Per i Referendum del 12 e 13 giugno (1 su energia nucleare, 2 su acqua bene comune e 1 su legittimo impedimento a comparire in tribunale). Votate per tutelare diritti (aria, acqua, giustizia) che non sono di un partito o di una parte politica, ma riguardano tutti i cittadini italiani.
Votate come meglio credete, ma votate!
Bisogna raggiungere il quorum dei votanti, cioè il numero legale degli iscritti al voto per non farsi scippare il diritto-dovere di esprimere con il voto la nostra “sovranità”. È un voto che può porre alcuni limiti a un modello di sviluppo insostenibile, che ignora i costi ambientali, sociali e i beni comuni, e a un potere politico che calpesta giustizia e democrazia.
Un successo al Referendum costringerebbe la politica, sia del governo che dell’opposizione, a fare i conti con la volontà dei cittadini.
L’impegno delle mobilitazioni sociali non si limiterebbe a manifestazioni finora inascoltate, ma cancellerebbe alcune delle peggiori leggi introdotte dal governo.
Aristotele ci ha donato questo aforisma: Libero è chi ha legami, responsabilità verso gli altri, obblighi verso la comunità nella quale vive. E’ schiavo invece colui che non ha legami, che non ha un proprio posto nella città e che per conseguenza può essere utilizzato da altri e in diversi modi.