UNA BELLA SERATA NEL QUARTIERE SANTA LUCIA

Foto0193.jpg

AUGUSTA – Una bella, bella serata, quella organizzata stasera nella borgata Santa Lucia dall’ omonima Chiesa e dedicata ai “nonni”, in occasione della “Festa del quartiere”, che in quel rione si celebra  ogni anno in occasione dell’anniversario della parrocchia.. Una serata musicale con grande partecipazione di pubblico e posti a sedere. Un festival popolare, gratuito e aperto a tutta la popolazione, senza alcun pregiudizio, per chiunque ha sentito la necessità di uscire di casa, di incontrare gli amici, di mettere in mostra il proprio talento, di sentirsi in compagnia, in famiglia.  E non solo nonni, perché di talenti se ne sono visti passare e di tutte le età! Dall’ arzilla signora Zanghì, ultraottantenne dalla voce calda e sensuale, al giovanissimo violinista Giuseppe Di Mauro, al maestro e conduttore Salvo Bordonaro, che ha anche approfittato di un momento di pausa per interpretare, col suo inseparabile sassofono, quell’ intramontabile “My Way” di quel mitico Frank Sinatra. C’era spazio per tutti,  sia in strada che sopra il palcoscenico mobile, allestito per l’occasione nel quartiere, lungo la viuzza laterale alla Chiesa… Abbiamo assistito al debutto del musicista professionista, del musicista amatore, alla recita della preghiera poetica da parte della signora non vedente, al debutto del diversamente abile, per finire con l’esibizione di Mimmo De Luca, con la sua voce spaccatimpani, presentato dal secondo conduttore a fine serata, Sebastiano Messina, munito del suo originale cappello di paglia. Un occasione per ritrovarsi, in un mare di occasioni perdute o mai attualizzate, in una cittadina sin troppo maltrattata, accusata oggi perfino di essere mafiosa, dopo essere stata sfruttata e saccheggiata, mentre l’aria, divenuta irrespirabile, spinge i cittadini, oggi più di prima, a uscire di casa. Per questo un festival semplice, come quello svoltosi nel quartiere Santa Lucia, dovrebbe spingere un po’ più alle iniziative sane e personali, senza scopi di lucro.  Ci si potrebbe sballare  di musica o cultura, anziché di droghe e alcol,  perché se in una viuzza di quartiere è stato possibile organizzare a furor di popolo e senza alcun investimento un piccolo festival, perché allora non osare organizzare dei mega concerti nelle grandi piazze cittadine, come per esempio piazza “Unità d’Italia” o “Mattarella”, cambiandone le “destinazioni d’uso”? Perché non provare a uscire di casa per tornarci prima di notte, senza stordimenti. Augustani, spegnete i vostri televisori, i vostri pc, i vostri lettori multimediali, i vostri ipad, iphone, sky, playstation, digitali terrestri, digitali satellitari, smartphone: e’ arrivato il momento di uscire tutti di casa!

   Giuseppe Tringali