L’ emergenza sismica a Messina

A MESSINA LA “SETTIMANA DELLA SICUREZZA” IN CAMPO I GENIERI DELLA BRIGATA “AOSTA”

 

FOTO N. 4.jpgSi sta svolgendo a Messina la “Settimana della Sicurezza”, esercitazione di emergenza sismica e protezione civile, organizzata dal Comune di Messina alla quale partecipa la Brigata meccanizzata “Aosta”. In campo gli assetti specialistici del 4° reggimento genio guastatori, che ieri sono intervenuti con un plotone per garantire, mediante il montaggio di un ponte metallico MGB, il ripristino della viabilità interrotta per il crollo di un ponte in località “Torrente Pace”.

Il Corpo Militare della Croce Rossa Italiana fornirà il supporto sanitario.

Già nel recente passato la Brigata “Aosta” si è distinta per l’immediato soccorso prestato in occasione dell’alluvione che ha colpito la zona jonica messinese (1 ottobre 2009), ove hanno operato squadre di soccorso fornite dal 24° reggimento arti glieria terrestre “Peloritani”, dal 5° reggimento fanteria “Aosta” e dal 4° reggimento genio guastatori, per un totale di circa cento uomini e donne con 18 mezzi di vario tipo (macchine per movimento terra e automezzi di trasporto). Gli specialisti della storica Grande Unità dell’Esercito Italiano, infatti, hanno condotto tutte le attività necessarie sia per il ripristino della viabilità sia per l’opera di soccorso prestata alla popolazione locale gravemente colpita dal movimento franoso causato dal violento nubifragio e dal conseguente dissesto idrogeologico.

 

 

Bombe sul territorio

Intervento RISOLUTIVO

DEI GENIERI della Brigata “Aosta”

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Lo scorso 10 luglio 2009 gli specialisti per la bonifica di ordigni esplosivi del 4° reggimento genio guastatori della Brigata Meccanizzata “Aosta” sono intervenuti per disinnescare due ordigni bellici inesplosi risalenti alla seconda guerra mondiale, rinvenuti nel comune di Partanna.

Il 2° Comando delle Forze di Difesa, comando operativo dell’Esercito dell’Italia centro meridionale, Sicilia e Sardegna, ha coordinato e disposto l’intervento degli artificieri del 4° reggimento genio.

La bonifica da ordigni esplosivi, per lo più residuati bellici della 2^ guerra mondiale, costituisce uno dei compiti più delicati e importanti che l’Esercito Italiano è chiamato ad assolvere, per la difesa e l’incolumità dei cittadini, sul territorio nazionale. Infatti, nonostante siano passati oltre 50 anni dal lancio di tali ordigni, essi mantengono intatta, se non potenziata, la loro pericolosità.

Il territorio siciliano non è nuovo ad interventi di questo genere, visto che l’isola divenne, durante l’ultimo conflitto mondiale, inizialmente obiettivo dei bombardieri alleati e successivamente teatro di accesi combattimenti fra le forze italo-tedesche e quelle angloamericane.

Augusta, sede di una base navale della Regia Marina, registrò incursioni aeree fin dall’inizio delle ostilità. I bombardieri anglo-americani appaiono nel 1940 (il 2 luglio e nel mese di novembre), nel 1941 (alla fine di luglio, nei giorni 6 e 20 di agosto, il 5 novembre), nel 1943 (30 e 31 gennaio, 13, 27 e 29 maggio), per non parlare poi delle incursioni durante gli aspri combattimenti nei giorni successivi lo sbarco in Sicilia del 10 luglio 1943.

Messina, per esempio, subì quattro bombardamenti navali e ben 2.805 bombardamenti aerei. Nel periodo compreso fra il 29 luglio ed il 17 agosto 1943 si registrarono il maggior numero di incursioni. Durante la prima settimana di agosto le Fortezze Volanti attaccarono la città centoventuno volte di giorno e i Wellington duecentoventicinque volte di notte; dall’8 al 17 agosto bimotori Marauder e Mitchell fecero cinquecentosettantasei sortite e i cacciabombardieri effettuarono 1.883 incursioni. Nei primi quindici giorni di agosto furono sganciate complessivamente 6.452 tonnellate di esplosivo.

I Reggimenti del Genio dell’Esercito Italiano dispongono di altissima e riconosciuta professionalità e sono costantemente impegnati, tanto in patria quanto nelle numerose missioni di pace all’estero, a contribuire alla sicurezza delle popolazioni colpite da eventi bellici.

Di rientro dal Kosovo

I MILITARI DEL 62° REGGIMENTO FANTERIA “SICILIA” SALUTANO LA CITTA’ AL RIENTRO DAL KOSOVO

CERIMONIA MILITARE A PIAZZA “UNIVERSITA’”

Messina, 26 giugno 2009. Mercoledì 1 luglio, alle ore 18.00, in Piazza “Università” a Catania avrà luogo la cerimonia militare per il rientro in Patria dal Kosovo del 62° reggimento “Sicilia”, Unità di fanteria della Brigata meccanizzata “Aosta”.

kosovo.jpgPrenderanno parte all’evento il Comandante delle Forze di Difesa dell’Esercito per il Centro, Sud Italia e le Isole, Generale di Corpo d’Armata Francesco TARRICONE, e le Autorità civili, religiose e militari della città di Catania.

Il 62° reggimento fanteria “Sicilia”, rientrato in Italia alla fine del mese di aprile dopo aver svolto sei mesi di intense attività, unitamente ad una batteria del 24° reggimento artiglieria terrestre “Peloritani” e ad uno squadrone del reggimento di cavalleria “Lancieri di Montebello”, ha costituito l’unità operativa di manovra italiana della Multinational Task Force West (MNTF-W) in Kosovo, garantendo sicurezza e libertà di movimento alla popolazione locale, secondo quanto previsto dal mandato delle Nazioni Unite (Risoluzione ONU 1244).

Durante la missione, ha portato a termine numerose attività: 3.760 posti osservazione, 5.500 pattuglie motorizzate, 3.190 pattuglie appiedate, 54 check points, oltre 3.800 persone e più di 3.000 veicoli controllati, per un totale di oltre 420.000 chilometri percorsi ed il sequestro di grossi quantitativi di munizionamento da guerra.

 

Il 62° reggimento fanteria si costituisce il 16 aprile 1861 ed è inserito con il 61° nella Brigata “Sicilia”. Partecipa alla repressione del brigantaggio nel centro Italia (1861-63), alla Terza Guerra d’Indipendenza (1866), alla presa di Roma (1870) ed alla Prima Guerra Mondiale (1915-18). Con l’ordinamento del 1926, il 62° reggimento fanteria “Sicilia” è assegnato alla VIII Brigata di Fanteria e prende parte al secondo conflitto mondiale inquadrato nella Divisione Motorizzata “Trento”(102^), nei cui ranghi combatte fino allo scioglimento, nel novembre 1942, in Africa Settentrionale, dopo epica resistenza al termine della battaglia di El Alamein.

Il 1° ottobre 1975, da un battaglione del 5° reggimento fanteria “Aosta”, si forma in Catania il 62° battaglione di fanteria motorizzato “Sicilia” che eredita le tradizioni del reggimento. Il 27 agosto 1992, con il concorso del personale del disciolto 62° battaglione corazzato “M.O. Jero”, si riordina in 62° reggimento fanteria corazzata “Sicilia”. Dal 1997 l’Unità diviene reggimento carri e, nel 2001, viene nuovamente riconvertita in reggimento di fanteria.

 

                   Distaccamento Comando Brigata Meccanizzata “Aosta”