Lavoro e formazione: la parola ai giovani

enzapound.jpgAUGUSTA. Sabato 12 gennaio conferenza  su“Lavoro e formazione: parlano i giovani”, occasione di incontro e dibattito giovanile, facente parte del più ampio progetto “Occupazione giovani” del gruppo giovanile “Ezra Pound”, guidato da Claudio Forestiere. Ospiti e relatori della serata Fabio Gulino e Salvatore Li Calzi. Il pubblico di età tra i 20 e i 30 anni, numeroso e interessato al tema o al problema dell’occupazione, ha dato con la sua presenza un segnale positivo: qualcuno crede davvero che qualcosa cambierà e non tutti sono disposti a rassegnarsi passivamente nell’attesa. È vero, il percorso è duro, è una scala con troppi gradini e senza ascensore, avverte Fabio Gulino, e la salita è resa ancora più ardua dalla cosiddetta crisi e da tutto ciò che essa comporta, ovvero recessione economica, insostenibile carico fiscale per le aziende, calo dell’intera produzione industriale italiana e l’inadeguatezza degli istituti scolastici e della grossa macchina universitaria alla preparazione del giovane al mondo del lavoro: forse due universi distinti, separati e inconciliabili. Forestiere ha detto che l’obiettivo dell’incontro è stato proprio questo : cercare di gettare le basi per costruire un ponte tra i giovani e il mondo del lavoro. E non sono solo parole. Salvatore Li Calzi, che da tanti anni lavora nel settore della formazione professionale, propone una soluzione concreta: perché non attivare anche ad Augusta dei corsi di formazione professionale, in base alle esigenze del mercato? Esiste infatti, tramite il fondo FormaTemp, la possibilità di offrire ai giovani disoccupati tra i 18 e l’età pensionabile, corsi totalmente gratuiti e da frequentare a due passi da casa. Vicini a casa, dunque, ma anche con le competenze adatte per essere più vicini al mondo del lavoro e alle esigenze delle aziende. Le tipologie di formazione a disposizione sono innumerevoli: formazione di base, professionale,  formazione continua. Come accade nel vasto mercato del lavoro bisogna,  afferma lo stesso Gulino, cercare di restringere il campo, saper conoscere sé stessi, le proprie attitudini e capacità, sapersi presentare con un curriculum mirato, sviluppare le proprie inclinazioni e competenze, specializzarsi e non fermarsi mai, anche quando la salita sembra troppo dura.

   F.  C.