L’AUGUSTANO ANDREA BRUNO IN INDONESIA: “BASTA UN NULLA E TI MASSACRANO DI BOTTE”

bruno.jpgGIACARTA/INDONESIA Quello che ho visto a Giacarta mi ha raccapricciato. Nella vita ho dormito nelle favelas latino americane, viaggiato in Giorgia durante la guerra a Gori con i profughi, viaggiato nella giungla.. ma non ero mai stato impressionato come in questa città. Alloggio in un hotel nei pressi della stazione principale (Kota), e mi viene comodo usare il treno, salgo sul vagone e vengo subito intimato di uscire.. Non  sapevo che vi fossero vagoni riservati per le sole donne, ok, lo trovo giustissimo.. Ora alcune donne emancipate che mi seguono storceranno il naso, ma io dopo aver viaggiato una vita sono tra quelli fermamente convinti che l’uomo e donna nella società devono avere ruoli differenti e trattamenti differenti, ok ma non è di questo che voglio discutere, ora sono in una camera di hotel, con il condizionatore.. un lusso, oserei dire qui in Indonesia “uno maledettamente fortunato”.. ok, ritengo che ci siano tra uomo e donna differenze sociali, ma fermamente non ritengo plausibile che vi siano differenze tra il ricco e il povero, questo no, e vi introdurrò in questa brutta storia incominciando a descrivere lo scenario: lo scenario, siamo in campagna, recintati da un reticolato e mura che ci proteggono, mangiamo e facciamo finta di nulla, intanto il reticolato è curato a vista da uomini che con fucili a pompa e bombe a mano tengono distanti gli zombi che stanno fuori e a tutti i costi cercano di entrare. Questo, con una metafora è esattamente Giacarta con le sue piccole zone di benessere e fuori milioni di individui senza nulla, nemmeno un vestito, ragazzine di 12 anni sporche come il catrame con uno e due fogli in braccio.. 

La polizia usa metodi brutali per tenere a freno la massa, se hai un bell’aspetto, allora sei un privilegiato, ti stendono il tappetino rosso, se sei povero non sei nessuno, la polizia non ha la pistola ma il coltello per non sprecare pallottole, poliziotti presi dalla giungla del Borneo, che non sanno ne leggere e né scrivere, freddi, impassibili.. se paragonati ai temibili OMON dei gruppi antisommossa russi, questi sono di ghiaccio, ti ammazzano solo perché puzzi.. basta un nulla e ti massacrano di botte. Con me in stazione sono stati gentilissimi, mi hanno offerto un caffè, anche una ragazza che non raggiungeva la maggiore età, ma io sono di sani principi, e rifiuto tutto quello che non mi compete. Oggi ho visitato negozi bellissimi, super protetti, ma vuoti perchè a Giacarta i posti per noi potrebbero sembrare normali, per la grande quantità della gente sono per super ricchi, la massa non ha nemmeno gli occhi per piangere… e prendono d’assalto chiunque possa in qualche modo avere dei soldi. Giunta l’ora di rientrare vado per prendere il treno che porta a Kota Jakarta, rimango inorridito, la polizza che prende a bastonate i passeggeri, senza pietà, ad uno hanno spaccato i denti.. basta il solo sospetto, di essere “portoghesi” (viaggiare senza il biglietto).. un semplice sospetto e ti massacrano di botte senza nemmeno verificate se hai un titolo di viaggio valido, giù botte con una freddezza e decisione impressionante, un trattamento che nessuno normale sarebbe in grado di riversare nemmeno nei confronti di un animale. La polizia tratta la gente peggio delle bestie… La cosa mi ha sconvolto, forse non so se ho fatto bene a parlarne.. mah, mi ha sconvolto non la brutalità in se stessa, ma i privilegi del “ricco” e la discriminazione della gente comune che qui è povera. Questa discriminazione vi è anche in Italia, il Nano-Malefico non è trattato come la gente comune.. Non so, la cosa non mi fa dormire, preferisco riflettere.

  Andrea Bruno