L’ IMPATTO SULLA SALUTE NEL SITO CONTAMINATO AUGUSTA-PRIOLO-MELILLI

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AUGUSTA  Martedì 11 dicembre 2012 –ore 18.30 – a palazzo San Biagio di Augusta si terrà una conferenza sul tema: “L’ impatto sulla salute nel sito contaminato Augusta-Priolo-Melilli (sin Priolo). Stato delle ricerche, evidenze e indicazione di sanità pubblica.Interverranno: il direttore sanitario ASP 8 di Siracusa Anselmo Madeddu, i ricercatori dell’ Istituto Superiore di Sanità Pietro Comba, Mario Carere e Lucia Fazzo, Fabrizio Bianchi del Consiglio Nazionale Ricerche di Pisa e il responsabile SIAV, SIAN Augusta – ASP 8 Siracusa, Enzo Ingallinella. La conferenza, coordinata da Enzo Parisi di Legambiente, sarà occasione per commemorare la persona e l’opera del compianto Giacinto Franco, iniziata negli anni ’70 e a cui sono seguite le ricerche effettuate dall’ ISS, dal CNR, dall’ OMS e dalle locali istituzioni sanitarie.

L’ultimo studio prodotto per conoscere e comprendere le cause dei danni riparabili per uscire dall’era dei guasti ambientali e sanitari, noto come “Sentieri”, ovvero Studio Epidemiologico Nazionale dei Territori e degli Insediamenti Esposti a Rischio di Inquinamento, finanziato dal Ministero della Salute, ha valutato la mortalità della popolazione residente in 44 siti di interesse nazionale (SIN) per le bonifiche, in un periodo di otto anni. Sono state prese in considerazione 63 cause di mortalità, tumorali o legate più genericamente a malattie respiratorie, circolatorie, neurologiche e renali, potenzialmente associate alla residenza in prossimità di poli chimici, petrolchimici, raffinerie, stabilimenti siderurgici, centrali elettriche, miniere e cave, aree portuali, siti di smaltimento dei rifiuti e inceneritori. In alcuni casi i nessi causali sono chiari perché riconducibili a conoscenze scientifiche, mentre in altri si osservano incrementi della mortalità per cause sospettabili ma non del tutto imputabili all’ inquinamento ambientale.  In Sicilia, i siti d’importanza nazionale (Sin) sono 4: le tre aree a ridosso di altrettanti impianti petrolchimici (Augusta-Priolo-Melilli, Gela e Milazzo), più Biancavilla dove esiste una cava naturale di amianto.

   G.T.