AUGUSTA/IL PROCURATORE GIORDANO TRACCIA UN BILANCIO DELL’OPERAZIONE MARE NOSTRUM – di Giorgio Càsole

Giordano_procuratore_srAUGUSTA. A un anno dall’ attivazione è tempo di bilanci. Ci riferiamo all’ operazione “Mare Nostrum” attivata dal governo italiano giusto un anno fa per due ordini di motivi: il primo per evitare di trasmettere in mondovisione le immagini dei cadaveri galleggianti nelle acque di Lampedusa, l’altro per evitare che questi nuovi boat people potessero andare alla deriva, con grave pericolo per la salute degli italiani. A tracciare un bilancio dell’operazione è stato il procuratore capo presso il tribunale di Siracusa, Francesco Paolo Giordano, in una conferenza-stampa tenuta, giovedì 9,  nel salone del circolo ufficiali della Marina Militare ad Augusta, su espresso invito dell’ammiraglio Roberto Camerini, comandante di Marisicilia  che ha la sua base proprio ad Augusta, il cui porto commerciale è stato l’anno scorso, di questi tempi, il primo a essere toccato da una nave della Marina Militare per lo sbarco di centinaia di migranti intercettati al largo di Lampedusa. Augusta è la città dov’è sbarcato il maggior numero di migranti  adulti e minori e dove sono stati tratti in arresto non pochi scafisti, responsabili del reato di favoreggiamento di immigrazione clandestina e spesso responsabili anche di violenze ai danni degli stessi migranti che, dopo aver sborsato fior di quattrini per pagarsi la traversata,  spesso sono costretti a stare stipati  a  centinaia in “gusci di noce” , patendo la sete e sofferenze fisiche, fino quasi a morire. Il ruolo di Augusta come città con il maggior carico di migranti monitorati, sbarcati e  assistiti  è stato evidenziato dall’ ammiraglio Camerini, prima di cedere la parola al procuratore Giordano. Camerini ha sottolineato  un dato significativo dell’operazione: prima i barconi sbarcavano dove volevano, ora, grazie all’operazione M.N., sappiamo chi sono i responsabili e sappiamo dove vanno a finire i migranti. Durante la navigazione il gruppo interforze di contrasto all’immigrazione clandestina svolge un’attenta azione di controllo di tutti e i medici a bordo  compiono i primi accertamenti sanitari.

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