AUGUSTA, TUTTI A MARE PER CAPODANNO E L’EPIFANIA

Iniziativa del Rotary e della Guardia Costiera Ausiliaria

 

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AUGUSTA è una città bagnata dal mare, come Roma è attraversata dal Tevere. Nella capitale, da 25 anni e oltre, a mezzogiorno in punto, dopo lo sparo del cannone sul Gianicolo, Mister Okay, nome “d’arte” di Riccardo Palmelli,  oggi arrivato alla bella età di 60 anni,  dal ponte Cavour  si  getta, a volo d’angelo, nelle acque gelide e anche inquinate del Tevere per salutare in allegria il nuovo anno. I soci del club Rotary di Augusta lo scorso anno hanno pensato di fare lo stesso, ma a mare, nelle acque di Capo S.Croce, sotto lo scoglio  su cui è installato il faro che dalla località prende il nome. L’anno scorso i temerari  si contavano con le dita di una mano. Quest’anno, complice forse la bella giornata, il numero era almeno raddoppiato, se non di più, perché oltre ai soci del Rotary, e fra questi la pianista Josè Tringali e il marito Alfio Fazio e l’accusatore del sindaco Carrubba, Roberto Passanisi, temerari aggregati, quali il contrammiraglio Roberto Camerini e la professoressa Valeria Profita, entrambi residenti a Roma, ma con profonde radici e forti legami ad Augusta.  Dopo il bagno il brindisi con i soci “asciutti”, primi fra tutti il presidente e il segretario del circolo, Gaetano Milluzzo e Giuseppe Pìtari. Ospite d’onore il governatore distrettuale del Rotary Italia, l’augustano Concetto Lombardo.

I rotariani ritenteranno il prossimo anno, sperando di far elevare il numero dei “temerari”, che si avvalgono dei locali del Faro S. Croce, affidati alla Guardia Costiera Ausiliaria, presieduta da Sebastiano Di Mauro, subacqueo per passione, il quale il giorno dell’Epifania ha festeggiato immergendosi in acqua con altri colleghi per portare doni ai bambini che aspettavano sugli scogli.

   Cecilia Càsole    nella foto,  rotariani in acqua per capodanno

BOTTI DI CAPODANNO, UN FERITO AL MUSCATELLO

imagesCAJOUTS4.jpgAugusta– “Fratture multiple alla mano con spappolamento del palmo, escoriazioni al torace e alla spalla. Prognosi 40 giorni circa”. Queste le conseguenze per l’uso inappropriato di un petardo subito dopo la mezzanotte del 31 dicembre scorso. L’increscioso episodio è avvenuto in contrada Monte Carmelo, in territorio di Melilli, ai danni del 26enne. C.T. si è ferito al palmo della mano, al torace e alla spalla, durante i festeggiamenti di capodanno in una villetta, a causa di un grosso petardo che gli è esploso in mano. Il giovane è stato trasportato  al pronto soccorso dell’ospedale Muscatello di Augusta. Subito dopo le prime cure, vista la gravità delle ferite si è deciso di trasportare il ferito in un centro specializzato di Palermo. Sull’episodio stanno indagando gli uomini della Polizia del commissariato di Augusta.

    Giulia Càsole