Melania Vaiasicca: hanno scritto di lei, continuano a scrivere di lei….

Una  “perdita” incomprensibile.

vaiasicca.jpgAd Augusta una giovane vita è stata spezzata, la giovane Melania non è più tra noi. Ieri era serena e piena di aspettative e oggi è lì , immobile nel suo ultimo “letto” , circondata da tanti, da tutti quelli che l’hanno voluta bene e anche da coloro che non la conoscevano e sono lo stesso vicini alla sua famiglia, distrutta dal dolore.

Non ci sono parole da pronunciare, non ci sono messaggi che possono consolare, c’è solo un grande, immenso silenzio, rotto solamente dai singhiozzi soffocati e dalle lacrime di chi la sente ormai lontana.

Per chi crede in Dio, Melania è con Lui, è volata via, troppo presto per gli amici, assurdamente per la ragione umana. Tanti che la conoscevano vorrebbero portare indietro l’orologio e trattenerla a casa,  perché non succeda quello che è successo, ma non è possibile, non è concesso a nessuno  questo potere.

Solo un’altra persona che ha vissuto lo stesso dolore può capire quello che si prova in questi casi e non si vuole e non si può accettare. Nessuno può e vuole pensare di sopravvivere al proprio figlio, ma c’è chi deve farlo, stringere i denti e andare avanti.

La vita deve continuare  perché Melania, da lassù dove si trova,  invita a proseguire il percorso e ad apprezzare questo dono prezioso, da coltivare e amare giorno per giorno, istante per istante, con le sue gioie, ma anche con  i suoi dolori, che oggi non capiamo e non vogliamo accettare, perché è troppo doloroso quello che è successo.

Ciao, Melania!

 

     Carmela Mendola

_________________________________

 

Oggi percorrevo il ponte “nuovo” in direzione Borgata,

il caldo era estenuante e non avevo tanta voglia di lavorare.

Nel punto in cui il ponte incontra il cavalcavia ho guardato l’ora

Le 15:17.

Ho proseguito con calma,

senza fretta,

alla prima rotando ho rallentato, dato precedenza a due auto e un motorino,

ho proseguito per Villa delle rose e allo stop ho svoltato a destra in direzione “Faro”,

davanti a me un Ape carica di bombole che non viaggiava a più di 30 Km orari,

Ho imprecato un po’ ma poi mi sono detto –Che fretta ho?-

Se si va di fretta il tempo scorre lento e io dovevo farlo passare,

la cliente mi aspettava per le 15:30.

All’altezza dell’ospedale “Muscatello” guardavo l’orologio,

erano le 15:20 ed erano passati solo 3 minuti da quando ero sul ponte.

Ho ripensato a ieri quando Melania stesa sul marciapiede in quel punto del cavalcavia ha aspettato per 35 interminabili minuti l’arrivo di un ambulanza partita dal’ospedale di Lentini dicono.

Hanno provato col massaggio cardiaco,

li ho visti,

ma ormai non c’era più.

Sembra sia morta sul colpo battendo la testa,

il casco lo aveva ma slacciato.

A 16 anni non lo allacci,

a 16 anni sei immortale,

a 16 anni non hai colpe se non l’incoscienza e la sfortuna.

Forse stamane chi la conosceva ha stretto bene quella linguetta sotto il mento,

forse anche chi non la conosceva,

qualcun altro non l’avrà fatto ma sarà fortunato.

Forse qualcuno si sarà chiesto perché un ambulanza ci metta 35 minuti invece che 3,

forse  qualcun altro non se lo sarà chiesto,

qualcun altro si sarà detto che era già morta e che 3 o 35 minuti non avrebbero cambiato le cose.

Altri non se lo sono chiesto ma l’ambulanza ci ha messo 35 minuti invece che 3.

Sul marciapiede una bara bianca è la foto sul giornale.

     Marcello  Marino

_________________________________

 

“TI CONOSCEVO DI VISTA, ABBIAMO SCAMBIATO SOLO QUATTRO PAROLE E UN “CIAO”…
MI TRASMETTEVI DOLCEZZA,SIMPATIA,ALLEGRIA…
NN RIESCO ANCORA A RENDERMI CONTO DI CIO’ CHE TI è SUCCESSO…
ORA HO ALCUNI DUBBI…INCOMINCIO A CREDERE SEMPRE DI MENO AL SIGNORE,PERCHE’ NN E’ POSSIBILE PORTARSI UNA XSONA VIA IN QUESTO MODO…
NON SO’ PIU’ COSA CREDERE,E COSA PENSARE…
ORA MI RENDO CONTO QUANTO LA VITA E’ PREZIOSA,E CHE BISOGNA VIVERLA ATTIMO X ATTIMO…
RIMARRAI SEMPRE CN TUTTI NOI!!!!ROMINA & CARLO!!!
PS:per i genitori di melania
PS:forza e coraggio,lei è ora un angelo e vi guarda da lassu’…”

 

      Romina 

_____________________________

 

“La cattiva notizia mi ha riaperto una ferita mai chiusa, mai risanata: quella della perdita di mio fratello. E’ come se stessi rivivendo tutto da capo, ma questa volta la vittima ha 16 anni. Non ti conoscevo, non ricordo neanche se di vista, ma da 4 giorni non mi do pace. Conosco il male che soffre e che soffrirà la tua famiglia per sempre, è proprio questo il vero strazio. Ci sarà sempre un’ombra nella loro vita, un alone..una lacrima quotidiana. Anche quando il sole splenderà forte al cielo, per loro starà piovendo lacrime.
E adesso sei la stella più bella…che questo consoli chi ti ha amato, chi ti ama…e chi soffre per questa perdita.
Che il signore, se esiste, dia la forza ai tuoi familiari di andare avanti e che ti permetta di proteggerli così come il mio fratellone dimostra ogni giorno di fare con me.

Qua c’è tutto a dire che ci sei, fai buon viaggio e poi..poi riposa se puoi…(F)

RIPOSA IN PACE.”

   Giada P.

_____________________________

“Le giornate sono sempre + buie da quando nn ci 6 tu e il tuo sorriso! .. vorrei scrivere tnt di quelle cose su di te

che ci vorrebbe l’oceano di tutto l’universo x farlo! .. Tu! .. la ragaxxa dai mille sorrisi, la ragaxxa con tutta

quella voglia di ballare e VIVERE, or nn c’è + :'( .. mi manki tantissimo, X SEMPRE CN ME NEL MIO CUORE!”

“Xkèèè??!! .. xkèè proprio tuuuuuu???!!! .. nono io nn riesco a pensare che tu te ne sei andata .. dimmi solo che è un bruttissimo incubooo!dimmelooo .. :'( .. xkè?? xkè dio, xkè porti via sempre le persone a cui teniamo di +?? .. xkè proprio leiii?? xkèèèèè??? :'( … anke se sei sempre nei nostri “

   Stefania Q. 

 

Spettacolare incidente nel cavalcavia

cavalca.jpgSpettacolare quanto tragico l’incidente stradale di ieri sera lungo il cavalcavia.  

Cinque macchine coinvolte in un tamponamento a catena a seguito di uno scontro frontale successivo a un sorpasso effettuato a velocità sostenuta.

Per fortuna non si sono registrate vittime tra gli automobilisti ma solo tanto spavento, tanti danni materiali alle autovetture e qualche viaggio in ospedale per qualche lesione guaribile in breve tempo.

Il cavalcavia è rimasto chiuso al traffico dalle ore 18,30 per circa due ore; l’accesso consentito solo ai mezzi di soccorso dei Vigili del fuoco, alle autoambulanze del 118 e alle forze dell’ordine.

Stante alle dichiarazioni degli sfortunati automobilisti coinvolti alla guida dei mezzi,  al momento dell’impatto  il timore più grosso è stato di poter prendere il volo aereo per andare a picco verso il mare ma questo, per loro fortuna, non è avvenuto.

   G T  

Rosario Cardile

Rosario Cardile, l’operatore portuale di Augusta morto ieri in un incidente sul lavoro, è deceduto per annegamento. L’autopsia,  eseguita dal medico legale Francesco Coco, ha rilevato un grosso trauma al torace dell’ormeggiatore. Secondo le indagini, coordinate dal sostituto procuratore di Siracusa Antonio Nicastro, l’operatore sarebbe finito in mare durante le manovre di disormeggio e nella caduta potrebbe aver urtato contro qualcosa e perso i sensi. Dalle ore 6.00 di stamani è in corso lo sciopero dei lavoratori portuali siciliani indetto dalle segreterie regionali dei trasporti di Cgil, Cisl e Uil. L’astensione dal lavoro durerà fino alle ore 6.00 di domattina.

Incidente in mare

foto1-1.jpg

Tragico incidente mortale ieri sera alle ore 18,00 al pontile 2 della raffineria Esso di Augusta. Vittima di turno un uomo di 46 anni , Rosario Cardile di Augusta, inghiottito dalla furia del mare mentre era impegnato in una manovra di disormeggio della petroliera Rhonesten per conto della compagnia portuale “Gruppo Ormeggiatori”, dalla quale egli dipendeva da circa 20 anni. Il suo compagno di lavoro, Angelo Caramagno di anni 51 ha cercato invano di salvarlo, ma nel tentativo è riuscito solo lui a cavarsela con qualche piccola ferita. Attualmente si trova ricoverato presso l’ ospedale civile Muscatello, lo stesso presidio ospedaliero locale che oggi si vorrebbe chiudere e per il quale gli augustani sono scesi in piazza la mattina del 29 novembre scorso per protestare assieme al sindaco della città Massimo Carruba, che in quell’ occasione ha capeggiato la manifestazione indossando la fascia tricolore. Sul luogo della disgrazia sono tempestivamente intervenuti gli uomini della locale Capitaneria di porto che  ha aperto un’ inchiesta, assieme a una seconda  inchiesta partita per iniziativa della Procura di Siracusa. La salma di Rosario Cardile, trasportata all’ospedale Umberto I di Siracusa, sarà sottoposta ad autopsia. 

                                               

Quello dell’ormeggiatore, purtroppo, è un lavoro molto pericoloso e insidioso e l’ incidente verificatosi ieri sera non è il primo; si ricorda un altro episodio successo sempre ad Augusta in cui rimase vittima, per ironia della sorte, Salvatore Caramagno, padre di Angelo, l’uomo che ha tentato il miracolo pur di salvare la vita al compagno Rosario, tutte persone  “navigate”  che hanno vissuto grandi esperienze in mare. Il papà Salvatore fu costretto a vivere il resto dei suoi anni senza una gamba perché questa gli saltò in aria proprio  durante una manovra di ormeggio, mentre altri incidenti vengono registrati in altre parti d’Italia e sempre dalle altre compagnie di ormeggiatori . Alla fine del 2007 a Ravenna,  per citare ancora un altro episodio,  Filippo Rossano di 57 anni si trovava sulla sua imbarcazione adibita al servizio di ormeggio per l’attracco della nave Gracechurch Meteor alla banchina del Terminal Container, quando la pilotina, dopo avere compiuto una brusca manovra, fece perdere l’equilibrio al nostro uomo che battè la testa per finire il suo tempo in acqua . Anche allora furono inutili i tentativi dei colleghi di salvarlo. Rossano era prossimo alla pensione, ancora qualche turno, un po’ di ferie, poi avrebbe lasciato il lavoro attivo; a Rosario Cardile di anni di lavoro, invece, gliene sarebbero rimasti altri venti.

 

 

Dopo questo  tragico incidente costato la vita al giovane ormeggiatore, le organizzazioni sindacali di categoria hanno proclamato per il 16 gennaio uno sciopero nazionale di 10 minuti dei lavoratori del porto. Nella stessa giornata, a mezzogiorno, le sirene di tutte le imbarcazioni presenti nei porti d’Italia suoneranno ininterrottamente per dieci minuti per sensibilizzare le istituzioni e l’opinione pubblica sulle problematiche legate alla sicurezza portuale, visto che a Roma l’accordo c’è stato ed è rimasto disatteso.

Per noi di Augusta, le sirene suoneranno in memoria del giovane ormeggiatore Rosario Cardile.

                   Giuseppe Tringali

____________________________________________________________________________________________

Morti di serie A e di serie B

brucoli02.jpgIn una livida e rigida serata di gennaio, il 12 gennaio 2009, un  lavoratore di Augusta, Rosario Cardile, muore mentre sta lavorando. Si tratta di un dipendente del Gruppo ormeggiatori, dov’era stimato come persona competente e assennata, comunque  con un’esperienza ventennale. E’ un altro di quegli omicidi bianchi da attribuire  all’insicurezza dell’ambiente di lavoro o è stata una tragica fatalità dovuta essenzialmente al  maltempo e alla  forte mareggiata?  I sindacalisti propendono per la prima ipotesi.  Si sa. I sindacalisti fanno il loro mestiere, ma non è necessario gridare sempre  “al lupo, al lupo”, altrimenti, come nella fiaba, non si  viene creduti. Crediamo sia molto più verosimile propendere per la tragica fatalità, avvenuta comunque nello svolgimento del proprio lavoro. A parte, però, il sentimento di cordoglio che occorre provare e manifestare per la scomparsa di un uomo nel pieno vigore degli anni e con un’aspettativa di vita di qualche decennio ancora, un uomo che, come tutti, aveva certamente salutato l’avvento del  2009 con speranza, forse contribuendo egli stesso a far suonare la sirena del natante dov’era imbarcato allo scoccare dell’ultimo tocco della mezzanotte,  in questo momento avvertiamo un sentimento di sdegno per i servizi che hanno dedicato all’evento i telegiornali nazionali. Servizi? Si sono limitati a dare la notizia. Niente più. L’unico servizio lo abbiamo visto  durante l’edizione del tg regionale, grazie a un inviato da Catania che ha saputo fare bene il suo lavoro, con varie interviste, compresa quella allo sfortunato compagno di lavoro di Cardile che, generosamente, ma inutilmente, s’è buttato in mare per tentare di salvare il suo compagno disperso  e annegato tra i marosi. Morte evidente, causa palese. Non si capisce perché sia necessario sottoporre il corpo allo strazio dell’autopsia. Mi sia concesso di esprimere la  mia indignazione  verso, soprattutto, il tg1 che ha mandato in onda un lungo pezzo dalla Sicilia per parlare giustamente delle condizioni del maltempo nel porto di Palermo, con interviste assolutamente inutili che nulla aggiungevano all’informazione, mentre è stata trascurata la tragica vicenda di Augusta?  Non mi pare che in altre circostanze, di tragedie  simili avvenute nel Nord, il tg1 si sia comportato a questo modo. Eppure questo tg è diretto da un siciliano, il palermitano Riotta. A questo punto una domanda s’impone.  Discriminiamo anche i morti? Ci sono morti di serie A e morti di serie B? Una domanda anche a chi ci amministra. Il sindaco Carrubba proclamerà questa volta il lutto cittadino? Intanto, proponiamo per Angelo Caramagno una medaglia al valor civile perché ha messo a repentaglio la sua stessa vita pur di salvare l’amico e collega. Se il sindaco non dovesse accettare, lo proporremo al prefetto di Siracusa.

      prof. Giorgio Càsole