CASTELLO SVEVO: J ’ACCUSE DI CLAUDIO FORESTIERE VERSO L’ASSESSORE SGARLATA

forAUGUSTA – Il patrimonio storico-architettonico di Augusta è stato dimenticato dal Governo regionale targato Crocetta, nonostante le numerose visite istituzionali e gli impegni presi in passato con la cittadinanza. Dopo l’abbandono del Rivellino, per il quale erano stati garantiti “interventi di somma urgenza” e che invece continua a sgretolarsi inesorabilmente sotto i colpi inferti dalle mareggiate, un altro progetto sembra essere caduto nel dimenticatoio: negli ultimi mesi, infatti, è calato il silenzio sul finanziamento per il Castello Svevo di Augusta.  A ottobre il progetto (che prevede l’istituzione del Museo del Mediterraneo Moderno all’interno del Castello Svevo) era stato ritenuto dalla Regione “ammissibile al finanziamento” nell’ambito dei Fondi europei denominati “P.O.In. Attrattori culturali, naturali e turismo” , almeno per quanto riguardava il primo stralcio funzionale del progetto, per un valore di investimento pari a 2 milioni di euro, a fronte dei 10 milioni di euro complessivi previsti (si veda D.D.G. N°3246 del 30.10.2013). Da allora non si è saputo più nulla del progetto sul Castello Svevo,  e nonostante venisse dichiarata come tempistica di indizione della gara d’appalto la data del 15.12.13, a oggi non vi è nessuna pubblicazione ufficiale in merito, mentre altri cantieri che si avvalgono sempre degli stessi Fondi POIn sono stati già aperti per interventi nei Comuni vicini al nostro. Come se ciò non bastasse, le ultime dichiarazioni a mezzo stampa dell’Assessore Regionale ai BB.CC. non menzionano minimamente il finanziamento per il Castello Svevo di Augusta , riducendo tra l’altro la quota totale degli investimenti in Sicilia da 73.363.217,16 € a 55.387.000,00 €. Chiedo all’Assessore al ramo di fare chiarezza sulla vicenda del finanziamento del polo museale al Castello Svevo, illustrandone lo stato dell’arte: non vorrei che si consumasse l’ennesima delusione del Governo Crocetta ai danni della cittadinanza augustana, dopo la riunione di Giunta Regionale ad Augusta promessa in campagna elettorale dal Governatore e l’intervento di somma urgenza al Rivellino, entrambi episodi mai avvenuti. Il Castello Svevo è un monumento che deve essere restituito ai cittadini, ripristinandone al più presto la piena fruibilità: la riapertura del luogo simbolo della città di Augusta rappresenterebbe una possibilità di riscatto per l’intera comunità, nonché una riscoperta del proprio passato per le nuove generazioni, che non hanno mai avuto la possibilità di visitare le sale interne del Castello.

      Claudio Forestiere

IN 200 PER SALVARE IL CASTELLO SVEVO

 

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AUGUSTA. Castello Svevo: da tutti conosciuto, da pochi apprezzato. Passando dal ponte cosiddetto “nuovo” e dai ponti di campagna lo vediamo ogni giorno, ma realmente lo guardiamo? Ci accorgiamo, giorno dopo giorno, di cosa cambia nel suo precario aspetto?  Sappiamo realmente cogliere la bellezza dei suoi scorci sul mare? Non tutti sanno, per quanto sia paradossale, che il nostro castello è un’importante prova del passaggio di Federico II di Svevia nella zona catanese-siracusana, inoltre rappresenta e contiene tutti i caratteri dei castelli federiciani, portati alla massima bellezza. Mescola perfettamente caratteristiche comuni a tutti i castelli, o per meglio dire le fortezze, del periodo, quali la pianta e i materiali, a particolari elementi della muratura e della posizione. Si trova, infatti, tra la porta Spagnola e il mare, cinto dai bastioni, che si affacciano appunto sul mare per due lati. Questa particolarità è stata estremamente deprezzata, sebbene sia uno dei pochi castelli così vicino al mare. Oltre a queste bellezze, bisogna aggiungere gli archi e le volte ogivali all’interno dei saloni. Nonostante tutte queste meraviglie sembrerebbe impensabile in un paese del nord o un paese estero non approfittarne a fini turistici e culturali. Qua no. Qua gran parte del bastione sta cedendo. Qua si realizza una passeggiata e si interdice l’anno dopo. Qua si guarda il castello implodere dentro una voragine. Qua si guarda senza dire nulla..o forse no.  Sembra, infatti, che alcuni giovani e non si siano accorti del crescente problema e che, soprattutto, si siano resi conto dell’importanza di questo bene. Così, mossi da spirito di iniziativa e praticità, cominciano a realizzare una serie di iniziative, coinvolgendo qualora possibile la popolazione. Si muovono su diversi piani, mirando a arrivare a tutte le fasce d’età, partendo dal blitz per pulire il bastione e “fare la barba” al “signor Svevo” fino a una passeggiata per informare gli interessati sulla storia e la situazione attuale del castello.  L’ultima iniziativa si è svolta domenica  6 maggio e hanno partecipato circa duecento persone, testimonianza che il problema non è sottovalutato da alcuni. Ma i nostri ragazzi, non soddisfatti dei successi cittadini, sono determinati a risolvere realmente e alla base il problema svevo. Mandano, quindi,  una lettera con richiesta d’intervento a tutti gli enti responsabili, dall’Unione Europea alla Sovrintendenza passando per il ministero della cultura. Affiancano alla richiesta ufficiale, le richieste e i pensieri dei singoli cittadini, permettendo loro di ricoprire finalmente un ruolo di primo piano in questa faccenda. Le persone pensano. E questo è importante, e questo è giusto. Salvare il nostro castello non consisterebbe semplicemente nel salvare un bene storico, ma un intera città dal degrado urbano e culturale. Preserviamo la cultura e coltiviamola, salviamo le nostre origini. Come pensiamo di avere un futuro, se non rispettiamo il nostro passato?  La manifestazione di cui si parla nel pezzo  pro Castello Svevo ha avuto un grande richiamo, anche perché è stata preannunciata sia di cosiddetti social network, reti, cioè, di comunicazione interpersonale cui tutti si possono collegare attraverso il computer o altri mezzi sofisticati, come l’ipad, è stata ripresa da una troupe di un telegiornale della RAI.

  Anna Guerrisi

IL CASTELLO SVEVO VA IN ROVINA: SALVIAMOLO!

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“Io salvo il mio castello … e tu?” Così è stata intitolata la manifestazione del 22 aprile in Piazza Duomo per la salvaguardia del Castello Svevo di Augusta, ormai in rovina,  organizzata  dal gruppo  locale  PartecipAgire”. Allo scopo di salvare il maniero federiciano,  il gruppo ha  raccolto molte  firme, tra cui quelle di ragazzi stranieri in visita alla città,  artisti e clown francesi, spagnoli e rumeni, per il progetto europeo di gemellaggio culturale Play Safe: Le associazioni che si occupano della salvaguardia dell’ambiente e del territorio hanno deciso di rivolgersi con una lettera alla Commissione europea, al Comune di Augusta, al ministero dei Beni culturali, all’ Assessorato regionale e allaProvincia di Siracusa..Il “nostro”castello non è un rudere che fa parte del panorama. Prossimo appuntamento: DOMENICA 6 MAGGIO.

 

Laura Adragna, Domenico Brusca

Castello svevo di Augusta: i ragazzi chiedono….

Le associazioni hanno deciso di rivolgersi con una lettera alla Commissione europea, al Comune di Augusta, al ministero dei Beni culturali, all’ Assessorato regionale e alla Provincia di Siracusa. Diverse le iniziative per sensibilizzare e coinvolgere i cittadini, «perché troppe persone sono ormai abituate a vedere il castello come un rudere che fa parte del panorama». Il 22 aprile in piazza Duomo una petizione multiculturale; primi firmatari esterni alle associazioni sono stati un gruppo di ragazzi stranieri in visita alla città,  artisti e clown francesi, spagnoli e rumeni, di transito  ad Augusta per il progetto europeo di gemellaggio culturale Play Safe, i quali hanno lasciato messaggi di sostegno e speranza: «e’ un peccato che non sia curato, in modo che le persone possano goderne – dice Julia Betrian Fatjó per i turisti come noi sarebbe un’occasione per conoscere un po’ di storia della città».

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