Auspicata una giornata di commemorazione nelle scuole cittadine
AUGUSTA. Alla fine, l’emozione era visibile in tutti. Il giudizio è stato bene espresso, al momento dei ringraziamenti, dal presidente del Circolo Ufficiali M.M., il capitano di vascello Giuseppe Barbera: “Ringraziamo l’avv. Francesco Migneco per l’emozione che ci ha fatto provare nel raccontarci le sue personali sensazioni di dodicenne che visse quei momenti terribili; ringraziamo il prof. Giorgio Càsole per l’emozione che ci regalato grazie al pathos trasfuso nell’interpretare la poesia dell’augustano Giovanni Satta, testimone anch’egli, oggi scomparso; grazie anche alla maestra Laura Vinciguerra che ha saputo trasmetterci emozioni per ll’arte con cui ha eseguito bellissime arie all’arpa, uno strumento che ritengo fra i più difficili e “importanti”. Mercoledì 28 maggio il Circolo Ufficiali della Marina Militare di Augusta ha ospitato una conferenza sul tema “Augusta 13 maggio 1943. L’inferno disceso dal cielo. Memoria e cronaca di un giorno vissuto e sofferto”. Relatore l’avvocato Francesco Migneco, il quale, appena adolescente, fu testimone di quel tragico giorno di guerra che vide i bombardieri americani sganciare un’ impressionante quantità di bombe sulla città: ingentissimi danni e la morte di tante persone, tra cui alcuni bambini, oltre a un gran numero di feriti. Dopo il saluto iniziale del presidente Barbera, il prof. Càsole ha ricordato: ”71 anni fa, il 13 maggio del 1943, Augusta fu praticamente rasa al suolo dal furioso bombardamento dei Liberators americani, imponenti velivoli con quattro motori, detti altrimenti fortezze volanti. La popolazione , però, era stata preavvertita, il giorno prima , attraverso il lancio di migliaia di volantini e invitata a evacuare la città. Gli augustani, perciò, nei paesi vicini, Sortino, Melilli, o s’erano rifugiati nelle grotte dei rilievi prospicienti l’isola.