A MARISICILIA AUGUSTA, ROBERTO CAMERINI SUBENTRA A RAFFAELE CARUSO

 camerini.jpgAUGUSTA. La notizia non è ancora ufficiale. Dovrebbe esserlo fra pochi giorni, visto che il prossimo 15 gennaio dovrebbe essere celebrata la cerimonia del cambio di comando a Marisicilia. Dopo quasi due anni di permanenza al comando l’ammiraglio di divisione Raffaele Caruso, sposato con un’augustana, che, però, lavora e risiede a Roma, lascerà Augusta, sede di Marisicilia per ritornare a Roma. Dalla capitale, dove, per quasi due anni ha svolto il compito di capufficio Comunicazione e in quella veste ha partecipato a trasmissioni condotte da Bruno Vespa e da altri, farà ritorno ad Augusta, dov’è stato comandante della flotta corvette, l’ammiraglio Roberto Camerini, che dovrebbe tornare, però, con il grado superiore, quello di ammiraglio di divisione. Camerini potrebbe essere l’ultimo comandante di Marisicilia giacché, come pubblicato tempo fa, la M. M. ha in animo di abolire questo comando periferico, come quello di Marisardegna e affidarne la responsabilità a Taranto.

G. C. –  nella foto, l’amm. Camerini intervistato da Giorgio Càsole

 

La legalità spiegata ai giovani presso l’auditorum della Marina Militare

legal marisicilia.jpgAUGUSTA. Sabato 21 aprile nell’auditorium della Marina Militare, alla presenza dell’amm. div. Raffaele Caruso, comandante di Marisicilia, si è tenuta la conferenza conclusiva sul tema della legalità. La Marina Militare che da sempre è impegnata in questa direzione, ha invitato giovani studenti  , in rappresentanza del liceo Megara, dell’istituto  A. Ruiz, e del P. Napoli di Augusta, e  del Nautico di Siracusa, all’incontro organizzato con il questore di Palermo,  Nicola Zito. Quello che accomuna i rappresentanti della Marina e il questore, oltre all’attaccamento verso la Sicilia, è il fatto che ritengono noi giovani il futuro della società: “Dobbiamo stare attenti ai giovani … per instaurare un rapporto di stima e collaborazione”, queste le parole del rappresentante della Polizia di Stato apparse sul Corriere del Mezzogiorno del 2 novembre 2011. La conferenza all’auditorium della Marina Militare  è stata aperta dai saluti della dirigente del liceo Megara, la professoressa Maria Concetta Castorina, che ha introdotto il tema della conferenza, ovvero il promuovere i principi della legalità nell’ambito del progetto C3, promosso dalla Comunità Europea. Imparare la responsabilità che deriva dal vivere civile, la partecipazione attiva alle decisioni della comunità sono solo alcuni dei valori che i ragazzi partecipanti al progetto hanno imparato, attività a cui hanno aderito anche alcuni uomini della casa circondariale di Augusta. Subito dopo questa breve introduzione è stato proiettato un filmato realizzato dai ragazzi, che attraverso la loro testimonianza diretta, hanno spiegato le attività svolte nell’ambito del progetto. L’importanza di quest’ultimo consiste proprio nel fatto che la scommessa vera, in un paese democratico che vuole crescere, come l’Italia, è quella di formare le giovani generazioni alla cultura della legalità.

Ed è proprio la legalità come libertà, ma anche come sicurezza, ad essere stato l’argomento su cui si è basato l’incontro con il questore Nicola Zito che, nato a Matera nel 1949, è dal 9 giugno 2011 Dirigente Generale di P.S. Ciò che colpisce della figura del questore, è che nonostante la lunga esperienza e professionalità, abbia più volte sottolineato, durante l’incontro, la volontà di rompere con il ruolo istituzionale a lui attribuito, per portare il suo aiuto all’intera società. Il questore, subito dopo aver preso la parola, ha introdotto l’evoluzione del concetto di sicurezza, infatti mentre prima era vista come un limite alla democrazia, adesso si tende a sottolineare il binomio libertà- sicurezza, vista come un bene primario. Le principali libertà sono quelle di espressione e di impresa, libertà che purtroppo molti imprenditori oggi non hanno, in quanto costretti pagare il pizzo ad organizzazioni criminali. Ma come diceva Borsellino “chi ha il coraggio di sostenere i propri valori muore una volta sola, chi ha paura muore ogni giorno”. Ecco che allora legalità vuol dire avere il coraggio di essere cittadini, vuol dire fare un piccolo passo tutti insieme, quotidianamente. L’eroe è infatti, secondo il questore, la sconfitta della democrazia; la memoria di Falcone e Borsellino deve essere un monito costante per tutti noi, deve essere esercitata ogni giorno. La legalità, intesa come rispetto di regole, non è un fine, ma deve essere considerata uno strumento, per dare forza a chi è più debole, per migliorare il più possibile la qualità della vita, al maggior numero di persone possibile. La legalità è dunque lo strumento per garantire la giustizia sociale. Ma in Italia imperversa la “morale del motorino”(A. Camilleri). Come con il motorino si può evitare la fila, destreggiarsi tra le auto, e allo stesso tempo passare con il rosso e andare contromano; così in Italia si fa quel che si vuole, fregandosene delle regole. Sentite come dei limiti, sofferte e mal accettate, dovrebbero invece rappresentare la base di ogni società civile. Cosa fare per poter migliore la situazione? Il questore Zito afferma senza alcuna incertezza che la ricetta per sconfiggere l’illegalità è quella di fare il nostro meglio in ogni cosa, riprendendo le parole di G. Falcone “Un uomo fa quello che è suo dovere fare, quali che siano gli ostacoli, i pericoli o le pressioni. Questa è la base di tutta la moralità umana.” È necessario pertanto non delegare ad altri le proprie responsabilità e non farne una questione ideologica, con la consapevolezza che se la mafia colpisce ilMmeridione, colpisce l’intera Italia: solo allora la mafia, che è un fenomeno umano e come tutti i fenomeni umani ha un principio, una sua evoluzione, allora avrà anche una fine. E in tutto questo la scuola ha, ed avrà, un ruolo fondamentale: quello di offrire a noi giovani la possibilità di diventare dei cittadini liberi; in fondo “la speranza è un seccatore indiscreto di cui non ci si può liberare”. La manifestazione si è conclusa con domande di alcuni alunni, coordinati dalla professoressa Rita Pàncari, cui il questore Zito ha risposto volentieri.

Martina Serra

MARISICILIA? FRA UN PAIO D’ANNI, ADDIO!

Intervista esclusiva all’ammiraglio  Raffaele Caruso, comandante di Marisicilia

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Augusta è senza un campo sportivo. Fino a cinque anni fa ce n’era uno all’ingresso della città, un campo  malandato, senza illuminazione, senza una tribuna decente, che qualcuno, grossolanamente, osava appellare come stadio. Poi si è “scoperto”che  era stato realizzato su un terreno contaminato da sostanze scaricate dalle industrie in anni passati, con l’avallo di qualche amministrazione comunale. Augusta è senza piscina comunale. Ce n’era una  realizzata all’interno di un vecchio cinema all’aperto in contrada Badiazza, tant’è che era chiamato “arena Badiazza”, essendo, appunto, cinema estivo, senza copertura. La piscina fu realizzata quando ancora non esisteva nemmeno  il progetto del ponte cavalcavia intitolato al fondatore di Augusta, Federico II di Svevia. Ora tale piscina, preziosa non solo per i bravi atleti augustani, ma per i tanti ragazzi e giovani che vogliono  esercitarsi nel nuoto e nella pallanuoto,   è chiusa anch’essa da anni e rimane lì, monumento all’insipienza, all’inettitudine di  quegli amministratori incapaci di progettare e di cercare finanziamenti, nemmeno bussando alle vicine industrie che sfruttano il nostro territorio, che inquinano e che provocano malanni e malattie mortali. I nostri amministratori comunali non sono stati capaci di vedere  un poco al di là del proprio naso, cioè nel vicino comune di Priolo,   i cui amministratori sono stati in grado di farsi dare come compenso dalle industrie inquinanti un pallone tensostatico enorme e altri “doni” utili alla collettività. Augusta sta perdendo l’ospedale civico, dopo aver perso quello militare, l’ospedale “Muscatello”, con reparti che una volta erano fiori all’occhiello nell’àmbito della sanità provinciale, reparti ora trasferiti , soprattutto per la volontà politico dell’attuale “governatore” della Sicilia, quel Raffaele Lombardo, che non ha rispetto nemmeno di una legge della Regione che prevede il potenziamento non già il depauperamento  dei ospedali nelle aree a rischio di crisi ambientale, qual è, senza dubbio e con tanto di certificazione ministeriale, l’area di Augusta-Priolo-Melilli. Augusta sta per perdere la sezione staccata del tribunale, il che provocherebbe disagi enormi ai cittadini che dovrebbero sborsare cifre enormemente superori agli avvocati per avere giustizia. Il tribunale ad Augusta ha attualmente sede in un palazzo, palazzo Tabita, fuori città, che una volta era sede di esposizione di mobili, per cui il Comune paga fior di euro per l’affitto e contemporaneamente, per un “inghippo” contrattuale  il Comune, cioè noi stessi  sborsiamo fior di euro per il palazzo blu di Via Lavaggi, di proprietà di privati, dove, però, per ora il tribunale non può trasferirsi. E questo doppio esborso dura da almeno un anno. E  noi cittadini paghiamo.

Augusta sta per perdere la sede di Marisicilia,  trasferita da Messina ad Augusta circa dieci anni or sono, il 1° novembre2002. Quando accadrà non è dato per ora sapere. Al massimo fra un paio d’anni. Ma è certo. E’ nell’attuale logica delle cose, per cui, stante la crisi, bisogna risparmiare e  risparmiare significa anche abolire alti vertici, come l’ammiraglio di divisione che aveva e ha il comando di Marisicilia. Ce lo ha confermato l’attuale comandante, l’ammiraglio di divisione Raffaele Caruso, molto legato ad Augusta per avere sposato una nostra concittadina, conosciuta quand’egli era giovane ufficiale di stanza qui a Maribase di Augusta. E tale, dunque, ritornerà  a essere la base della Marina Militare nella nostra città, comandata da un capitano di vascello o da un contrammiraglio. La stessa sorte toccherà a Marisardegna e al dipartimento di Ancona. Questi enti, queste denominazioni non esisteranno più. Tutta l’area di pertinenza  Marisicilia  dipenderà da Taranto, città che, con la Spezia, dividerà  l’onore d’essere la base della Marina Militare più importante d’Italia.

Questa perdita di prestigio della base augustana avrà ripercussioni su Augusta?

“No” , risponde l’ammiraglio Caruso, il quale precisa che l’Italia deve adeguarsi agli parametri d’efficienza europea: “Noi italiani spendiamo solo per mantenere il personale civile e militare della difesa, non solo, quindi, della M. M.,  il 75% del nostro bilancio, mentre altre nazioni spendono mediamente il 50%. Questo ridimensionamento  delle basi italiane rientra nell’ottica d’un’efficienza mirata all’adeguamento delle nostre forze armate, che oggi, com’è noto, sono formate solo da professionisti, uomini e donne,  e non più costituite dai giovani  maschi di leva. Ad Augusta la Marina Militare è particolarmente legata  e sta puntando ancora su di essa, com’è dimostrato dall’investimento  di circa venti milioni di euro per portare l’arsenale a livelli di eccellenza”.

 

     Giorgio Càsole L’amm. Caruso fra Giorgio Càsole, a ds., e l’ex pretore onorario Francesco Migneco, a sin.

CAMBIO AL VERTICE DEL COMANDO MILITARE MARITTIMO AUTONOMO IN SICILIA, CON SEDE AD AUGUSTA – Intervista di G. Casole al Capo di Stato Maggiore, Amm. Bruno Branciforte

 

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 Mercoledì 9, alle ore 10.30 ,puntualmente,  presso la Darsena Militare di Terravecchia di Augusta ha avuto  luogo la cerimonia di avvicendamento del comando Militare Marittimo Autonomo in Sicilia (MARISICILIA) tra l’ammiraglio di divisione Salvatore Ruzittu (cedente), trasferito a Roma, dove vive la sua famiglia, dopo poco più di un anno di comando, e l’ammiraglio di divisione Raffaele Caruso (accettante), sposatosi, circa trent’anni fa, con una donna di Augusta.

 Alla solenne cerimonia militare ha presenziato il capo di Stato Maggiore della Marina Militare, ammiraglio di squadra Bruno Branciforte, il quale, nella sua breve allocuzione, ha detto testualmente che “da sempre la Sicilia è nel cuore della Marina Militare italiana  e Augusta è una dellsedi più importanti della Marina italiana, tanto che il comando di Marisicilia è stato trasferito da Messina d Augusta, appunto.  

L’ammiraglio Branciforte, infatti, ha specificato che:

“La Sicilia, terra nobilissima a profonda vocazione marittima, è crocevia di civiltà millenarie fiorite sul mare, che al mare riconosce tutta la sua importanza di risorsa economica, di fonte di benessere, di fattore di progresso. Frontiera avanzata dell’Italia e dell’Europa verso il Mediterraneo, sede di importanti strutture della Forza Armata, tutte bene integrate nelle molteplici dinamiche locali.

Prima fra tutte Augusta, sede del Comando territoriale, del Comando delle Forze da Pattugliamento e delle unità navali a questo assegnate; della Scuola di Comando Navale, che dal 1938 ha visto formarsi tutti i Comandanti delle nostre Unità; dell’arsenale e degli enti preposti al supporto logistico, realtà fondamentali per garantire il pieno supporto alle forze operative.

Catania e Sigonella, sedi rispettivamente della Stazione Elicotteri e dei velivoli da pattugliamento marittimo. Messina, che oltre al distaccamento, ospita il comando fari. Infine, tutte le articolazioni della capitaneria di porto. Un complesso organizzativo, operativo e infrastrutturale che rappresenta una componente rilevante della nostra Forza Armata e che assolve  una strategica funzione nel sistema di difesa del nostro Paese.

Ma ancora, per noi marinai la Sicilia è un riferimento importante anche in relazione alle tradizioni della nostra marineria sia per l’alta percentuale di siciliani, militari e civili, che, quotidianamente,  operano in Forza Armata, sia per i rappresentanti di questa splendida terra che tanto lustro hanno dato alla Marina Militare: fra tutti, Luigi Rizzo, alle cui imprese è intitolata la Festa della Forza Armata.

L’importanza della Sicilia per la Marina non è solo un fatto storico, ma anche strategico.

In questi mari l’impegno per la Forza Armata è straordinario, sia per quantità che per qualità delle attività che vi vengono condotte.

Innanzitutto, questi sono i mari ove la Marina svolge prevalentemente il proprio ruolo di dialogo e cooperazione nei confronti dei paesi rivieraschi, promuovendo la “Confidence Building” e rafforzando i fattori essenziali per la stabilità e per la pace. È grazie alle collaborazioni che si sono instaurate in quest’area che il V-RMTC, realizzato dalla nostra Marina e al quale oggi aderisce gran parte dei paesi mediterranei, ha fatto un vero e proprio salto di qualità, per la sicurezza dei traffici marittimi.

Dal punto di vista operativo, è dai porti dell’isola, soprattutto da questo, anticamente denominato Mègara, che prende avvio l’incessante, diuturno e fondamentale impegno della Forza Armata per la sorveglianza marittima, per il controllo dei flussi migratori, per il soccorso, per gli aiuti umanitari, per la tutela ambientale, per la vigilanza pesca e l’assistenza medica ai pescatori nazionali.

L’ondata di crisi che ha interessato la costa settentrionale del continente africano, ha poi confermato, non solo per la Marina e il Paese ma per l’Europa intera, l’importanza strategica di questa splendida Regione.

Come ho avuto modo di dire in occasione delle mie precedenti visite, la Sicilia è dunque nel cuore della Marina e il mio impegno, fin dall’assunzione dell’incarico, è stato quello di salvaguardare e promuovere la presenza della Forza Armata in quest’isola”.

 

      

.Prima di “cedere” il comando l’ammiraglio Ruzittu ha tracciato il bilancio dei suoi quattordici mesi di comando:

   

“SONO TRASCORSI QUATTORDICI MESI DA QUANDO IL 2 SETTEMBRE ASSUNSI IL COMANDO MILITARE MARITTIMO AUTONOMO IN SICILIA E CON ESSO IL PRIVILEGIO DI POTER VIVERE QUESTA ESPERIENZA PROFESSIONALE E UMANA UNICA NEL SUO GENERE.

E’ STATO FACILE AMBIENTARSI IN QUESTA REGIONE,  DOVE LA MARINA MILITARE E’ PRESENTE DA SEMPRE E CHE, QUI AD AUGUSTA, VEDE DI BASE, OLTRE AL COMANDO MILITARE MARITTIMO AUTONOMO IN SICILIA E AGLI ORGANI TECNICO-LOGISTICI DI SUPPORTO, LA FLOTTIGLIA DEI PATTUGLIATORI, UNA DELLE COMPONENTI OPERATIVE PIU’ MODERNE DELLE FORZE NAVALI, CHE OPERA INCESSANTEMENTE NEL MEDITERRANEO COSI’ COME NEI MARI PIU’ LONTANI.

LA SICILIA, ISOLA IN PRIMA LINEA, PER LA SUA POSIZIONE GEOGRAFICA PRIVILEGIATA NEL MEDITERRANEO E PER LA SUA CONNOTAZIONE MARITTIMA, HA SEMPRE RAPPRESENTATO PER LA MARINA MILITARE UNA SEDE STRATEGICA, CHE PERMETTE DI ASSOLVERE IL RUOLO DI DIALOGO E COOPERAZIONE NEI CONFRONTI DEGLI ALTRI PAESI COSTIERI E DI QUELLI APPARTENENTI AL COSIDDETTO MEDITERRANEO ALLARGATO E QUINDI DI PROMUOVERE LA FIDUCIA, LA STABILITA’ E LA PACE IN DIFFICILI CONTESTI OPERATIVI.

PERTANTO, DAL GIORNO DI ASSUNZIONE DEL   COMANDO DI QUESTA GIURISDIZIONE HO OPERATO, CON IL MASSIMO IMPEGNO PER  ATTUARE  TUTTI GLI  ADEMPIMENTI DERIVANTI DA QUESTO IMPORTANTE  INCARICO.

 

OGGI, AL TERMINE DI QUESTA MERAVIGLIOSA E IMPORTANTE ESPERIENZA, SONO CHIAMATO A TRACCIARE UN CONSUNTIVO DELL’OPERA SVOLTA, AVENDO CURATO CON PASSIONE E DOVUTA RAZIONALITA’ DI  DARE CONCRETEZZA A OBIETTIVI IMPORTANTI.

 

DAL PUNTO DI VISTA INFRASTRUTTURALE, NE CITO SOLO ALCUNI:

          E’ STATO COMPLETATO E INAUGURATO L’ASILO NIDO AZIENDALE DELLA BASE DI AUGUSTA; OGGI, QUESTA STRUTTURA E’ FREQUENTATA DA BAMBINI FIGLI DI MILITARI E DIPENDENTI ED E’ IN  ITINERE LA CONVENZIONE CON IL COMUNE DI AUGUSTA PER RENDERLA FRUIBILE ANCHE A UN’ALIQUOTA DI BAMBINI DELLA CITTADINANZA;

          E’ STATO POTENZIATO IL CENTRO SPORTIVO POLIVALENTE DEL COMPRENSORIO DI TERRAVECCHIA, IN CUI CI TROVIAMO, RENDENDO FRUIBILI LA TOTALITA’ DEI CAMPI DA GIOCO;

          SONO STATE GARANTITE PRIORITARIE MANUTENZIONI AL CIRCOLO RICREATIVO DIPENDENTI DIFESA ED E’ STATO CONCRETIZZATO IL RIPOSIZIONAMENTO (E MESSA IN SICUREZZA) DELLO SCALO DI ALAGGIO  IMBARCAZIONI;

          SI E’ PROSEGUITA L’ATTUAZIONE DEL PIANO BRIN, CON COMPLETAMENTO DELLA PALAZZINA DIREZIONALE, CON L’AVVIO DEI LAVORI DI REALIZZAZIONE DELLA NUOVA MENSA E DI RISTRUTTURAZIONE DI DIVERSE OFFICINE DELLA DIREZIONE ARSENALIZIA;

           SONO STATI AVVIATI I LAVORI PER LA REALIZZAZIONE DELLA NUOVA PISTA DI ATTERRAGGIO PER AEROMOBILI,  LA NUOVA STAZIONE DI CONTROLLO DI MARISTAELI CATANIA E UNA NUOVA RETE IDRICA PER SERVIRE MEGLIO LA ZONA;

          SONO STATI EFFETTUATI NUMEROSISSIMI ALTRI INTERVENTI DI MANUTENZIONE E MESSA IN SICUREZZA SIA NELLE PRINCIPALI BASI DI AUGUSTA E MESSINA, CHE IN TUTTA LA GIURISDIZIONE;

          OGGI, E NE SONO PARTICOLARMENTE FIERO, VERRA’ UTILIZZATA, PER LA PRIMA VOLTA, LA NUOVA MENSA DEL COMPRENSORIO DI TERRAVECCHIA.

 

DAL PUNTO DI VISTA DELL’ATTIVITA’ ISTITUZIONALE, L’ANNO SCORSO DI QUESTI TEMPI, IN OCCASIONE DELLA FESTA DELLE FORZE ARMATE E  NELL’AMBITO DELLE CELEBRAZIONI PER IL 150° ANNIVERSARIO DELL’UNITA’ NAZIONALE, MARISICILIA E’ STATO IL COMANDO DELEGATO ALLA PIANIFICAZIONE E REALIZZAZIONE DELLE CELEBRAZIONI SVOLTE A CATANIA, IN PIENA SINERGIA CON LE ALTRE FORZE ARMATE, CON LE AUTORITA’ LOCALI E LE PRESTIGIOSE  ISTITUZIONI COINVOLTE.

 

ANCORCHE’ IO SIA PERFETTAMENTE CONSAPEVOLE DI NON ESSERE RIUSCITO A SVOLGERE, IN MODO OTTIMALE, TUTTO QUELLO CHE MI ERO PREFISSATO, RITENGO, TUTTAVIA, CHE QUESTO DIPARTIMENTO SIA RIUSCITO A PORRE IN ESSERE, NEI LIMITI DELLE RISORSE DISPONIBILI E CON IL MASSIMO IMPEGNO DEI MIEI COLLABORATORI, LE DIRETTIVE E LE POLITICHE ISTITUZIONALI ISPIRATE  E AVALLATE DALLO STATO MAGGIORE.

 

MI PREME RICORDARE CHE LA BASE DI AUGUSTA, IN QUESTI ULTIMI 6 MESI, IN OCCASIONE DELLA RECENTE CRISI LIBICA,  HA VISTO AUMENTARE, DI OLTRE 10 VOLTE,  LE SOSTE DI UNITA’ NAVALI NAZIONALI ED ESTERE, PER UN TOTALE DI QUASI 200,  NON SOLO PER LA CONSUETA ATTIVITA’ OPERATIVA E  ADDESTRATIVA MA PER L’INTENSIFICATA ATTIVITA’ LOGISTICA, PER LA QUALE I COMANDI LOGISTICO/OPERATIVI  HANNO FORNITO APPROPRIATO COORDINAMENTO E PUNTUALE  ASSISTENZA PER I PIU’ SVARIATI SUPPORTI A UNDICI MARINE DI PAESI AMICI ED ALLEATI.

 

INOLTRE, MI INORGOGLISCE CHE TRA TUTTE LE UNITA’ NAVALI TRANSITATE NEI PORTI DELLA GIURISDIZIONE,  ABBIANO EFFETTUATO SOSTE LE NAVI SCUOLA, VESPUCCI E PALINURO, NAVE GARIBALDI,  NAVE DUILIO, E SOPRATTUTTO  NAVE CAVOUR, CHE E’ OGGI IL FIORE ALL’OCCHIELLO DELLA FORZA ARMATA.

 

NEL CORSO DEL MIO INCARICO, SONO VENUTO IN  CONTATTO CON NUMEROSE ISTITUZIONI LOCALI E ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO, ONLUS E CLUB SERVICE NONCHE’ ASSOCIAZIONI COMBATTENTISTICHE E D’ARMA; TUTTI VICINI ALLA MARINA E CHE SVOLGONO LA PROPRIA MERITORIA OPERA ANCHE A FAVORE DI CHI E’ MENO FORTUNATO.

LA MARINA MILITARE IN SICILIA HA COLTO QUESTA OPPORTUNITA’ DI RENDERE DISPONIBILE IL PROPRIO SUPPORTO ANCHE NELL’AMBITO DELLA DISABILITA’ E DELL’ASSISTENZA”.

 

L’Ammiraglio Raffaele Caruso proviene dalla Direzione Generale del Personale Militare di Roma, dove dal  Novembre 2009 ha ricoperto l’incarico di Vice Direttore. Dopo la presa in carico del comando di Marisicilia, tra l’altro, ha detto:

 

 

“LA SICILIA E’ LEGATA ALLA MARINA MILITARE DA UN CONSOLIDATO E INDISSOLUBILE VINCOLO DI UNIONE, PRINCIPALMENTE ATTRAVERSO LA CITTA’ DI AUGUSTA, ELETTA SEDE DEL COMANDO TERRITORIALE E, PERMETTETEMI, MIA CITTA D’ADOZIONE.”

A conclusione della suggestiva cerimonia, durata un’ora, sotto un cielo che minacciava pioggia, il capo di stato maggiore, Branciforte, ha tenuto un’improvvisata conferenza stampa. Ad alcune nostre domande riguardanti la vigilanza a pesca e lo stato dell’arsenale  militare della base di Augusta, l’ammiraglio ha risposto che, presto, saranno costruite navi per pattugliare il mare che avranno bisogno di meno personale perché ad alta tecnologia e ha smentito categoricamente ogni ipotesi di smantellamento dell’arsenale, o Marinarsen, o di cessione dello stesso ai privati.

 

   G.C.

Il Comando Militare Marittimo in Sicilia, diventato Autonomo nel 1940, si è trasferito da Messina ad Augusta nel Novembre del 2002. La sua giurisdizione comprende la Sicilia e la Calabria Occidentale.

Ha alle sue dipendenze dirette 9 unità navali e 11 comandi territoriali dipartimentali; il personale dipendente militare e civile della sola area di Augusta è di circa 5 mila unità.

Marisicilia ha piene attribuzioni territoriali nel campo logistico, amministrativo, della difesa e sicurezza delle infrastrutture, della protezione e difesa civile, dell’antinfortunistica e della tutela ambientale.

Nell’espletare tali funzioni, si colloca come elemento di interfaccia tra la Marina Militare e le autorità governative e amministrative locali, e tutti coloro che, sempre a livello locale, abbiano esigenza di interagire con la Forza Armata.

 

In pensione il capufficio stampa della Marina Militare in Sicilia

Foto_CV_POLLINO.jpgAlla presenza dell’ammiraglio di squadra Andrea Toscano, comandante di Marisicilia, e di un folto pubblico di invitati, nella quasi totalità ufficiali della Marina Militare, si è volta la cerimonia di congedo dalla Marina del capufficio stampa Antonio Pollino, che si è autenticamente commosso quando ha fatto il discorso di ringraziamento per tutti i numerosi attestati di stima ricevuti: per ben tre volte il suo pur breve discorso è stato interrotto dal pianto.

Il Comandante Pollino, dopo 40 anni di servizio nella Marina Militare, ha  lasciato  la Forza Armata per raggiunti limiti di età. E’ stato colui che ha concretizzato le direttive dello Stato Maggiore atte a realizzare il 1° Ufficio Stampa della Marina Militare in Sicilia, dove ne è stato per oltre tre anni Capo Ufficio.  Nato a Condrò il 15 dicembre1957 si è arruolato nella Marina Militare il 9 Giugno 1977, tra i tanti incarichi svolti si è messo in evidenza per essere stato uno dei piloti della Marina Militare dalle indiscutibili qualità professionali e umane, lasciando un segno indelebile presso tutti i Comandi dove ha prestato servizio.

Il suo posto, quale capufficio stampa, è stato preso dal tenente di Vascello Pucci, nato a Taranto il 14 Agosto 1973, si è arruolato nella Marina Militare il 1° Marzo 1996 e proviene dalla stessa sede di Augusta.

L’Ufficio Stampa della Marina di Augusta ha un ruolo fondamentale nel mantenere i rapporti, con le varie Autorità militari e civili, con la Stampa, le Reti radiotelevisive, e le Società cinematografiche secondo le istruzioni impartite dal Servizio Pubblica Informazione del Ministero della Difesa e dall’Ufficio per la Comunicazione dello Stato Maggiore della Marina. Inoltre da attuazione al programma annuale di propaganda per il reclutamento e concorsi nella Forza Armata.

    Giulia Càsole

Promosso l’ Ammiraglio Andrea Toscano

ammiraglio toscanopromosso.jpgIl Comandante Militare Marittimo Autonomo in Sicilia, Ammiraglio di Divisione Andrea Toscano, è stato promosso Ammiraglio di Squadra. Tale prestigioso traguardo  va a coronare un’ importante carriera ricca di prestigiosi incarichi di Comando di sempre maggior livello. L’Ammiraglio Toscano, nato a La Spezia l’ 8 dicembre 1951, dopo il Corso Normale presso L’Accademia Navale di Livorno, Specializzato “Sommergibilista”, ha svolto vari incarichi a bordo e a terra tra cui: Comandante dei sommergibili Dandolo e Da Vinci, della Fregata “Aliseo”, della Flottiglia Sommergibili. E’ stato anche  Comandante delle Forze d’Altura e Comandante delle Forze Marittime NATO di Risposta Rapida. Oltre a diversi incarichi presso lo Stato Maggiore della Marina, è stato anche Capo della Cellula Italiana Interforze presso la “Coalition Coordination Center” di Tampa (Florida) U.S.A.

Dal 26 ottobre 2007 è Comandante Militare Marittimo Autonomo in Sicilia.

Nella foto l’ammiraglio Toscano

    

           Giulia Càsole