Augusta è piena di ricchezze nascoste, basta poco per fare tanto

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 Molti ritengono  Augusta  piccola e brutta.  Per me, Augusta è piena di ricchezze nascoste, paesaggi celati e bellezze non ancora scoperte. La gente che vi abita non si rende conto delle meraviglie che ha intorno e pertanto non le valorizza. Il mare si colora di tutti gli azzurri più belli, le saline si riempiono degli uccelli più strani e particolari, le  zone più interne del “monte” sono  pieni di fantastici fiori e di  stupende farfalle: sembra quasi di fare  un salto nel passato, ai tempi  delle storie dei nonni quando tutto era pulito,  e diverso. Ma allora perché noi cittadini non cerchiamo di rispettare  tutto quello che ci circonda? Basta poco per fare tanto. Il mondo ormai “sta male,  dovremmo davvero smetterla di inquinare. Allora iniziamo a pensare, inventare e fare le cose rendendoci conto che il mondo  in cui siamo noi oggi sarà domani di qualcun altro.

Giulia Vitale

Solcheremo ancora l’infinito mare – Cras ingens iterabimus aequor

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DIFENDERE L’AMBIENTE VUOL DIRE DIFENDERE LA NOSTRA SALUTE/Eravamo pedine nelle mani degli altri. Ora siamo consapevoli e vogliamo batterci per il nostro futuro

Difendere l’ambiente vuol dire difendere la nostra salute. Essere  sani non significa semplicemente non avere malattie o infermità,  ma implica anche vivere in condizioni economiche, sociali e ambientali adeguate. Per raggiungere l’obiettivo “Salute” ogni uomo deve essere in grado di migliorare l’ambiente in cui vive. L’ambiente non è materia priva di vita, non è una realtà statica, non è un teatro in cui l’uomo crea e distrugge a proprio piacimento, né tanto meno è di proprietà dell’uomo. L’ambiente nasce con l’uomo e in quanto realtà parallele e diverse, devono necessariamente sapersi adattare l’una all’altra per convivere.  Da quando  l’uomo, offuscato dalla brama di denaro e potere, si è convinto di essere detentore dell’ambiente e di poterlo plasmare per soddisfare le proprie esigenze, ha attuato uno sfruttamento del territorio, distruggendo gli equilibri della natura, ponendo le basi per quei fenomeni naturali che porteranno  inevitabilmente alla distruzione dell’uomo stesso. Coloro che oggi rispettano la propria terra sono sempre meno e anche coloro i quali affrontano l’argomento  sono capaci soltanto  di una retorica astratta, senza essere disposti a realizzare obiettivi largamente teorizzati. E’ di fronte a queste critiche che ci limitavamo ad annuire come rassegnati spettatori di una realtà che non aveva futuro, dimostrando la nostra passività rispetto agli eventi e col pretesto di essere impotenti. Ecco ciò che eravamo:  pedine nelle mani degli altri, anonimi abitanti di una terra di cui non avevamo consapevolezza. Quando abbiamo scelto di partecipare al concorso nazionale sul paesaggio bandito dall’associazione Italia Nostra Onlus, non sapevamo davvero cosa avrebbe significato per noi l’impegno che avevamo accettato di prendere. Né ci aspettavamo che divenisse un’opportunità per riscoprire i luoghi, i valori, i colori, i profumi, la storia della nostra terra, che oggi siamo decisi a difendere.  A dimostrazione della concretezza dei nostri propositi, ci stiamo mobilitando per creare una sezione di Italia Nostra qui ad Augusta, che consenta di accendere i riflettori sul nostro territorio. Spesso la soluzione migliore può sembrare quella di abbandonare la propria terra, andare via. Ma non è facile sopportare la perdita delle proprie radici; un fiore estirpato, anche se all’apparenza bello e vigoroso, col tempo appassirà …  a prescindere dalla velocità con cui batte un cuore può amare così intensamente la propria terra da trovare il coraggio di restare e lottare per cambiarla.

Gioventù bruciata, gioventù passiva, gioventù del tutto e subito … Noi non siamo questo! Noi rappresentiamo il futuro, e insieme siamo in grado di renderlo migliore, lavorando proprio sulle nostre risorse, per crescere.

 

Giulia Spirio, Giulia Epaminonda 

 

SPAZZATURA, MONTAGNE IN MEZZO ALLA CITTA’

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I nostri soldi sono in cima a queste montagne di spazzatura!  Tasse su tasse pagate per veder svuotati quei cassonetti sempre pieni e il risultato non cambia mai. L’aria e il vento accompagnano quell’olezzo per le vie della città, le piante si piegano e muoiono davanti a tanto degrado e i cani fanno festa giocando a palla con tutti quei sacchetti buttati qua là. Non possiamo pensare ad Augusta come una città che va a mare con i suoi rifiuti! E in cima a questa montagne di spazzatura che si ergono in ogni via il grido dei cittadini è uno solo: “Vogliamo una città pulita”. Ma il primo passo a chi tocca?La situazione peggiora quando si astengono dal lavoro i dipendenti della ditta che ha l’appalto per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani o o RSU, come si dice in sigla. RSU  o spazzatura, la prima cosa da fare è la raccolta differenziata. Ma si fa correttamente, da parte di tutti?

   Marta Cannavò

 

RIGASSIFICATORE, SOLARINO E FRANCO LANCIANO UN ALTRO J’ACCUSE

Mentre alcuni  scienziati italiani e russi preannunciano per la Sicilia orientale un terremoto più disastroso di quello dell’Aquila

 

Lettera Aperta all’on. Raffaele Lombardo,  Presidente della Regione Sicilia

Nel giorni 19 e 20 aprile 2012 si è svolto nell’’Hotel Bellini di Catania (ex Jolly) un convegno organizzato dall’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità), con la partecipazione dei massimi esperti europei e internazionali di inquinamento ambientale e relative ricadute sulla salute umana. In questo convegno, quali invitati ufficiali, abbiamo preso parte attiva come esperti locali, e si è messo a punto un progetto pilota riguardante la ricerca di tutta una serie di biomarcatori nella popolazioni residenti nelle tre aree industriali siciliane. Sono state valutate e approvate le varie tipologie di biomarcatori da ricercare e le classi di popolazioni. Da parte nostra abbiamo presentato tutti gli studi epidemiologici effettuati nella nostra area, i dati sulle emissioni e l’inquinamento ambientale, oltre a una dettagliata tipologia dei vari impianti industriali in atto esistenti. Data la maggiore complessità dell’area industriale siracusana rispetto a quelle di Gela e Milazzo, è stato ritenuto indispensabile aumentare il numero e la complessità dei biomarcatori (metalli pesanti, diossine, Ipa e organo clorurati, etc.), in ciò convinti dai riscontri delle indagini epidemiologiche che evidenziano un preciso rapporto di causa-effetto per determinati tipi di emissioni.

Molto apprezzato e ritenuto utile, in quanto a oggi unico, il nostro studio sui metalli pesanti effettuato sulla popolazione femminile in età fertile.

Questo progetto pilota sarà finanziato dall’OMS e partirà entro l’anno, per poi essere esteso negli anni successivi alle restanti aree a rischio di Europa.

Tutti i partecipanti OMS, nelle considerazioni finali, si sono dichiarati ancora più consapevoli della già risaputa grave situazione ambientale e sanitaria del triangolo industriale siracusano e hanno condiviso le nostre proposte di azioni urgenti, quali il controllo in continuo delle emissioni, la delocalizzazione degli stoccaggi pericolosi, la messa in sicurezza di impianti e stoccaggi, considerata l’alta sismicità dell’area, il divieto di coltivare e pascolare nell’area industriale, considerata l’evidente contaminazione della catena alimentare e, a tal proposito, hanno apprezzato la nostra proposta di coltivare l’area esclusivamente a oleaginose da utilizzare come materia prima nella produzione di biodiesel.

Il 10 maggio prossimo, l’OMS produrrà una relazione ufficiale informativa sul Convegno alla Regione Sicilia sponsorizzatrice del convegno.

A leggere i quotidiani di questi giorni, sembra che la presa di coscienza dell’OMS sulla situazione sanitaria e ambientale delle aree a rischio sia in netto contrasto con quanto invece propone la classe politica nazionale e regionale.

1)      Il ministro Clini, cui immediatamente avrebbe fatto eco la Regione Sicilia, si sarebbe dichiarato favorevole all’utilizzazione di frazioni di RSU come combustibile nei cementifici, con la conseguenza che il cementificio di Priolo Buzzi-Unicem, che già brucia copertoni usati e pet-coke di Gela, inquinerebbe ancor di più sotto forma di diossine, metalli pesanti e particolato ultrafine come Lei ha avuto modo di leggere nelle relazioni da noi inviateLe. Praticamente si esce dalla porta per rientrare dalla finestra in maniera peggiorativa, in quanto le emissioni dei cementifici risultano più inquinanti rispetto a un inceneritore, in quanto i loro limiti sono notevolmente più permissivi.

2)      Vengono riportate Sue dichiarazioni circa una rapida autorizzazione al rigassificatore di Melilli. Al riguardo nutriamo seri dubbi che Lei, con una semplice e prima visita al sito interessato, abbia potuto convincersi a prendere tale repentina decisione. Pensiamo che trattasi di forzature giornalistiche, considerata la fonte, la stessa che in passato ha incensato ripetutamente gli impianti di incenerimento e di rigassificazione. Infatti noi non ci siamo dimenticati di quanto Lei ebbe a dirci il 19.2.12 a Priolo, in relazione all’autorizzazione al rigassificatore, che “mai sarò io a uccidere i miei figli”.

In relazione al rigassificatore vi sononumerosi pareri contrari di esperti, ultimo dei quali, quello del direttore dell’Enea di Bologna, prof. Alessandro Martelli che evidenziava come da un lato la sismicità dell’area e dall’altro il progetto della Ionio Gas che non prevede interramento completo dei 3 serbatoi né l’isolamento sismico degli stessi, sia una decisione avventata. Le ricordiamo che trattasi di un’area sismica di 1° grado. Purtroppo, ufficialmente,  le carte sono in regola per il D.M. del 23/9/1981, che declassò l’area da sismicità S12 a S9, che permane a oggi, nonostante che, dopo il sisma del 1990, vi siano stati ripetuti inviti dei tecnici della stessa Regione (CRU voto n. 431/91) e del GNDT (Gruppo Nazionale Difesa Terremoti) a riclassificarla di 1° grado (S12). Senza contare la contemporanea presenza del rischio militare e del rischio da incidente industriale data la contiguità con gli impianti.

A conferma di queste considerazioni aggiungiamo quanto diffuso da Rainews24 il 18 aprile u.s.(il servizio può essere rivisto sul link http://www.rainews24.rai.it/it/canale-tv.php?id=27506), in cui esperti come Giuliano Panza docente di Sismologia della Università di Trieste, il prof. Vladimir Kossobokov dell’Accademia di Scienze russa, Carlo Doglioni docente di Scienze della Terra dell’Università di Roma, lo stesso prof. Alessandro Martelli dell’Enea di Bologna e il prof. Raffaele Azzaro, responsabile dell’INGV (Istituto Nazionale Geofisica e Vulcanologia) dell’Università di Catania hanno prospettato la possibilità non remota, nella Sicilia sud orientale, di un terremoto di intensità superiore migliaia  di volte  a quello dell’Aquila.

A certa Stampa vorremmo ricordare come in passato, la pubblicità in senso ecologico sul metano sia stata ingannevole, in quanto esso rimane un combustibile fossile come il petrolio e, dalle nostre caldaie e dai turbogas a metano esce, oltre alla CO2, anche una maggiore quantità di nanoparticolato il che contrasta con le preoccupazioni espresse dalla OMS.

On. Lombardo, in base alle evidenze scientifiche acquisite auspichiamo che le Sue eventuali decisioni vadano nella direzione di quanto da Lei sempre sostenuto, che non risulteranno dannose per la sicurezza e la salute dei cittadini e per l’ambiente della nostra area e pertanto auspichiamo che, come a Brindisi, venga negata l’autorizzazione al rigassificatore, in quanto tali impianti vanno fatti in siti sicuri e con le massime garanzie progettuali.

On. Lombardo tutti siamo responsabili dell’ambiente, della sicurezza e della salute di questa martoriata area, noi come cittadini medici e/o tecnici lo siamo due volte, mentre Lei, come cittadino, Medico e Governatore lo è tre volte.

Da Decontaminazione Sicilia e AugustAmbiente,

 Luigi Solarino e Giacinto Franco

 

MALTEMPO, VERTICE IN PREFETTURA PER AGGIORNAMENTO SULLA SITUAZIONE DI TRANSITABILITA’ DELLE STRADE

urag2.jpgStamani si e’ svolta in Prefettura una riunione operativa, presieduta dal vice prefetto vicario, dott.ssa Giusi Scaduto, alla presenza dei vertici delle forze di polizia, della provincia regionale di Siracusa, nella persona dell’ing. Morello, dirigente settore ambientale, del comune di Siracusa, del dipartimento regionale della protezione civile, della polizia stradale e dell’ anas, per un aggiornamento sullo stato della viabilità nella provincia a causa dell’ ondata di maltempo. Nel corso dell’incontro, verificate congiuntamente le varie problematiche urag.jpgemerse nelle ultime 24 ore e attentamente monitorate, sono stati concordati conseguenziali interventi mirati alla risoluzione delle medesime. Tuttavia, tenuto conto che continuano a permanere criticità  tali da imporre la prosecuzione della chiusura di strade provinciali e statali, si è convenuto di istituire un apposito spazio informativo, destinato all’utenza, su questo sito istituzionale della provincia regionale di Siracusa, per consentire il costante aggiornamento sullo stato di transitabilità delle rete viaria statale e provinciale.

 G.C. – La foto in alto è stata scattata ai giardini pubblici di Augusta mentre in basso, in un tratto del lungomare Rossini di Augusta.

Ci scippano l’ospedale, ma le patologie restano ad Augusta, Priolo e Melilli.

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Epidemiologia e Programmazione Sanitaria/ Analisi di Giuseppe Moschitto

Con la pubblicazione nel 2006 dell’Atlante della Mortalità e dei Ricoveri per i Tumori e per le Patologie cronico degenerative in Provincia di Siracusa “… Rerum Conoscere Causas”, il terzo della serie, si è chiuso un ciclo di 11 anni (1995-2005) di indagini epidemiologiche che hanno dotato la Provincia di una autorevole e preziosa Banca Dati di indici sanitari, indispensabili alla  Sanità provinciale e regionale per attivare i piani di prevenzione, per valutare l’efficienza e la qualità dei servizi sanitari e per preparare programmi di adeguamento e di sviluppo delle strutture sanitarie basati sui bisogni reali della popolazione. Questo ultimo punto è stato esplicitato, dallo stesso Comitato scientifico del Registro Territoriale di Patologia, nel modo seguente: “… il principale obiettivo di questo lavoro, in fondo, rimane quello di poter suggerire al decisore politico e all’alto management ipotesi di allocazione delle risorse e di pianificazione degli interventi sanitari in Provincia di Siracusa attraverso la conoscenza esatta dei dati epidemiologici, collegando la Programmazione Sanitaria dei prossimi anni ai reali bisogni sanitari del territorio siracusano”.

 

Le linee guida che suggeriscono di utilizzare i dati Epidemiologici a supporto della programmazione sanitaria, da quanto risulta da dichiarazioni rilasciate dai diretti interessati nell’ultimo decennio, sono state condivise all’unanimità dalla Comunità Scientifica, dagli operatori Sanitari e dai Politici, compresi l’Assessore alla Sanità della Regione siciliana in carica dott. Massimo Russo ed il suo predecessore prof. Roberto Lagalla. (vedi appendice)  Ma solo a parole e non nei fatti. Sorge, infatti, il dubbio che il piano sanitario regionale, per quel che riguarda la provincia di Siracusa (D.A. n° 1377/2010), sia stato redatto senza rispettare le linee guida condivise da tutti, ossia senza aver preso visione né dei risultati dei numerosi studi monografici condotti saltuariamente da qualificati ricercatori, né dei risultati emersi dalle indagini epidemiologiche sistematiche condotte dal Registro Territoriale di Patologia dell’ASL 8 di Siracusa, dal 1995 al 2005, un arco di tempo di 11 anni sufficiente per validare l’attendibilità e la significatività statistica dei dati. La fondatezza del dubbio deriva dal fatto che, nonostante le indagini epidemiologiche ufficiali abbiano messo in evidenza che nel comprensorio territoriale dei Comuni di Augusta, Melilli e Priolo, sono stati riscontrati i Tassi più alti della provincia di patologie teratogene, perinatali, neonatali e ginecologiche, la Sanità regionale decreta di chiudere i Reparti di ginecologia-ostetricia e pediatria dell’ospedale Muscatello, proprio quei reparti che vantano la domanda sanitaria relativa più alta della Provincia. La conferma della chiusura, che avverrà a breve termine, è stata data con la promulgazione dell’ultimo decreto pubblicato nella GURS del 05/01/2012. Una decisione ritenuta illogica, se si fa fede alla criticità sanitaria locale che deriva dalle patologie sopradette ed incoerente perché contraria alle dichiarazioni fatte da eminenti Personalità e dagli stessi estensori del piano sanitario. (In Appendice vengono riportati stralci delle dichiarazioni fatte da Personalità accademiche, sanitarie e politiche sull’utilizzo delle indagini epidemiologiche ai fini della Programmazione sanitaria). A questo punto, è d’obbligo conoscere cosa è veramente emerso dai dati empirici prodotti e qual è  il grado di criticità sanitaria accertato nell’area comunale di Augusta, Melilli e Priolo.  Per correttezza bisogna premettere che le indagini epidemiologiche, come tutte le indagini statistiche, si prestano ad essere interpretate in modo diverso da persone diverse per cui è difficile capire qual è il VERO (reale) grado di criticità. Sarebbe quindi giusto che si conoscesse, il grado di criticità percepito dalla gente dalle notizie divulgate dai media  negli ultimi decenni, con frequenza quasi giornaliera, ed il grado di criticità reale che è emerso dagli studi epidemiologici ufficiali. Grado di criticità percepito dalla popolazione residente:  

1- Incidenza delle malformazioni congenite: circa quattro volte superiori alla media nazionale

2- Mortalità per malformazioni congenite: circa quattro volte superiori alla media nazionale

3- Mortalità per malattie perinatali: circa quattro volte superiori alla media nazionale

4- Mortalità Infantili: media provinciale 62,2% in più della media regionale. Dato su cui pesano notevolmente le mortalità per malformazioni congenite e per malattie perinatali riscontrate ad Augusta e Melilli. (dal che si deduce che in queste due aree comunali i Tassi di Mortalità Infantili dovrebbero essere da terzo mondo)

5- Interruzioni Volontarie di Gravidanza: circa due volte superiori alla media provinciale e circa quattro volte superiori alla media nazionale

6- Mercurio nei Capelli delle Donne di Augusta: 27% in più rispetto alle Donne di Catania. Viene asserito però che “Le concentrazioni di mercurio trovate nei capelli delle donne di Augusta erano molto vicine a quelle riscontrate ai suoi tempi a Minamata” (da rabbrividire!!!) 

7- Composti organoclorurati nel latte materno delle puerpere di Augusta: concentrazioni dal 70 all’82% in più rispetto a quelle riscontrate nelle puerpere di Catania. Questo quadro sanitario da allarme rosso così come è stato riportato dai media, per la sua alta  drammaticità, è stato definito dalla stampa locale “sconvolgente…e tale da far sobbalzare gli abitanti dei centri industriali della nostra provincia”, ha contribuito ad esasperare gli animi dell’intera popolazione dell’area industriale facendola precipitare in un pericoloso stato di terrore cronico, ed è riuscito persino a polarizzare l’attenzione del mondo intero su questo fenomeno, meglio conosciuto come “Il Caso Augusta”. Sembra però che i Responsabili della Sanità regionale non abbiano avvertito la gravità del caso, in quanto, insensibili alla preoccupazione della gente ed al grido di allarme lanciato dalle parti scientifiche, sociali e culturali, e come se nulla fosse successo, decidono di reiterare il Decreto che sancisce la soppressione dei due reparti dell’ospedale Muscatello di Augusta, reparti essenziali per i trattamenti terapeutici e per tenere sotto una attenta osservazione l’evolversi di un fenomeno così drammatico.

   Grado di criticità sanitaria reale:

A causa delle oggettive difficoltà interpretative dei dati epidemiologici, il grado di criticità sanitaria  reale può essere valutato soltanto da specialisti in materia o da enti accreditati come l’OER (Osservatorio Epidemiologico Regionale). Nel caso specifico, anche se, dalla valutazione fatta dall’OER, la situazione sanitaria reale del territorio dovesse risultare meno critica di quella percepita, ma superiore al limite di soglia, (e non può essere altrimenti), non si capisce perché la Sanità si ostina ancora  a  depotenziare  l’ospedale di Augusta anzichè rendere più efficienti i servizi essenziali.

Urge allora che la Sanità faccia chiarezza su questo argomento. Personalmente, seppure convinto che i dati diffusi dai media siano stati amplificati ed enfatizzati al massimo, sono altrettanto convinto che la criticità sanitaria in questo territorio resta  ancora alta. Ritengo sia doveroso che la Regione presti la massima attenzione affinché le informazioni date alla gente siano veritiere, trasparenti e chiare. Per concludere, se quanto sopraesposto è vero chi può dare torto  alla popolazione di questa area geografica, che tanto ha dato allo Stato ed alla Regione, quando contestano il decreto che ritengono ingiusto perché redatto disattendendo le norme basilari che regolano la programmazione sanitaria? In fondo non chiedono altro che sia riconosciuto loro il diritto alla Salute, sancito dalla nostra Costituzione e dalla Organizzazione Mondiale della Sanità. Vogliamo ribadire che i cittadini di questa area industriale NON CHIEDONO PRIVILEGI MA SOLTANTO CHE LA GIUSTIZIA PREVALGA SULLA INGIUSTIZIA.

    Giuseppe MOSCHITTO  – Chimico industriale

 

RIGASSIFICATORE: UN ALTRO INCONTRO AL “SAN BIAGIO”. PREVISTA LA PRESENZA DEL “GOVERNATORE” LOMBARDO

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AUGUSTA.  Dopo la presentazione a palazzo San Biagio del libro bianco , curato dalla locale sezione di Sinistra Ecologia e Libertà, SEL,  sul rigassificatore della Jonio-Gas nel porto di Augusta. ma in territorio di Melilli, le associazioni AugustAmbiente, Decontaminazione Sicilia e di Comitati No Rigassificatore di Priolo e di Melilli sono riusciti organizzare la promessa tavola rotonda su “Rigassificatore Ionio-Gas: requisiti di sicurezza in un’area a rischio di incidenti rilevanti” che avrà luogo il 18 febbraio nell’’auditorium di palazzo San Biagio di via Roma in Augusta, con inizio alle 16,30.  Relazioneranno autorevoli esperti, non di parte, dell’’Università e dell’Enea.  La conferenza è finalizzata allo scopo di acquisire pareri e valutazioni che servano a fugare o confermare i dubbi e le preoccupazioni delle popolazioni che con il rigassificatore dovrebbero convivere, mentre il ministro Passera rimprovera proprio la Sicilia per il mancato avvio dei rigassificatori.  Ecco il programma dettagliato della conferenza

Interventi:

17,00 prof. Vittorio MAZZA Socio onorario dell’’associazione GLIS (Isolamento e altre Strategie di Progettazione Antisismica, già Gruppo di Lavoro Isolamento Sismico)

17,15 prof. Nunzio SCIBILIA Docente di Ingegneria Civile e Ambientale all’Università Palermo e socio del GLIS

17,45 prof. Alessandro MARTELLI Direttore Centro Ricerche ENEA di Bologna, docente di ingegneria sismica nei corsi di dottorato in Ingegneria Civile, Ambiente e Territorio, Edile e in Chimica del Politecnico di Bari e Presidente del GLIS

18,30 On. Dott. Raffaele Lombardo Presidente Regione Sicilia

19,00 Domande brevi e programmate ai relatori.

Moderatore: Avv. Mario Michele Giarrusso Rappresentante Fondazione Antonino Caponnetto

 

Con un video premiato a livello nazionale da “ITALIA NOSTRA”, le coste di AUGUSTA raccontate dai liceali del “Mègara”e dalla loro docente Di Venuta

 

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Giorno 31 gennaio si è svolta nell’aula magna- teatro comunale della nostra città un’interessante conferenza dal titolo “Il paesaggio costiero di Augusta: un bene prezioso da salvaguardare. La prof. Jessica Di Venuta ha  illustrato il contenuto del video “Le coste di Augusta” e  ha sottolineato con un certo orgoglio che questo è stato il video vincitore del Concorso Nazionale “IL PAESAGGIO RACCONTATO DAI RAGAZZI narrazioni e immagini nell’era digitale” bandito da ITALIA NOSTRA nell’ a.s. 2010-2011 in collaborazione con il MIUR, il Ministero dei Beni e le Attività culturali, il Ministero dell’ Ambiente e della Tutela del Territorio, l’Unesco. Questo video ha rappresentato, per gli studenti coinvolti, un’attività di ricerca-azione sul tema del paesaggio, come hanno rivelato due delle ragazze coinvolte direttamente in questa particolare esperienza, Giulia Epaminonda e Giulia Spirio. Tuttavia ritengo che, allo stesso tempo, questo video abbia ha coinvolto tutti noi ragazzi nella riscoperta del patrimonio costituito dal paesaggio in tutte le sue dimensioni, quale bene comune da tutelare e valorizzare essendo sintesi della relazione uomo-ambiente. Dopo la visione del video, che in meno di un’ora ha ripercorso i 3000 anni di storia della nostra terra, dallo splendore durante il periodo greco al paesaggio deturpato dalla presenza delle industrie petrolchimiche istallate ad Augusta, dopo il 1949; due alunne dell’Istituto, Simona Giardina e Fulvia Saraceno hanno presentato uno spot, da loro realizzato, sulle saline di Augusta. Saline che dal 2000 sono inserite nella lista dei Siti di Importanza Comunitaria e delle Zone di Protezione Speciale, ma , purtroppo,  attualmente versano in una condizione di  grave e ingiustificato degrado anche a causa di noi cittadini che siamo pronti ad autoassolverci grazie agli alibi forniti dalle inadempienze della pubblica amministrazione. Terminata la prima parte della conferenza, ha preso la parola il prof. Giovanni Signorello presidente del corso di laurea in “Pianificazione, progettazione e gestione del territorio e dell’ambiente” dell’ Università degli Studi di Catania. L’illustre relatore ha esposto il programma del corso, aggiungendo che l’ordinamento del corso di studio prevede l’acquisizione in tre anni da parte dello studente di  180 Crediti Formativi Universitari (CFU). Il prof. ha concluso esponendo quelli che sono gli obiettivi finali del corso di laurea (tra gli altri: conoscere le associazioni vegetali che maggiormente caratterizzano il territorio e il paesaggio mediterraneo, sapere applicare gli strumenti della moderna geomatica per l’analisi e la rappresentazione cartografica del territorio e dell’ambiente) e quelle che sono le possibili occupazioni (nella pubblica amministrazione, negli enti pubblici, nelle fondazioni o associazioni con scopi di tutela della natura e del paesaggio) dei laureati in Pianificazione, progettazione e gestione del territorio e dell’ambiente. All’ intervento del prof. Signorello è seguito quello della prof.ssa Giovanna Tomaselli  ordinaria di Costruzioni Rurali e Territorio Agroforestale Dipartimento di Gestione dei Sistemi Agroalimentari e Ambientali – GeSA Sezione: Costruzione e Territorio,  che ha parlato delle aree umide. Infine, al termine dell’intervento del  dott. Danilo Verde,  che ha esposto quella che è stata la sua esperienza universitaria, è stato aperto un dibattito in cui  è stata ribadita l’importanza dell’ambiente e si è giunti alla conclusione che, nonostante le varie opinioni personali, questa conferenza-orientamento è stata un’opportunità per noi ragazzi, che a breve dovremo decidere quale corso di laurea intraprendere, perché ci è stata offerta un’ altra opportunità che la maggior parte di noi non conosceva. Riprendendo le parole del prof. Signorello l’importante è scegliere  un corso di laurea vicino ai nostri interessi  e studiare con impegno: “ L’università non è fatta per i geni, ma per persone di buona volontà”.

    Martina   Serra

AUGUSTA IN GINOCCHIO DOPO UNA SETTIMANA DI SCIOPERO SELVAGGIO DEGLI OPERATORI ECOLOGICI

spazza.jpgAUGUSTA. Uno sciopero selvaggio, attuato, senza alcuna proclamazione, dal sindacato autonomo  della CISAL, dal 24  al 31 gennaio, ha messo in ginocchio Augusta, teatro già nel recente passato di astensioni degli operatori ecologici, che hanno protestato solo perché non ricevevano le spettanze da diversi mesi, da novembre addirittura, nonostante i regolari pagamenti da parte dell’Amministrazione civica, stando alle parole dell’attuale sindaco Carrubba. Nonostante l’astensione lavorativa riguardasse  il turno di raccolta, mentre è regolarmente continuato il servizio di pulizia delle strade, Augusta poteva essere tranquillamente paragonata ad altre città del Sud, più importanti, quali Napoli e Palermo, ma egualmente maleodoranti e con gravissimi rischi per la salute pubblica, tanto da essere stata allertata la prefettura in quanto ufficio territoriale del governo. Per giustificarsi il sindaco ha detto:“Abbiamo già emesso due mandati di pagamento alla Pastorino:  una somma pari a 250 mila euro la scorsa settimana e l’altro, due giorni fa, per un importo di 170 mila euro che sarà incassato a breve dalla Pastorino. Confidavamo nel fatto che, la raccolta ricominciasse già lo scorso fine settimana  così purtroppo non è stato. I mandati di pagamento, sia il primo che il secondo, sono stati effettuati indipendentemente dallo sciopero selvaggio messo in atto dagli operatori ecologici  non vorrei che i dipendenti della Pastorino pensassero che per ricevere lo stipendio occorre incrociare le braccia. Ci auguriamo che le condizioni del territorio possano tornare alla normalità”. Per evitare altri scioperi selvaggi come questo e per evitare addirittura scioperi a oltranza, come hanno minacciato i dipendenti della Pastorino – di cui molti hanno famiglie da mantenere con un solo reddito,stanchi della situazione ciclica di mancato pagamento – sarebbe opportuno o pagare regolarmente, principio di buona   amministrazione o ritornare all’antico o costituire un’Azienda municipalizzata, come altrove, nell’Italia che conta o che vuole contare.

    G. C.

LETTERA APERTA DI UNA MAMMA AUGUSTANA

Caro Pres. Della Regione Sicilia On.le Raffaele Lombardo

Caro Pres. del Consiglio della nostra amata Italia Prof. Mario Monti

e per conoscenza al nostro Carissimo Presidente dello Stato Giorgio Napolitano

 

rigassificatori.jpgNell’augurare a tutti un “buon Dialogo”, sento l’importanza di farVi sentire la vicinanza, la Voce, dei tanti cittadini silenziosamente attenti e prontia fare il proprio Dovere, soprattutto di uomini e donne, genitori e figli. Siamo “armati solo di matita”, una piccola matita che pure ha un grande Potere, frutto del lavoro dei tanti che credettero e ci donarono un futuro di unità, uno stato repubblicano e democratico, la nostra Italia. Vogliamo anche noi essere fieri e dare il nostro contributo affinché si possa “riprendere la rotta” e “navigare” tutti insieme nella giusta direzione, trasformando anche l’attuale crisi in un momento di crescita condivisa. Soprattutto per la nostra giovane democrazia affinché possa diventare sempre più  “matura” e longeva, grazie ad una maggiore consapevolezza e senso di responsabilità, ognuno del proprio ruolo, cittadini e istituzioni. Grazie al nostro caro Presidente Napolitano, per tutto il suo impegno e lavoro soprattutto orientato al rispetto reciproco e al dialogo, grande insegnamento di un Nonno saggio, premuroso e amorevole per noi. Al nostro attuale Pres. della Regione Sicilia e al Pres. Monti chiediamo di tenere presenti tutti noi, augustanesi, siciliani e italiani che confidiamo in un futuro di Vero Sviluppo capace di guardare oltre gli interessi dei singoli e dare invece a Tutti le giuste opportunità per poter contribuire alla crescita sociale, economica e umana del nostro Bel Paese. Aiutateci ad imboccare la strada migliore, dateci gli strumenti necessari per un nuovo sistema di convivenza più civile, lasciando poi alla sinergia di tanti lungimiranti e coscienziosi imprenditori e cittadini la possibilità di continuare il “cammino”.

E sono tanti coloro che nella quotidianità ancora credono, sperano e fanno il loro Dovere, umilmente e silenziosamente, impegnati e attivi nei diversi contesti sociali intenti a operare per dare lustro a questa terra (associazioni culturali, laiche e cristiane, imprenditori). Ci preoccupano soprattutto le pressioni dettate da “locali egoismi e interessi” spesso al servizio di antichi “falsi tutori”, che necessitano di un chiaro intervento di arresto, con la Buona Volontà di Tutti, Noi e Voi, Voi e Noi. Questo è il nuovo circolo virtuoso … che ci porterà lontani! E la Sicilia di oggi è ricca di uomini e donne di Buona Volontà desiderosi di nuove stagioni e di cambiamento Vero. L’autorizzazione all’impianto di un “rigassificatore”, in una terra come la nostra, è l’ennesima testimonianza dell’arroganza, il disprezzo e l’avida ignoranza locale e nazionale di falsi imprenditori senza etica né morale. Io, ma sento anche tante altre donne e mamme di Augusta, Priolo e Melilli, e uomini e giovani, Vi preghiamo di tenere in debita considerazione le motivazioni espresse dai diversi comitati cittadini nati per esprimere contrarietà a questo ennesimo impianto ad alto rischio di incidente rilevante. Ci preoccupa innanzitutto la localizzazione nel cuore dell’area industriale forse più grande d’Europa, spesso teatro di incidenti o fuoriuscite di sostanze tossiche e pericolose per la salute di tutti noi in primis ma sicuramente anche di quanti vivono lontano, perché venti e acque non si possono ostacolare. Siamo consapevoli inoltre dell’alto rischio sismico del territorio in cui viviamo. Come lei ben sa non sempre le autorizzazioni in regola hanno impedito disastri (tanti gli esempi di catastrofi annunciate o prevenibili da Giampilieri al Giappone, fino alla “Nave” di questi nostri giorni). Per noi, Prevenire è doveroso vista la già critica situazione ambientale di quest’area dichiarata da tempo ad “alto rischio di crisi ambientale”. A tutto ciò si aggiungono le tante motivazioni ben espresse nei diversi documenti e nelle sedi più opportune anche da organi della regione. Non siamo affatto tranquille e soddisfatte di come l’argomento sia stato affrontato, divulgato e sostenuto dalla classe politica. La stragrande maggioranza di cittadini subirà ancora una volta il sentirsi “solo”. Al bisogno di lavoro, puro e legittimo di questa terra, cui da troppo tempo si risponde con poche opportunità, forse proprio al fine di attuare un ricatto occupazionale e fare passare per “benefattori” coloro che vogliono solo continuare a sfruttarlo e umiliarlo, bisogna ora dare risposte diverse e vicinanza. L’attuale “area industriale” potrebbe aprirsi a tanti tipi di industria: chimica verde, trasformazione e imballaggio materie finite, produzioni eco-sostenibili, trasformazione rifiuti riciclati, manifattura e artigianato, ecc.ecc. per non parlare dello sviluppo commerciale del nostro meraviglioso porto che dovrebbe essere più funzionale a tutte le attività produttive interne e valorizzato anziché sacrificato, come avverrebbe con il rigassificatore. Molti non sanno infatti che quando opererà una mega-gasiera la legge Seveso prevede, per motivi di sicurezza, lo stop di tutte le altre attività nel raggio di qualche chilometro e a meno che, i sostenitori, non stiano già prevedendo di eludere la legge o non aspettarsi alcun controllo, sarà tardi poi piangersi addosso per le possibili conseguenze e ripercussioni di ciò. Credo sia chiaro ormai a Tutti gli italiani che superficialità, illegalità e omertà non portano a nulla di Buono. E noi vogliamo fare tesoro dell’esperienza e progredire. Questo è il lavoro, lo sviluppo, a cui inoltre potrebbe aggiungersi tutto un mondo ancora inesplorato: il turismo e la sua “industria eco-sostenibile”. Parola tabù per la vecchia politica cieca e suddita, ma grande opportunità di crescita per le nuove generazioni a cui dobbiamo dare spazio e soprattutto … ascolto. Aiutateci, ascoltateci: Noi vogliamo poter guardare al futuro con fiducia e speranza, dare nuove opportunità al capitale umano, investire sulle immense ricchezze architettoniche,monumentali, paesaggistiche, storiche e culturali per dare lustro alla nostra Sicilia e Italia, richiamando, qui nel cuore del Mediterraneo, i tanti che nel mondo verranno in cerca di cultura e storia. Il nostro territorio ha già pagato un caro prezzo allo sviluppo economico-energetico dell’intero Paese, tutte le conseguenze negative sono ricadute e rimarranno qui in eredità a lungo ma adesso sono mature le condizioni per invertire la marcia, non per tornare indietro (cosa impossibile) ma per cambiare direzione. Abbiamo “sole” ed “energia pulita”, dentro e fuori di noi, da mettere a disposizione di tutti. Pertanto è opportuno bloccare la nascita di impianti altamente rischiosi come il rigassificatore, controllare le emissioni di quelli già esistenti (raffinerie, inceneritore, ecc.), bonificare i siti dismessi, incentivare nuove industrie eco-sostenibili, togliere gli scarichi fognari a mare per promuovere la balneabilità delle coste e lo sviluppo turistico e ricettivo nel centro storico e lungo tutto il meraviglioso litorale. E’ possibile diversificare l’economia e valorizzare le tante risorse disponibili per “donarle” e goderne noi stessi che qui vogliamo continuare a vivere, e soprattutto i nostri figli, non costretti più ad “emigrare”.

Cari Presidenti consentiteci di contribuire alla “rinascita” della Sicilia e dell’Italia intera. Buon dialogo e lavoro anche a Voi.

   A.C.   Una donna e mamma di Augusta