Lettera-aperta di un AUGUSTANO a MILANO, tornato ad Augusta per un giorno

Carissimo Giorgio,

sebastiano.jpgnella mia ultima visita ad Augusta, con te ho avuto modo di visitare, dopo tanti anni, la chiesa di San Sebastiano, ormai perennemente chiusa! Insieme abbiamo constatato gli assurdi “lavori di restauro” (effettuati dopo l’ultimo terremoto del 1990?) Don Scatà, che ringrazio per la cortesia dimostrata nel darci la possibilità di entrare nella chiesa, ha detto che questi lavori sono stati eseguiti sotto la direzione del funzionario delle belle arti, il quale, non solo non ha mai permesso di intervenire di fronte all’insensatezza e all’assurdità di certi lavori, ma ha difeso gli stessi perché così andavano fatti……Sarei curioso di conoscere il nome e cognome di questa persona oltre a sapere cosa e dove ha studiato! L’insensatezza delle modifiche fatte è totale, soprattutto nella sala oratorio adiacente al cortile. Tutto il pavimento delle sale oratorio, della sacrestia e della canonica è stato rifatto in modo sconnesso e dissestato in maniera pericolosa (l’antica via Appia a Roma, in molti tratti è ancora percorribile a piedi senza alcun pericolo per le caviglie!). Tutto è stato scombinato, alcuni esempi: alla canonica (piano superiore) si arrivava attraverso una scala con entrata sulla via Limpetra, ora questa scala è sparita e anche il corridoio si è ristretto…(?). L’attuale muro confina con un appartamento che si dice, (pare) sia di Don Brigante; all’appartamento canonica adesso si accede da una scala “ex novo” assurda, fatta proprio nella stessa sala oratorio in una posizione pericolosa per l’utilizzo della stessa sala; il corrimano, della stessa scala, è irrealizzabile in quanto diventerebbe pericoloso per il passaggio dalla porta che dà alla sacrestia; la seconda entrata alla sacrestia, dalla sala oratorio e viceversa, è sparita come è sparita un’uscita da dietro l’altare. Ma è stato l’intendente alle belle arti (persona che se ne “intende”) a scombinare tutto in maniera insensata? E la chiesa? Dove sono i due cori laterali all’altare? Perché non c’è più la scala che dava al grande organo? DOVE SONO LE CAMPANE?  L’edificio è talmente ermeticamente chiuso che tutte le pareti, rifatte, sono già ammuffite. Per questo suggerirei a Don Scatà di effettuare con un tagliavetro piccoli cerchi ai vetri per far circolare l’aria. Ma la chiesa di San Sebastiano in Augusta è solo sotto la “scombinatezza”, “l’insensatezza”, “l’inettitudine”, l’incapacità dell’intendenza alle belle arti di Augusta? o anche il Sig. Vescovo avrebbe/dovrebbe dire la sua? Caro Giorgio sono molto avvilito e aggiungo anche che molti augustani, soprattutto chi è andato via e torna saltuariamente, avendo occasione (come me) di rivedere luoghi “storici” e non solo cari griderebbero allo scempio!Anche nei tuoi commenti e nel tuo sguardo ho colto delusione e sconcerto! Cosa possiamo fare? Pensi si possa organizzare un gruppo di persone competenti: un architetto, un geometra, un esperto di arte, insomma un gruppo che visitando questi locali possa constatare e giudicare la “sciagurata” realizzazione?  Spero che tu possa trovare lo spazio per pubblicare questa mia lettera di denuncia (giornale/radio) e sarei curioso di conoscere il professionista/i che ha/hanno realizzato questa meraviglia di lavori e di ristrutturazione assurda ed eventuali “motivazioni”.

   Giuseppe Fazio