L’ “hotel Patria” e la tassa d’ istituto

 

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È la prima volta che scrivo al tuo giornale. Scrivo perché sono certo della tua ospitalità e perché sono spinto dal bisogno di dire che tutte le cose che stanno nel nostro “Hotel Patria”, oggi più che mai devono ritornare a essere chiamate col loro nome. Soprattutto se vogliamo recuperare il nostro Paese. Le cose, infatti, non vengono più chiamate volutamente col loro nome. Per trasmetterti meglio il senso di quel che dico, racconto un breve episodio. Quest’anno mio figlio è tornato a casa con un modulo di pre-iscrizione al prossimo anno scolastico 2011-2012 e con due bollettini postali. Il primo intestato all’Agenzia delle Entrate per le Tasse Scolastiche e il secondo intestato alla scuola con la seguente causale: “Tassa d’istituto”. Ho capito subito che dietro la “Tassa d’istituto” si nascondeva la richiesta di un contributo che ormai da tutte le scuole pubbliche sono, loro malgrado, costrette a elemosinare alle famiglie per far fronte alle spese di cancelleria, fotocopie e piccole necessità didattiche. Ma questo non mi ha trattenuto dal telefonare al Preside per chiedergli in base a quale Legge italiana la scuola istituiva ed esigeva una tassa del genere. Il Preside con grande civiltà e con non poco imbarazzo mi ha confermato quello che pensavo. Mi ha detto che si trattava di una definizione generica e che se volevo, potevo non pagarla perché non ero affatto obbligato. Di fronte a tanta cordialità e chiarezza e per il bene della scuola l’ho rassicurato che avrei dato il mio contributo, ma permettendomi d’invitarlo a non abusare del termine “Tassa d’istituto” e di chiamare le cose col loro nome altrimenti noi cittadini andremo sempre più fuori strada e non costateremo mai i danni fatti da questo Governo alla Scuola Pubblica Italiana a vantaggio della scuola privata. Perché le Tasse le esige solo lo Stato e se noi crediamo che quella sia veramente una tassa, la subiamo come tante altre tasse e non capiremo mai che invece si tratta di un’offerta o se preferiamo di una colletta che la Scuola e costretta a chiedere con grande umiliazione dietro una definizione generica.   

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Ma il non chiamare le cose col loro nome sono convinto che rispecchi la volontà di questa classe politica che oramai con grande abilità manipola il linguaggio degli Italiani per disorientarli e metterli volutamente tutti contro tutti. Per istillare e consolidare nelle nostre piccole menti, concetti diseducativi e anticivici. In questi anni per esempio ha preso una notevole consistenza, nel linguaggio d’uso comune parlato e scritto, forse grazie anche al giornalismo, il termine più economico di “Premier” al posto del nostro più lungo “Presidente del Consiglio dei Ministri”. Berlusconi ha poi completato l’opera aggiungendo e propinando che lui è stato eletto dagli Italiani. Che il suo essere Capo del Governo rispecchia non più la volontà del Parlamento, ma del Popolo. Deviando in tal modo gli Italiani da come veramente si svolgono non solo le elezioni, ma anche all’iter che porta alla nomina del nostro Presidente del Consiglio, dei Ministri e dei Sottosegretari. Per quanto mi riguarda, ho sempre spiegato ai miei figli che si tratta di una carica che viene dal Parlamento e non direttamente dal popolo, anche se il Parlamento esprime la volontà popolare.  Che le dimissioni del Presidente del Consiglio non prevedono necessariamente nuove elezioni, ma il dovere da parte del Capo dello Stato di verificare se ci sono i termini di un nuovo governo e semmai, in caso contrario, in base ai poteri sanciti dalla Costituzione, di sciogliere il Parlamento e indire le nuove elezioni. In breve ho fatto capire loro, con la Costituzione alla mano, come stanno le cose. Devo purtroppo costatare, e qui Tu  concorderai con me, che gran parte dell’opinione pubblica crede ormai che in Italia ci sia il “Premier” e che questi è eletto direttamente dal Popolo! E che in conformità a questo falso concetto egli deve fare quel che fa!

La stessa classe politica ha tentato, anche se ha fallito, di non chiarire che l’esercizio del voto referendario non è un’invenzione né un vezzo dei promotori dei referendum, ma un diritto e un dovere del cittadino italiano che gode dei diritti politici. Dire che è un diritto sottrarsi dalla chiamata alle urne per i referendum vuol dire non aver rispetto di quanto è scritto nella Costituzione, in questa carta fondamentale frutto del sacrificio del sangue e del lavoro dei nostri nonni e dei nostri genitori.

Qualche mese fa ho partecipato alla discussione della tesi di laurea di una mia nipote all’Università di Catania. Prima di lei, ha discusso la sua tesi uno studente straniero, credo filippino, e sono rimasto sorpreso e commosso dall’essere venuto a conoscenza che la carta fondamentale della sua nazione è stata scritta col sangue al posto del tradizionale inchiostro nero (sic). Un fatto intenzionale voluto da quei padri costituenti per dare una forte aurea di sacralità a quelle leggi.  Allora io in questi giorni mi son chiesto:- forse la nostra Costituzione doveva essere scritta anch’essa col sangue versato dagli Italiani perché ne riuscissimo a comprendere il suo valore? Perché i giuramenti fatti dai nostri politici su di essa non vengano intesi come una formalità, un atto dovuto di cui un minuto dopo possano infischiarsene?

Tu cosa ne pensi?

  S. R.

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Le coste di Augusta

JESSICA E I SUOI ALUNNI VINCONO PER LA TERZA VOLTA UN  CONCORSO NAZIONALE BANDITO DA ITALIA NOSTRA

 

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coste augusta,cultura,istruzione,liceo megaraAUGUSTA. Il cortometraggio”Coste di Augusta”, ideato e realizzato, con la collaborazione della bravissima Pamela Presti e di Fabio Emanuele, da Jessica Di Venuta, giovane e grintosa insegnante di Scienze al liceo “Mègara”, è risultato il vincitore del del concorso nazionale“IL PAESAGGIO RACCONTATO DAI RAGAZZI narrazioni e immagini nell’era digitale”bandito da ITALIA NOSTRA nell‘ a.s. 2010- 2011 in collaborazione con il MIUR, il Ministero dei Beni e le Attività culturali, il Ministero dell’ Ambiente e della Tutela del Territorio, l’Unesco. E’ per il terzo anno consecutivo che Jessica Di Venuta si aggiudica il premi. Nei due anni precedenti , la docente, che,  con il suo caldo e spontaneo sorriso, contagia alunni e colleghi, ha coinvolto  gli alunni della scuola dove prestava servizio, il II istituto superiore di Augusta,, che raggruppa l’ITIS e il commerciale “Arangio Ruiz”. Quest’anno il successo s’è riverberato sul “Mègara””, coste augusta,cultura,istruzione,liceo megaradove la docente è stata trasferita da quest’anno. In tutt’e due gli istituti la Di Venuta (a lato, al centro della foto) è riuscita sùbito a farsi voler bene dai suoi alunni che hanno aderito in massa per la realizzazione del video che ha partecipato al concorso, strutturato come gli altri  dei due anni precedenti, con un filo cronologico che lega le immagini. Non si assiste,dunque, soltanto alla visione di un semplice documentario, seppure con il supporto di musiche coinvolgenti,  ma al dipanarsi di una storia, seppure essenziale, che parte , come in un vero racconto, da un flashback, dall’età della Magna Grecia, da Megara iblea, per finire ai nostri giorni: un autentico docu-fiction dell’era digitale, che ha coinvolto una quarantina di studenti, soprattutto del triennio dei tre indirizzi nei quali è articolato il liceo. Meritata, dunque, la festa di premiazione al teatro della Marina Militare, gentilmente concesso dall’ammiraglio Ruzitto,  stata fortemente voluta dalla professoressa Di Venuta e condotta con sicura professionalità da un collega insegnante, Giorgio Càsole (foto in alto, nel tondo), che si al liceo dirige laboratori teatrali e giornalistici. Alla serata hanno partecipato anche due importanti figure istituzionali:il presidente del consiglio provinciale, Michele Mangiafico, e il sindaco di Augusta, Massimo Carrubba.

 

 Lina Solarino 

 

Energia dal nucleo dell’atomo: timori e speranze

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Svolta venerdì scorso presso il salone del Palazzo San Biagio la conferenza pubblica sul tema dell’energia nucleare. A tenere la conferenza è stato il fisico nucleare augustano Maurizio Ternullo che svolge la professione di astronomo presso l’Osservatorio Astrofisico di Catania. Dopo una breve ma precisa descrizione della fissione nucleare dal punto di vista prettamente scientifico, Ternullo ha illustrato i benefici e gli inconvenienti di un reattore nucleare. Promotrice dell’evento la prof. ssa Anna Lucia Daniele del Liceo Scientifico annesso al Liceo Classico “Megara” in accordo col prof. Carmelo Gulino Dirigente Scolastico del 2° Istituto di Istruzione Superiore “A. Ruiz”. Numerosi gli interventi da parte del pubblico presente in sala.

“Il motivo per cui ho fortemente voluto la realizzazione di questa conferenza pubblica – spiega la prof. ssa Daniele – è perché in un momento così delicato come quello che sta attraversando Augusta, il primo fondamentale passo per poter affrontare in maniera adeguata i problemi è esserne informati in modo preciso e completo. Quello del “Nucleare: sì o no” è uno dei temi di grande attualità e per poter prendere la decisione giusta bisogna avere piena coscienza dell’argomento.”

  A.D.

I liceali augustani interpretano “I civitoti in Pretura”, una commedia di Nino Martoglio

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Martedì 7 giugno a palazzo San Biagio di Augusta sono andati in scena gli studenti liceali diretti dal prof. Giorgio Casole, i quali hanno brillantemente interpretato “ I civitoti in pretura”, una commedia di Nino Martoglio.

Secondo la fantasia dell’autore, i civitoti sembrerebbero, a primo avviso,  gli abitanti di un paesino di Sicilia denominato  Civita, un paese che invece  nella realtà è riconducibile più a un antico quartiere catanese che a un vero e proprio comune siciliano. Difatti, su facebook, per non andare troppo lontano,  si possono trovare tracce su “La Civita” intesa come il più antico quartiere di Catania, scoprendo così come, dopo il terremoto del 1693, la ricostruzione della città di Catania prende origine proprio da questo quartiere.

DSCN0136.JPGLa trama: nell’aula del tribunale di Civita è in corso il processo all’imputato Masillara, accusato di avere accoltellato un compaesano. Tutta la commedia ruota attorno alle incomprensioni del Pretore (originario del Nord Italia) e la civitota Cicca, una testimone che, per paura di ricevere ritorsioni dall’imputato, tenta di insabbiare la situazione approfittando delle incomprensioni del Pretore per non raccontare nulla sull’ episodio. Dopo la deposizione Cicca esce di scena ed entra Messer Rapa, la guardia, un altro testimone. Personaggio onesto ma tutto d’un pezzo, non fa altro che complicare la situazione. Rientrata Cicca per la deposizione finale, con il pretesto di aver perso un orecchino accusa di furto una compaesana per montare un litigio e costringere il Pretore a sospendere l’udienza.  

I giovani debuttanti, oltre ad avere divertito il pubblico, ringraziano allo stesso tempo il pubblico per essersi  tanto divertiti con loro : Vito Pantaleo (Masillara),  Federica Briganti (avvocato), Eleonora Stella (p.m.) Cèline Villino (pretore), Luigi D’Urso (usciere), Noemi Giangreco (Cicca Stonchiti), Sergio Fichera (Messer Rapa), Laura Di Mauro (Violante) e Dorotea Roggio.

      Giuseppe Tringali

CORSO PON “ESPRIMERSI IN ITALIANO”

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Lunedì 30 maggio, alle ore 16.30, nel plesso scolastico dedicato a Francescantonio  La Face, della scuola “O.M. Corbino”, si  è  tenuto il saggio conclusivo del corso PON “Esprimersi in italiano”, rivolto ai ragazzi di quarta e quinta elementare, tutor la maestra Franca Miraglia. Il corso è stato articolato in tre moduli, il terzo dei quali è stato affidato a Giorgio Càsole, docente di lettere al liceo Mègara, che ha puntato sui 150 anni dell’Unità d’Italia. Infatti, i giovanissimi allievi hanno  interpretato testi letterari  sul tema dell’Italia unita, scritti da autori di chiara fama, come Carducci e De Amicis. Hanno recitato  anche una breve poesia, con acrostico,  dedicata all’Italia,  composta durante il  modulo condotto dallo stesso Càsole. Gli onori di casa sono stati fatti dalla dirigente scolastica Maria Concetta Castorina. L’ingresso era libero, come lo sarà il prossimo 7 giugno, nell’auditorium del civico palazzo San Biagio, in Via Roma, in occasione della rappresentazione di un classico atto unico del teatro dialettale siciliano , “I civitoti in pretura”, di Nino Martoglio, con gli studenti liceali del Mègara, diretti  dal loro   insegnante Giorgio  Càsole. Lo spettacolo al “S: Biagio avrà inizio alle 20, l’ingresso libero.

Nella foto di Mirko Laface: i giovanissimi allievi del PON “Esprimersi in Italiano”: Agnese Catalano, Cristina Sarah, Di Bartolo Roberta, Carola Di Salvo, Filianoti Federico, Laface Francesco, Dario Lombardo, Isabel Pancaldo, Pittà Rachele,Tobia Giovanna, Vitali Francesco. – Alle loro spalle (da sin.) Castorina, Miraglia, Càsole

Il liceo Mègara ha partecipato ai “semi di legalità”

 

istruzione

Augusta – Venerdì 6 maggio si è svolta la lodevole iniziativa “Semi di Legalità”  nei locali del Circolo didattico “G.Pascoli” , che ha visto protagonisti i bambini della scuola primaria della nostra città e del  IV circolo didattico “San Domenico Savio” di Barletta, accompagnati dagli insegnanti e dal dirigente scolastico Carmine Cristallo. Gli onori di casa sono stati tenuti dal dirigente scolastico del “Pascoli, Rossella Miraldi,  e dalle responsabili del progetto,  le dottoresse Ivana Sarcià e Anna De Luca. All’evento erano presenti anche alcuni alunni del nostro  liceo, che ha siglato un gemellaggio sulle attività della legalità e della difesa dell’ambiente con la scuola primaria, dell’ITIS, rappresentanti della forze dell’ordine, una delegazione comunale, capeggiata dall’assessore Fraterrigo,  e  alcuni genitori. Gli organizzatori hanno anche  puntato sulla presenza del senatore Roberto Centaro, magistrato in aspettativa,   che ha tenuto un discorso sull’importanza della legalità, esaltando il valore del sacrificio per raggiungere un obiettivo e denigrando le scorciatoie “tentatrici”, che possono anche portare ad atteggiamenti di stampo mafioso. Al termine degli interventi, i bambini hanno letteralmente “ bombardato” di domande il senatore, alcune ingenue ma allo stesso tempo fonte di riflessione, come  per esempio “Ma la legge è uguale per tutti?”. In seguito anche i ragazzi delle superiori, alcuni genitori e insegnanti hanno posto quesiti, spesso scomodi, però di notevole rilevanza per poter provare a capire un po’ meglio la realtà che ci circonda.

 

  Ottavio Pugliares  –   nella foto in alto di G. Tringali:  il plesso scolastico ” G. Pascoli” di Augusta

Olimpiadi di matematica: l’augustano Giovanni Cirillo ancora in alto nella classifica

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AUGUSTA. Dal 5 all’8 maggio si sono svolte a Cesenatico le finali delle olimpiadi nazionali di matematica. Lo studente Giovanni Cirillo  (III A liceo scientifico) si è qualificato per la finalissima, anche se quest’anno non è riuscito a dare il meglio di sé, non riuscendo a ripetere l’eccellente prestazione dell’anno scorso (medaglia d’argento).  Cirillo ha affermato che quest’anno i quesiti si sono rivelati più difficili e la giuria è stata più severa nelle valutazioni.

Il 14 maggio a Milano, all’università” Luigi Bocconi”, si è svolta un’altra sessione di gare, alla quale hanno partecipato lo stesso Giovanni Cirillo, Fabrizio Saraceno (I A liceo classico), Simone Stupia (IV A liceo scientifico) e Stefano Tringali (III A liceo scientifico), accompagnati dalla docente di Matematica Rita Pancari. Ottimi risultati da parte di tutti, anche se si è distinto di nuovo Giovanni, che ha ottenuto il ventesimo posto nella categoria L1 (II, III e IV superiore) su ben 500 partecipanti.

Si spera in un risultato ancora migliore nei prossimi anni.

  G.S.

OCCUPAZIONE E LAVORO: I “VERDI IMPIEGHI” ILLUSTRATI PER LE SCUOLE SUPERIORI DI AUGUSTA

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AUGUSTA. Giovedì 28 aprile, nell’aula magna-teatro comunale della cittadella degli studi, è  si svolto e  il Green Jobs – Carriere e competenze per un futuro sostenibile. Green Jobs significa “lavori verdi”.  Il seminario è stato fortemente voluto da Nicola Bono, presidente della Provincia Regionale di Siracusa e da un suo assessore, Stefano Andolina, responsabile della rubrìca Pubblica Istruzione,  che credono nell’attività di formazione dei giovani discenti. Al seminario hanno partecipato gli alunni delle classi quarte dei tre indirizzi del Liceo Classico “Mègara” e le classi terze, quarte e quinte   dell’ ITIS Augusta,  indirizzo Liceo delle Scienze Applicate. L’incontro, svolto in un clima di grande partecipazione, è iniziato con i saluti del preside del Liceo Mègara, Giuseppe Sebastiano Adònia, che ha ribadito l’importanza queste iniziative non solo per il recupero del territorio, ma soprattutto per dare ai giovani le chiavi di lettura della realtà che ci circonda, e del preside dell’ ITIS, Carmelo  Gulino, che  ha sottolineato l’aspetto pedagogico del seminario. Il primo a prendere la parola in questa conferenza-dibattito è  stato il coordinatore del dibattito, Gianluca De Felice, il quale ha sottolineato  che l’obiettivo dei giovani  è l’inserimento nel mondo del lavoro, ma per far questo è necessario l’orientamento. Subito dopo ha preso la parola  Alberto Grillo, vicepresidente dell’associazione Sikelìa, che ha riferito come, orma, i con la crisi che imperversa,  non sia più conveniente cercare  i cosiddetti “lavori tradizionali”, ma investire nel verde: l’unico settore dell’ economia che infatti sembra aver reagito meglio a questa situazione è quello ambientale. La conferenza entra nel vivo quando prende la parola il  direttore della filiale Manpower di Siracusa, Maurizio Laganà, che ha voluto precisare come al giorno d’oggi non servano nel mondo del lavoro “figure generiche”, ma  quelle specialistiche. Attraverso la proiezione di alcune diapositive,  ha esaminato  il modo in cui avviene l’ingresso nel mondo del lavoro, dando suggerimenti utili su come cercare il lavoro, su come compilare il curriculum vitae, su come presentarsi al colloquio di lavoro, ecc. Il presidente nazionale del  Movimento Azzurro ,Corrado Monaca,  ha illustrato gli sforzi compiuti  dalla sua con la sua associazione  per trovare soluzioni per ai problemi attuali. L’incontro si è concluso con on l’intervento dell’Ing. Davide Calleri,  che ha illustrato le fonti di energia pulite: il solare termico, il solare fotovoltaico, l’eolico, le biomasse e la geotermia.

   Martina  Serra   –  Nella foto: da sin.:  Laganà, Ignaccolo, Grillo, Gulino, Adonia, De Felice, Monaca, Figura, Daniele, Calleri.

Settimana dell’Astronomia al Mègara

I LICEALI ATTIRATI DA MARTE: il ricercatore Giovanni Catanzaro ha tenuto una conferenza sul pianeta Marte e ha premiato i lavori realizzati dagli alunni.

 

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AUGUSTA –  La XII Settimana Nazionale dell’Astronomia (13-18 aprile 2011) è  un appuntamento importante per le scuole, volto a diffondere tra i giovani la conoscenza del cielo e della ricerca astronomica. Il tema di quest’anno è, in onore del 150° anniversario dell’Unità di Italia, ‘Scienziati e scienza per l’Unità d’Italia’. Nel nostro liceo Mègara ha avuto luogo una conferenza, organizzata dalla docente Anna Lucia Daniele,  tenuta da Giovanni Catanzaro, uno dei più validi ricercatori dell’Osservatorio Astrofisico di Catania. La conferenza, intitolata ‘Esplorazione di Marte da Schiaparelli a oggi’  in linea con il tema della settimana. Dopo un’esauriente presentazione del pianeta Marte, il  2liceali premiatida G.C..JPGrelatore  ha parlato delle scoperte fatte riguardanti il pianeta, a partire dall’età pre-telescopica,  anche se è solo dall’età telescopica che si fanno le prime supposizioni sul moto di rotazione di Marte. Nel 1878 l’italiano Giovanni Schiaparelli cartografa Marte, individuando i cosiddetti ‘canali’, una serie di presunte strutture geologiche che diedero origine a una serie di ipotesi, come quella di Lowell, che supponeva che i canali fossero artificiali e costruiti dai marziani. Poi questa ipotesi venne accantonata. Al giorno d’oggi le ricerche su Marte sono effettuate sul posto, avvicinandosi il più possibile con le navicelle, soprattutto grazie ai landers e rovers, navicelle lanciate nel pianeta, che si alimentano con l’energia solare e che inviano i risultati delle loro ricerche alla Terra. Alla costruzione della Mars Express, sonda lanciata nel 2003 per lo studio del pianeta Marte, hanno partecipato le aziende italiane Alenia Spazio e Officine Galileo. Il risultato più importante della sonda è quello del 23 gennaio 2004,  la scoperta di un laghetto ghiacciato su Marte.Successivamente con la Mars Exploration Rovers,  i rovers Spirit  e  Opportunity hanno analizzato il suolo marziano. Mentre nel 2007 è stata lanciata su Marte la Phoenix Mars Lander, che ha offerto le immagini dei crateri e, dopo aver prelevato un campione di terreno, ha fornito la prima prova della presenza dell’acqua su Marte. Tutto ciò porta a domandarsi se ci sia vita su Marte, ma, come ha detto Catanzaro, finora non è stata trovata; anche se si suppone che un tempo ci sia stata, dobbiamo ancora aspettare delle prove valide che lo testimonino.  La prima parte della conferenza si è conclusa con una serie di curiosità poste dagli alunni e ampiamente soddisfatte dal relatore. La seconda parte è stata dedicata alla presentazione e alla premiazione dei lavori realizzati dagli alunni del nostro Liceo. La classe I C del liceo scientifico, guidata dalla professoressa Maria Romano, organizzata in quattro gruppi, ha presentato un plastico per spiegare il moto di rotazione e di rivoluzione terrestre e un altro per spiegare il Sistema Solare, e due cartelloni, uno sul Sole e un altro sulla vita di una stella.  Ogni progetto è stato accompagnato da un’approfondita spiegazione. Le classi I A R, I B R e III B, tutte del liceo classico, guidate dalla professoressa Jessica Di Venuta, hanno trattato l’evento astronomico dell’eclisse del 22 dicembre 1870, fenomeno che poteva essere osservato dalla nostra città Augusta. Infine,  Giovanni  Catanzaro ha ringraziato i partecipanti, e, ritenendo degni di nota e ben fatti tutti i lavori presentati, ha premiato le quattro classi donando a ciascuna una gigantografia di un pianeta.

   Dorotea   Roggio

Viaggio d’istruzione Vienna-Budapest

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Così vicini, ma allo stesso tempo così lontani. Le classi quinte del liceo classico Mègara di Augusta sono state protagoniste di un viaggio d’istruzione in Austria e Ungheria, in un percorso certamente ricco di fascino e interesse, culminato nell’incontro con questi popoli dell’Europa Orientale, che per noi siciliani si trovano alla stessa distanza geografica dalle città del Nord Italia (il volo Catania-Budapest impiega meno di 2 ore, più o meno quanto Catania-gita a Budapest.jpgMilano), ma sono lontanissimi da noi per quanto riguarda lo stile di vita, la cultura e, ahinoi, la cucina. Andare all’estero è il modo migliore per rendersi conto della fortuna di vivere le prelibatezze culinarie italiane. In particolare, a Vienna, la cucina era nettamente peggiore rispetto a Budapest, e, se dovesse capitarvi di trovarvi in quei luoghi, rassegnatevi a dimenticare cosa sia la pasta. Per fortuna la bellezza delle città riempiva lo spirito di un corpo fisicamente spesso a digiuno. A Vienna sembra che il tempo non fosse mai trascorso, i suoi edifici riecheggiavano ancora l’atmosfera dello splendore dell’Impero, in particolare il palazzo di Schonbrunn, la residenza della principessa Sissi, il cui giardino esterno valeva da solo il prezzo del biglietto.   La fama di Vienna è rinomata, mentre Budapest è stata una piacevole sorpresa. La capitale ungherese è assolutamente da visitare, perché, oltre alla parte artistica e storica, assicura anche luoghi di intrattenimento e divertimento, il tutto a prezzi modici, in quanto in Ungheria, non essendo presente l’Euro, ma una moneta svalutata nei cambi, ovvero il Fiorino Ungherese. Il patrimonio artistico di Budapest è certamente notevole, ma possiamo tranquillamente affermare che è quasi nullo rispetto a quello della sola Sicilia, ma è ben valorizzato, tramite i restauri, a differenza del nostro patrimonio culturale. Perché in Ungheria, paese certamente non ricco, reduce dal controllo dell’URSS per decenni e democratico da appena 20 anni, si riescono a trovare i fondi per far diventare una città normale come Budapest una meta del turismo culturale, mentre da noi, pur avendo tanti monumenti, li facciamo crollare?

Evitiamo di dare adito a facili, pur motivate, polemiche, ma di certo non possiamo continuare ad accettare che tutto scorra tranquillamente, come le acque del Danubio che attraversano Vienna e Budapest prima di sfociare nel Mar Nero.

   Ottavio Pugliares