELLO SUL FRONTE PRO MUSCATELLO DICE: “NON SORBISCO”

ULTIMA SPIAGGIA PRO “MUSCATELLO”: LUNEDI’ 20 SI OCCUPA, CARRUBBA CON LA FASCIA TRICOLORE/ I CITTADINI INVITATI A PARTECIPARE

  

muscatello augusta,augustanews

AUGUSTA.  Spes ultima dea, dicevano i Romani e noi diciamo che la speranza è l’ultima a morire. Ricordiamo il proverbio latino e italiano a proposito della prevista occupazione dell’ospedale Muscatello, indetta, organizzata e diretta, in prima persona, dal sindaco Carrubba,  che ha annunciata  al consiglio comunale, indetto ad hoc, dal  presidente Amato, la mattina di venerdì 17. E, immediatamente, è stata suonata  la grancassa da alcuni gruppi dei social network e da qualche organizzazione sindacale, come la CGIL, che ha reclamizzato l’evento con  un paio di manifesti murali vergati a mano, in cui l’organizzazione, come ha fatto altre volte, invita “tutti i cittadini a partecipare”. Secondo gl’intendimenti del sindaco, che sembra si sia svegliato da un lungo letargo, l’occupazione del presidio ospedaliero dovrebbe far recedere il duetto regionale Lombardo-Russo, rispettivamente “governatore” e assessore alla Salute della nostra Regione dal loro proposito di trasferire  i reparti di ginecologia-ostetricia e pediatria nel faraonico ospedale di Lentini, bello sicuramente a vedersi, che ne è privo, tanto che molte donne lentinesi vengono a partorire proprio qui ad Augusta. E , allora, perché togliere a Augusta un reparto augustano doc, nato e potenziato per volere di un augustano di vaglia quale è stato lo scomparso  Salvatore Paci, medico specialista con libera docenza all’Università di Catania? Perché, rispondono Lombardo e Russo, in coro o singolarmente, bisogna risparmiare e bisogna tagliare i “punti nascita” (orribile espressione coniata forse dai due: uno, Lombardo,  psichiatra in aspettativa dell’ASP di Catania, l’altro, Russo, magistrato,sempre in aspettativa, del tribunale etneo).Che bisogna risparmiare è giusto, ma è anche sacrosanto e giusto che non si  deve risparmiare sulla pelle dei cittadini, com’è sancito dalla Costituzione. Bisogna tagliare dov’è logico: Facciamo due esempi. A Ragusa città c’erano, fino a non molti anni fa, tre ospedali: due di questi, il Civile, ex ospedale Mussolini”, ubicato a Ragusa superiore aveva tutti i reparti di un ospedale funzionale, l’altro, chiamato “Paternò Arezzo”, ubicato a Ragusa Ibla, la Ragusa vecchia, aveva gli stessi reparti del “Civile” .
Quest’ultimo, addirittura, aveva un doppione al suo interno: oltre al normale reparto di ginecologia, dove nascevano i bambini, c’era un altro reparto, denominato fittiziamente di “patologia ostetrica”,  dove nascevano regolarmente i bambini: Il doppione era stato realizzato per accontentare due primari. Un’enormità, ovviamente. Il terzo ospedale ragusano, chiamato “Giambattista Odierna”, aveva reparti specialistici. Questi tre ospedali aveva autonomia amministrativa e gestionale,Quando, però, è subentra la razionalizzazione delle ASL, poi ASP in Sicilia, sono stati eliminati i doppioni dispendiosi. Ovviamente, com’era giusto. Per risparmiare, sono stati aboliti molti primariati. Facciamo un esempio: nei vari ospedali di un’ASP ci sono i reparti di oculistica, ognuno dei quali, prima,  aveva un suo primario; ora c’è un solo primario o dirigente per tutti i reparti e, se è necessario,  tale dirigente si sposta da un reparto all’altro. Però, per risparmiasre non sono state abolite le figure o non sono stati drasticamente ridotti gli stipendi  dei cosiddetti manager o direttori generali che, di norma, sono pagati 250 mila euro l’anno, con l’aggiunta di benefici, cioè altri soldi, se procurano risparmi. Come li procurano questi risparmi? Lesinando sui prodotti farmaceutici ,garze o altro, come mi confermava un medico del Muscatello, che vuol mantenere l’anonimato. Però, poi spendono i nostri quattrini per far stampare giornali semiclandestini, con tanto di stipendio al direttore e ai redattori, giornali  “inutili”, come direbbe Celentano, anche perché a Siracusa il giornale dell’ASP, diffuso non sappiamo dove e quando, riporta spesso la foto a tutti denti del sorridente direttore generale Maniscalco, come abbiamo potuto constatare quando c’è stata mostrata una copia. Maniscalco, su ordini del Duo Lombardo-Russo, ha disposto con decreto il trasferimento di ginecologia-ostetricia per accontentare chi? I lentinesi, in primo luogo, il loro deputato Gennuso, che milita nell’MPA di Lombardo, e poi Lombardo  e Russo, non certo per motivi di razionalizzazione della spesa, perché se si volesse davvero razionalizzare, l’ospedale Muscatello manterrebbe il “suo” reparto di ostetricia e quello, collegato, di pediatria, e  il nosocomio di Lentini potrebbe avere reparti nuovi di zecca. Il mio ragionamento è logico.  Ma la logica non coincide con la politica.

 

Giorgio Càsole

 

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Il sindaco di Melilli,  Pippo Sorbello,  contesta l’abolizione dei reparti di ginecologia e pediatria nell’ospedale Muscatello. L’utenza di Melilli fa riferimento all’ospedale augustano e inoltre è in corso un monitoraggio per le malformazioni neonatali che si registrano nel triangolo industriale Augusta-Melilli-Priolo. Continua, quindi, l’impegno dell’Amministrazione comunale di Melilli a sostegno delle azioni dirette al consolidamento e al potenziamento dell’ospedale Muscatello di Augusta, potenziamento previsto da una ben nota legge regionale, più volte ricordata, secondo la quale gli ospedali,  che in Sicilia sono ubicati in aree a rischio ambientale, devono essere potenziati non già impoveriti, con riduzione di posti-letto e trasferimenti di reparti in altri ospedali.  Nonostante le proteste dei cittadini e delle amministrazioni locali, lo scorso 5 gennaio l’assessorato regionale ha emanato il decreto che cancella ginecologia-ostetricia a Augusta e lo assegna a Lentini.Questo atto è stato considerato dalla popolazione che fa rifermento all’ospedale Muscatello, un atto di  vera e propria ingiustizia. Il decreto doveva  essere messo in atto il 18 febbraio, ma in sèguito alle discussioni “vivaci” del sindaco Carrubba con il direttoregenetrale ASP Maniscalco e con lo stesso “governatore Lombardo,  l’attuazione è stata rinviata al 28 febbraio. Questa decisione ha comunque  indignato il sindaco di Melilli, Sorbello,  che non intende minimamente indietreggiare nella battaglia che è già in atto. «Ho già spiegato” – afferma Sorbello –“ che l’ospedale di Augusta è punto di riferimento per molti cittadini di Melilli, che, data la vicinanza al nostro territorio, spesso viene preferito all’Umberto I di Siracusa. Lo confermano i dati ufficiali». Ora si attende la presenza dI Sorbello, che è stato assessore nella Giunta regionale presieduta da Lombardo, lunedì  20 febbraio per “occupare” il “Muscatello”, unitamente al suo collega Carrubba.

 M. P. P.

 

AUGUSTA, INGIUSTA E INIQUA LA DECISIONE DI TOGLIERE I REPARTI DI GINECOLOGIA E PEDIATRIA ALL’OSPEDALE “MUSCATELLO” – di G. Moschitto

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UTILITA’ DEI DATI EPIDEMIOLOGICI 

     Sull’utilità di questa banca dati riportiamo un brano tratto dal volume ” I Tumori in Provincia di Siracusa dal 1999 al 2002 redatto dall’ Azienda USL 8 Siracusa e dal Dipartimento di Igiene dell’Università di Catania:

…..oltre alla sorveglianza sanitaria e alla ricerca scientifica, l’altro vero scopo dell’informazione epidemiologica è quello del supporto guidato alla valutazione dei servizi ed alla programmazione sanitaria del territorio, senza i quali ogni studio diventa vano e fine a sé stesso.

La verità, come non ci stancheremo mai di ripetere, è che il compito dell’epidemiologia è anche quello di informare, … e soprattutto di farlo col massimo rigore scientifico, senza superficialità e senza enfatizzazioni.

Ai mezzi d’informazione, al management e soprattutto al decisore politico l’arduo e nobile compito di fare buon uso di questi dati!”

       Questo è quanto scrive la Comunità scientifica, “Far buon uso dei dati epidemiologici …..” Altro che buon uso! l’Assessorato alla Sanità, nel programmare il piano sanitario della provincia di Siracusa, ha completamente ignorato i dati prodotti dal Registro Tumori di Siracusa (11 anni di osservazione) e da altri importanti studi condotti negli ultimi 15 anni, sulla cui accuratezza e credibilità non vi sono dubbi. Dati statistici che avrebbero dovuto essere lo strumento di apporto alla preparazione di un piano sanitario provinciale imparziale, tale da assicurare un servizio sanitario equo e adeguato alle esigenze del Territorio, e invece, senza questo apporto scientifico, è stato prodotto un decreto ingiusto che dà minori servizi e maggiori disagi, in particolare, ai cittadini di Augusta e delle aree limitrofe.

 

RISULTATI DELLE INDAGINI EPIDEMIOLOGICHE

        Tornando alla domanda su cosa dicono i risultati degli studi condotti negli ultimi 15 anni, diciamo subito che, già da un semplice sguardo delle mappe territoriali colorate, il cui gradiente di colorazione è legato ai valori dei tassi degli indici epidemiologici, risulta in modo chiaro che i Tassi più alti di malformazioni e di tumori si riscontrano nell’area costiera tra Augusta e Siracusa. Ribadiamo però che il compito di interpretare e valutare i risultati degli studi compete a chi gli stessi studi ha condotto, come l’O.E.R., l’I.S.MA.C., il Registro Tumori di Siracusa, l’AIRTUM e l’OMS i soli in grado di valutare i risultati in modo oggettivo, senza alcuna influenza o ambiguità interpretativa. Bene, anche questi  Organismi scientifici istituzionali hanno confermato che l’area più critica della provincia di Siracusa, per l’alta frequenza delle patologie tumorali e malformative e gli altissimi Tassi di Interruzioni Volontarie di Gravidanze, è quella servita dall’Ospedale Muscatello di Augusta, come si può vedere dalla descrizione che segue.

Stralci dei più importanti studi sono riportati fedelmente tra virgolette e, per ognuno, è stato indicato il riferimento bibliografico.  

    

 Mortalità per Malformazioni Congenite (5 anni di Osservazioni 1995-1999):

“In provincia di Siracusa la mortalità per Malformazioni Congenite non presenta scostamenti significativi dai valori osservati nella media nazionale. Tuttavia un certo allarme suscita il caso del Distretto di Augusta dove il Tasso Standardizzato osservato nel sesso maschile (8,5), supera di gran lunga sia il dato nazionale (3,3) sia il dato regionale (5,1)”.  (La salute di Aretusa e … i padroni del Tempo).

 

Mortalità per Malformazioni Congenite (11 anni di Osservazioni 1995-2005):

 “Rispetto al precedente periodo, estendendo l’osservazione a 11 anni i Tassi Standardizzati provinciali si attestano poco oltre quelli regionali e nazionali, ad eccezione del Distretto di Augusta dove, seppure in calo, presentano valori circa doppi rispetto a quelli provinciali” (Rerum Cognoscere Causas).

 

Incidenza delle Malformazioni Congenite (4 anni di Osservazioni 1995-1998):

“La fase dell’indagine epidemiologica ha confermato che in alcuni ambiti della provincia di Siracusa le Malformazioni Congenite presentano valori di incidenza effettivamente più elevati rispetto al dato medio provinciale, segnatamente ad Augusta e nella fascia costiera compresa tra Augusta e Siracusa con i Territori limitrofi” (O.E.R., ASL-8 SR, I.S.MA.C.).

 

Ricoveri per Malformazioni Congenite (1 anno di Osservazione 2004):

 “I più alti Tassi di ricovero si osservano tra i maschi nel Distretto di Siracusa e tra le femmine in quello di Augusta”. (Rerum Cognoscere Causas).

 

Mortalità per Malattie di Origine Perinatale (5 anni di Osservazioni 1995-1999):

“I Tassi di mortalità per malattie di origine perinatale in provincia di Siracusa (M= 4,5 F=2,0) non mostrano scostamenti significativi da quelli nazionali (M= 4,1 F= 3,0), se non addirittura in difetto per quanto concerne il sesso femminile (RSM Rapporto Standardizzato di Mortalità =66,5). Nel Distretto di Augusta invece sono stati osservati nel sesso maschile Tassi molto più elevati (9,3) con un RSM di 226,5”.

“La mappa territoriale di mortalità mostra chiaramente un cluster che abbraccia tutta l’area industriale del siracusano (Augusta, Melilli, Priolo e Sortino)”. (La salute di Aretusa e … i padroni del Tempo).

  

Mortalità per Malattie di Origine Perinatale (11 anni di Osservazioni 1995-2005):

 “In provincia i Tassi più elevati sono stati osservati nel Distretto di Augusta” (Rerum Cognoscere Causas).

 

Mortalità per Tumori totali (8 anni di Osservazioni 1995-2002):

“In provincia di Siracusa negli ultimi anni si è osservato un lieve aumento delle mortalità per tumori in entrambi i sessi. Rispetto al quinquennio 95-99, estendendo l’osservazione a 8 anni (95-02), i TSI si attestano sui valori medi regionali e al di sotto di quelli nazionali, a eccezione del Distretto di Augusta che detiene il primato in provincia tra i maschi (295,3) attestandosi al di sopra dei valori medi regionali (264,0) con un RSM (110,8) dotato di significatività statistica”. (La peste, gli untori e l’immaginario).

 

Mortalità per Tumori totali (11 anni di Osservazioni 1995-2005):

“I TSI provinciali si attestano sui valori medi regionali e al di sotto di quelli nazionali, a eccezione del Distretto di Augusta che detiene il primato in provincia tra i maschi attestandosi ben al di sopra dei valori medi regionali” (Rerum cognoscere Causas).

 

Ricoveri per Tumori totali (1 anno di Osservazione 2004):

“I più alti Tassi di Ricovero per Tumori si osservano in entrambi i sessi nel Distretto di Lentini con Tassi Grezzi (espressi come Ricoveri annui per 100000 abitanti): Maschi = 1136;  Femmine = 1117 ed i più bassi nel Distretto di Siracusa (M = 930 e F = 950); nel Distretto di Augusta (M = 1034 e F = 1073)”. Desta preoccupazione il fatto che il basso numero di Ricoveri rispetto all’alto numero di mortalità mette a nudo una realtà ancora più grave e cioè, come viene commentato dagli autori, che questa anomalia “potrebbe spiegarsi con la notevole insorgenza di Tumori a bassa sopravvivenza ad Augusta (quindi dotati di alta mortalità)”. (Rerum cognoscere Causas).   

 

Tassi di “Incidenza” dei Tumori totali (4 anni di Osservazioni 1999-2002):

“Confrontando il dato osservato nelle aree coperte dagli altri Registri Tumori italiani, la provincia di Siracusa si colloca ben al di sotto della media del Pool dei Registri Nazionali, attestandosi come Ragusa sui livelli del Centro-Sud, al di sopra di Salerno per i maschi e al di sopra di Salerno e Napoli per le femmine. I TSI , però, non sono omogenei nelle varie aree interne della Provincia di Siracusa, risultando massimi ad Augusta con un Tasso Standardizzato di 608,4 tra i maschi (superiore anche al TSI di 552,8 della media nazionale)”. Questo fenomeno, definito come “Il caso Augusta” è stato oggetto di attenzione e trattato a parte dettagliatamente nelle “Conclusioni”. (I Tumori in Provincia di Siracusa dal 1999 al 2002- ASL8 di Siracusa / Università di Catania).

 

Tassi di Incidenza dei Tumori totali (4 anni di Osservazioni 2002-2005):

“Il confronto (con gli altri Registri italiani) colloca la provincia di Siracusa ben al di sotto della media del Pool dei Registri Nazionali attestandosi sui livelli del Centro-Sud, ma comunque al di sopra di Napoli, Salerno e Ragusa, sia tra i maschi che tra le femmine ed al di sotto di Sassari. I TSI, però, non sono omogenei nelle varie aree interne della Provincia di Siracusa, risultando massimi ad Augusta con un TSI di 603,8 tra i maschi, e a Priolo di 565,3 (entrambi superiori anche al TSI di 552,8 della media nazionale)”. Il fenomeno, definito come “I casi di  Augusta e Priolo” è stato oggetto di attenzione e trattato a parte dettagliatamente nelle “Conclusioni”. (I Tumori in Provincia di Siracusa dal 2002 al 2005)- ASL8 di Siracusa / Università di Catania).

 

Interruzioni Volontarie di Gravidanza:

“GRAVIDANZE A RISCHIO NEL NOSTRO TRIANGOLO INDUSTRIALE”: “Nel triangolo Industriale siracusano si individua, come dimostrato dallo studio del dott. Madeddu,  il tasso più elevato di interruzioni di gravidanza (di cui un terzo per difetti del sistema nervoso centrale riferibili al mercurio) con valori quadrupli di interruzioni rispetto al riferimento nazionale”  (Il Giornale di Augusta –Gennaio 2009).

 

XIII Riunione scientifica annuale AIRTUM   tenuta a Siracusa dal 6 all’8 Maggio 2009

Il caso Augusta è stato oggetto di attenzione anche dall’Associazione Italiana Registri Tumori durante la riunione scientifica annuale tenuta a Siracusa dal 6 all’8 maggio 2009, nel corso della quale è stato evidenziato lo stato di criticità dovuto a  tumori e malformazioni (tipico delle aree industriali) in cui vive la popolazione di Augusta, Priolo e Melilli.  Particolare enfasi è stata posta all’altissimo Tasso di Incidenza (numero di nuovi casi all’anno per 100000 abitanti) dei Tumori registrato nel comune di Augusta dal 1999 al 2002. (Giornali e televisione locali e nazionali oltre alle riviste scientifiche nazionali ed internazionali).

 

Convegno OMS – tenuto a Siracusa il 5 novembre 2009:

L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha presentato il 5/11/2009 a Siracusa lo studio epidemiologico  condotto in provincia di SR dal 1995 al 2002 confermando i dati riportati nei volumi “La salute di Aretusa e … i padroni del Tempo” e “La peste, gli untori e l’immaginario”: dati preoccupanti per i comuni di Augusta e Priolo dove le mortalità per malattie tumorali risultano le  più alte rispetto agli altri comuni della provincia ed in crescita, per gli uomini per i tumori alla trachea, e alla pleura, e per le malattie respiratorie acute; e per le donne per il mieloma multiplo, per la cirrosi epatica e per le malattie dell’apparato digerente. (Ampio servizio di tutti i giornale e delle televisioni locali).

 

CONCLUSIONI

    Da quanto riportato sopra è emerso che esiste un’ampia documentazione scientifica, prodotta rigorosamente da Organismi istituzionali competenti, dalla quale risulta che l’area della provincia di Siracusa dove sono stati registrati i più alti Tassi di “Incidenza” e di “Mortalità” per Malformazioni Congenite, i più alti Tassi di “Mortalità” per malattie perinatali ed i più alti Tassi di “Interruzioni Volontarie di Gravidanza” (4 volte superiore al riferimento nazionale), è il territorio dove ricade il Distretto sanitario di Augusta. Dal che deriva che, proprio in questo territorio, l’assistenza Ginecologica (alle donne in età fertile, alle donne in stato di gravidanza e alle partorienti) e l’assistenza Pediatrica (ai neonati e ai bambini dall’età infantile fino all’età della fanciullezza), dovrebbe essere assicurata e potenziata per adeguarla ai bisogni reali della popolazione residente. E invece, deludendo le aspettative della popolazione e contro ogni logica, viene decretata la chiusura dei reparti di Ginecologia e di Pediatria dell’ospedale di Augusta. Una decisione ingiusta perché non si è tenuto conto delle esigenze reali della popolazione, riconosciute anche dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e irrazionale perché presa affrettatamente senza il supporto tecnico dei preziosi dati epidemiologici, prodotti da Organismi istituzionali accreditati dall’IARC e dall’OMS.

Proprio così, sono stati ignorati quei dati che servono a descrivere il passato e conoscere il presente per programmare il futuro (per curare e prevenire), ossia le regole che Ippocrate dettò 2500 anni addietro e che sono ancora attuali.

    Per tutti questi motivi la popolazione dell’area che orbita attorno all’ospedale Muscatello profondamente indignata, chiede all’unisono che l’Assessorato alla Sanità della Regione siciliana revochi il decreto e ne faccia uno nuovo, giusto e imparziale, tenendo conto dei risultati degli studi epidemiologici prodotti, interpretati e divulgati dall’O.E.R., dall’I.S.MA.C., dal Registro Tumori di Siracusa, dall’AIRTUM, dall’OMS e da altri Studiosi del problema. Altrimenti i cittadini residenti in questo territorio hanno il sacrosanto motivo di indignarsi e protestare, anche a causa del ripetersi di fatti anomali fortemente penalizzanti per la loro salute. Desideriamo ripetere che nel 1980 fu creato un caso di estrema gravità che ha traumatizzato la popolazione residente nell’area sopradetta, basato su dati assolutamente inattendibili (secondo gli Organismi Istituzioni); nel 2011 sempre la popolazione residente in questa area subisce un altro torto, la chiusura dei reparti di Ginecologia e di Pediatria dell’ospedale di Augusta, perché vengono ignorati i dati assolutamente attendibili (secondo gli Organismi Istituzioni) indispensabili ai fini di una corretta ed equa valutazione della programmazione sanitaria.

Un’ultima precisazione, i cittadini residenti in questa area martoriata non chiedono privilegi, chiedono soltanto che il Giusto prevalga sull’Ingiusto.

 

                                                                           Giuseppe MOSCHITTO