E’ tempo di “bollette pazze”, ma è anche tempo di bollette-lumaca. Non pochi cittadini di Augusta si sono rivolti a chi scrive per denunciare il fenomeno nuovo, ma non per questo meno fastidioso, delle bollette inviate dal nuovo carrozzone politico SAI 8, nato per riscuotere le tariffe sul consumo dell’acqua, imposte da un altro carrozzone che ha per nome ATO 8. Si stava meglio quando si stava peggio, cioè quando i Comuni gestivano in proprio il servizio idrico. Ad Augusta c’era un ufficio ,con pochi impiegati, che funzionava benissimo, anche perché era facilmente raggiungibile dai cittadini,l’attesa non era lunga e le risposte venivano date nei tempi dovuti, con reciproca soddisfazione. L’adesione del Comune di Augusta al consorzio ATO che cosa ha portato di buono? Ha peggiorato anzi il rapporto con i cittadini-utenti. L’ufficio è stato sottratto alle competenze comunali e occorre andare in periferia, in contrada San Lorenzo, solo in alcune ore di alcuni giorni per poter interloquire con gli addetti, dopo lunghe file di attesa. Pensate alle persone anziane, sole, o ai normali poveri cristi che devono chiedere un permesso dal lavoro per sbrigare faccende del genere. Ma non è tutto. Le bollette prima venivano spedite una volta l’anno. Oggi no. La SAI8 le spedisce ogni due mesi, come fanno l’ENEL e la Telecom. Mentre, però, per queste due aziende la ratio c’è giacché sarebbe troppo oneroso pagare una volta l’anno, dal momento che le bollette hanno una certa “consistenza”, qui sulle bollette sono esposte cifre dell’ordine di dieci-venti euro per il consumo delle comuni abitazioni. E’ corretto vessare i cittadini in questo modo, soprattutto se si pensa che non solo ogni due mesi devono sottostare alle file per pagare, ma, in più, per ogni bollettino bisogna aggiungere oltre un euro per il servizio postale?. Non è un insulto per i poveri cristi, anche dal punto di vista finanziario? Non è finita. Le bollette, invece d’essere affidate alle Poste italiane per il recapito, sono affidate a una ditta privata, la SMMART POST, chissà perché. In teoria perché il servizio dovrebbe essere più efficiente, più veloce. Così non è. A chi scrive, come a tanti altri, è arrivata alla fine di luglio una bolletta in cui la scadenza indicata è, incredibile dictu, il 6 luglio. I poveri cristi ,come me, dovranno pagare la mora al prossimo turno? Oltre al danno la beffa? C’è qualcuno che sarà in grado di rispondere?
Giorgio Càsole