MUSCATELLO E AIAS, STESSA SORTE? ENTRAMBI A RISCHIO APPENA DOPO IL POTENZIAMENTO DELLE STRUTTURE

A RISCHIO 40 POSTI DI LAVORO E L’ASSISTENZA PER I DISABILIaias.jpg

“Fare presto per scongiurare oltre 40 licenziamenti e garantire la prosecuzione del servizio di assistenza”. Nella vicenda AIAS di Augusta si inserisce l’appello lanciato dal responsabile della Funzione pubblica  Sanità privata della Cisl di Siracusa, Sebastiano Miceli, che si rivolge all’ASP provinciale affinché venga siglata la voltura del servizio al Consorzio Siciliano di Riabilitazione (CSR) entro la prossima settimana. “I preavvisi di licenziamento, ai vari livelli, scadranno il prossimo 31 luglio”. – sottolinea Miceli – Per garantire il servizio e i livelli occupazionali serve l’accreditamento dell’ASP che, nei propri uffici, ha tutti i documenti necessari, come richiesto in prefettura. Mancano poco meno di dieci giorni a questa scadenza” – aggiunge Miceli – “e bisogna necessariamente accelerare l’iter.” L’accordo siglato dalle parti prevede l’assunzione di tutto il personale previsto dagli standard regionali, compresi quelle unità lavorative ritenute in esubero, la garanzia delle qualifiche già rivestite, il riconoscimento dei livelli maturati in AIAS Augusta trascorsi 30 giorni dall’assunzione nel CSR. “Questa strada è stata l’unica avanzata al tavolo sindacale” – sottolinea ancora  Miceli –“ Siamo consapevoli che questo accordo, nella complessità e nelle difficoltà della vicenda, era il migliore possibile in questo momento. Non ci sono state altre proposte o idee. Oggi dobbiamo salvare questi posti di lavoro e continuare a garantire un servizio di assistenza ritenuto efficiente e professionalmente valido”.

C. C.

AUGUSTA, ANCHE L’AIAS RISCHIA DI CHIUDERE

Si tratta d’una benemerita associazione, con una struttura ospedaliera, costata circa un miliardo di vecchie lire, che cura 350 disabili

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AUGUSTA. Un’altra benemerita struttura sanitaria ad Augusta rischia la chiusura entro il prossimo aprile? Licenziamento collettivo dei  quarantaquattro dipendenti del centro Aias di Augusta? Come si ricorderà, il centro, che un paio d’anni fa si è trasferito i una sede costata un miliardo di vecchie lire, si dedica da  quasi quarant’ anni alla cura dei disabili. Una lettera, datata 7 febbraio, del commissario del centro, il ragusano Giovanni  Blundo alle rappresentanze sindacali annuncia “la chiusura del centro Aias di Augusta” e il conseguente licenziamento collettivo di tutti i dipendenti. Questi ultimi  affermano  di non avere ricevuto a casa nessuna comunicazione di licenziamento. Alla base del grave provvedimento è pesante   situazione debitoria dell’associazione nei confronti di INPS,  che comporta,  il  mancato ottenimento  del famigerato DURC (Documento unico di regolarità contributiva) , un documento che attesta i contributi regolarmente versati all’INPS e all’INAIL, indispensabile per partecipare a tutti gli appalti e subappalti di lavori pubblici (verifica dei requisiti per la partecipazione alle gare, aggiudicazione alle gare aggiudicazione dell’appalto, stipula del contratto, stati d’avanzamento lavori, liquidazioni finali).

In provincia sono centinaia ormai  le aziende private che hanno problemi con questo documento, nella zona industriale sono tante le aziende che lavorano per lo stato e per gli enti pubblici sono in difetto con i versamenti per mancanza di liquidità, magari perché attendono i pagamenti da enti pubblici che troppo spesso pagano anche con anni di ritardo.  Nel caso dell’Aias c’è dell’altro Si parla insistentemente, infatti,  di una nuova associazione con sede a Catania pronta a rilevare il tutto. I sindacati, più volte, hanno denunciato appariscenti irregolarità nei bilanci dell’ AIAS che è un’associazione senza scopi di lucro, per esempio con somme  impegnate in fondi di investimento. Il comitato di genitori dei disabili ,  formato da 80 associati  e da altri che non riescono a ottenere lo status di soci,  da anni si batte per una migliore condizione di vita dei propri familiari: circa trecentocinquanta sono gli assistiti dall’AIAS, con vari problemi di stabilità, fra grandi e piccoli. Recentemente  questi genitori hanno affermato  che “stanno colpendo la sensibilità di noi genitori con continue minacce di chiusura, una situazione che ci getta nello sconforto più totale”. Per tale ragione hanno inviato una lettera al prefetto, tranne il commissariato di polizia di Augusta, per chiedere un autorevole intervento del rappresentante dello Stato sul territorio.

Per ora, il prefetto di Siracusa tace. Per quanto tempo ancora?

 Cecilia Càsole