DIFESA: CONCLUSA A PALERMO LA PARTECIPAZIONE A “ORIENTA SICILIA 2016”

Orienta SiciliaPALERMO – E’ terminata a Palermo la tre giorni del salone sull’orientamento universitario e professionale “Orienta Sicilia”, dove lo Stato Maggiore della Difesa ha partecipato fornendo agli oltre 60.000 studenti siciliani presenti tutte le informazioni necessarie per diventare un professionista in uniforme. I frequentatori del 4° e del 5° anno delle scuole superiori, provenienti da tutte le province dell’isola, hanno affollato i desk informativi di Esercito, Marina Militare, Aeronautica Militare e Carabinieri installati nello stand dello Stato Maggiore della Difesa durante l’intera durata della manifestazione. I ragazzi e ragazze siciliani hanno avuto modo di parlare con gli uomini e con le donne delle quattro Forze Armate presenti e di rivolgere loro tutte le domande utili a capire quali sono i percorsi formativi e le possibilità di carriera offerte dal mondo della Difesa, nonché di approfondire le proprie conoscenze sulle attività svolte negli scenari oltre confine per il contrasto delle minacce alla sicurezza internazionale e su quelle condotte in Patria al servizio della collettività. Dalle modalità e tempistiche di accesso al concorso nelle Accademie per diventare un Ufficiale – bando di concorso di norma previsto in uscita per la fine di dicembre – a quelle per i concorsi per le Scuole Sottufficiali e da Volontario in Ferma Prefissata, sono solo alcune delle tantissime richieste formulate che confermano il forte interesse dei giovani sulle possibilità di diventare un professionista indossando l’uniforme e svolgere in prima persona le attività della Difesa al servizio del Paese. Tantissimi gli studenti che hanno deciso di iscriversi alle newsletters delle 4 Forze Armate per ricevere informazioni sulla pubblicazione dei bandi di concorso, come  molti altri sono stati i ragazzi interessati alla nuova parte social della Difesa che vanno dal sito www.difesa.it, dove collegarsi per seguire più da vicino tutte le notizie sulle attività.

AUGUSTA/ANCORA COLPI TO IL PORTICCIOLO TURISTICO XIFONIO – di Giorgio Càsole

Una nuova mareggiata ha colpito l’erigendo porto turistico che sta sorgendo sul golfo Xifonio.. Lo  scorso anno, di questi tempi, la mareggiata fu più violenta e provocò danni ingenti alla società  privata che si è  assunto l’onere di dotare Augusta di un porticciolo turistico, com’era nei desideri e nelle aspettative oltre vent’anni fa. Mentre a Avola si dibatte per realizzare un porticciolo  per attirare i diportisti, ad Augusta, pur dopo mille traversie burocratiche e  tra le intemperanze della natura, faticosamente si sta proseguendo un progetto che potrebbe rappresentare un’inversione di tendenza per questa città.

Alfio FazioAugusta.  Càsole – Chi meglio di Alfio Fazio (nella foto), procuratore della Comap, un’azienda che da anni opera in campo portuale, amministratore unico della società “Porto Xifonio Augusta”, può parlarci del lungo iter che solo da un anno è diventato concreto per la realizzazione di un porticciolo turistico  in Augusta? Fazio:“Vent’anni fa, nel 1996, con mio fratello Carlo e altri due soci, costituii una società per acquistare un palazzetto civile degradato in Via Epicarmo, il palazzo Zuppello, e, in Via Xifonia, nell’area retrostante al palazzo Zuppello, un palazzetto, altrettanto degradato, prospiciente il golfo Xifonio, che era stato sede, molti anni fa, di una scuola media. Dopo vari tentativi, riuscimmo nell’impresa. L’ambizione non era soltanto quella di trasformare i due edifici in albergo. L’ambizione era maggiore. Era quella di realizzare un’impresa di quelle che si vedono nel nord, in Liguria, a Portofino, o in altre isole straniere, per esempio Malta. L’ambizione, cioè, era quella di realizzare un porto turistico attrezzato per diportisti nella cala del Carmine, nei pressi di contrada Badiazza, in un’area praticamente abbandonata, da poter far rifiorire con le nostre risorse, senza chiedere alle finanze pubbliche, spinti da un legittimo desiderio di investimento, ma, anche, mossi da un attaccamento alle nostre radici, alla nostra terra.” Càsole-C’è stata, dunque, una motivazione ideale alla base di questo progetto? “Certo. Siamo di Augusta e abbiamo voluto investire su e per Augusta perché crediamo che Augusta non debba essere ricordata come una città dalla fama negativa. Con il porto turistico, che in passato altri avevano solo sognato di poter realizzare, noi pensiamo che, almeno durante la bella stagione, i diportisti contribuiranno a un’inversione di tendenza. Quello di Augusta, è vero, potrebbe essere considerata un porto di transito, ma potrebbe anche rappresentare un’occasione di rilancio di un’economia nuova, basata sulle cose da vedere: non dimentichiamoci che Augusta ha fortificazioni nel porto che potrebbero essere visitabili a pagamento, che si potrebbe attrezzare un molo nell’ex idroscalo per poter visitare l’hangar per dirigibili e il suo grande parco, non dimentichiamoci delle zone umide rappresentate dalle ex saline, che potrebbero essere un’attrazione per naturalisti e fotoamatori, non dimentichiamoci dei fiordi di Brucoli, unici dalle nostre parti, senza citare il castello svevo, che domina l’isola, e il castello aragonese di Brucoli. Vorrei precisare che nel Piano Regolatore Generale era previsto un porto turistico in area contrassegnata dalla lettera F, cioè strutture alberghiere. Càsole-Quindi, il progetto era facilitato? Fazio:“No. Nel novembre ’98, assistiti da alcuni tecnici palermitani specializzati nel settore delle opere marittime, presentammo un primo progetto, che prevedeva tre pontili e un frangiflutti galleggiante di costo elevato, ma indispensabile. Pensavo potesse avere un iter veloce, nel giro di qualche anno come per altri pontili, con la precisa idea, però, di acquisire la concessione dell’area e modificare successivamente il progetto, non appena la Regione siciliana avesse recepito il decreto del governo nazionale denominato Burlando sui porti turistici.”  Càsole-Che successe dopo? Fazio: “I burocrati dell’Assessorato regionale territorio e ambiente (Arta) mi avevano letto nel pensiero. Considerarono il pontile, anche se galleggiante, come un vero approdo turistico. Perciò, chiesero il rilascio di ben ventidue pareri di altrettanti enti, compresa la Soprintendenza. Ottenute questa miriade di autorizzazioni, nel 2004 si ottenne la concessione per la realizzazione del progetto che prevedeva il galleggiante.”

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INTERVENTI CHE ESULANO DALL’ATTIVITÀ DI POLIZIA E DI SALVAGUARDIA DELLA VITA UMANA IN MARE

santuario-dei-cetaceiAUGUSTA – Si ritiene opportuno stilare una nota di precisazione in relazione agli interventi, effettuati da ultimo dalla Capitaneria di Porto-Guardia Costiera di Augusta, che esulano dall’attività di polizia e di salvaguardia della vita umana in mare. A tal proposito, si puntualizza che le azioni poste in essere nel tentativo di prestare assistenza ad animali in difficoltà, quali, nel caso specifico, cetacei, rientrano nell’ambito di quelle attività che il Corpo delle Capitanerie di Porto-Guardia Costiera svolge in ausilio agli Enti preposti ad ottemperare a tali incombenze, per le quali il personale del Corpo effettua un’opera di mero concorso, e non dispone di attrezzature specifiche. Nell’ipotesi di cetacei giunti sottocosta, a pochi metri dalla battigia, in acque bassissime, non è nemmeno agevole, se non impossibile, giungere con le unità navali militari in dotazione, né i Militari in servizio di pattuglia automontata, possono fare granché per alleviare le sofferenze dei poveri mammiferi marini, ormai molto probabilmente, se non quasi certamente, agonizzanti. Sulla scorta di quanto riferito dai referenti dei competenti servizi veterinari, è infatti possibile asserire che nel caso in cui i cetacei non dovessero presentare evidenti lacerazioni esterne, si tratterebbe di fattispecie caratterizzate dalla verosimile presenza di patologie, quali polmoniti, casi di morbillivirus, o presenza di parassiti intestinali, per le quali gli ipotetici sforzi volti a riportare i cetacei in mare aperto non sono destinati sortire effetti benefici: ciò a causa del malessere patito, e della conseguente perdita di orientamento. Tra l’altro, le specie delle quali sono stati registrati i casi di spiaggiamento, mal sopportano sia la cattività, che le grida ed il fragore prodotti dalle tante persone che si riversano in acqua, attirate dalla curiosità: tale frastuono contribuisce non poco all’insorgenza di infarti, fatali per il malcapitato delfino. Si comprenderà come l’intervento delle motovedette venga sempre garantito, anche nell’ipotesi di condizioni meteorologiche avverse, nel caso in cui si debba salvaguardare la vita umana in mare, ma la sicurezza degli equipaggi non può essere messa assolutamente a repentaglio, nelle medesime condizioni atmosferiche, nel tentativo di prestare assistenza a specie di mammiferi marini in eventuale difficoltà: tentativo che spesso, purtroppo, è comunque vano, così come acclarato nelle indicazioni fornite dagli esperti in materia. Tali chiarimenti si sono resi necessari a fronte di imprecise, ed improprie, dichiarazioni apparse sul web in attinenza ad alcuni recenti episodi di rinvenimento di cetacei.

  C.P. 

IL PROGETTO “JUPITER” PER IL RILANCIO DELLA SASOL AUGUSTA

sasol-augusta_progetto_jupiterAUGUSTALa Sasol di Augusta destinata a essere il volano della chimica in casa Sasol Italy, per rilanciarsi nel mercato nei prossimi tre anni, con proposte innovative capaci di dare risposte concrete agli azionisti e maggiore tranquillità ai lavoratori, dopo un periodo di incertezza e instabilità legati a problematiche derivanti dall’approvvigionamento delle materie prime. L’ambizioso progetto, denominato “Jupiter”, per un importante investimento che decollerà a febbraio 2017.  “Gratificazioni in arrivo – informa la segreteria del sindacato UGL Chimici – per serene relazioni industriali che la rappresentanza RSU esprime con senso di partecipazione e collaborazione nei tavoli per gli accordi nelle prossime trattative di secondo livello“.

  G.T.

“IL TERRITORIO IN RETE”, SEMINARIO DI WINDOWS IN EUROPE SU INNOVAZIONE E FONDI COMUNITARI

Sette le imprese presenti, provenienti anche dalle province di Siracusa e Caltanissetta

clementi,_corsetti,_tornabene,_lupo[1]-1024x1024VITTORIA (RG) – Lo scorso 21 luglio si è svolto a Vittoria, nella sede di “Windows in Europe”, il seminario “Il territorio in rete: opportunità di sviluppo”. Il convegno era organizzato da Windows in Europe (associazione per la formazione all’internazionalizzazione ed alla europrogettazione) insieme al Consorzio Med Europe Export di Palermo (con sede presso Confindustria Palermo),  attivo da più di 20 anni. Le imprese siciliane che hanno aderito al Consorzio hanno avviato, grazie alla sua consulenza, numerosi e proficui rapporti commerciali con Stati il_briefing_dei_formatori_del_seminario[1]-1024x1024esteri. A presentare il seminario è stato Salvo Lupo, presidente di Windows in Europe.  “Questo seminario – spiega – si inserisce in un percorso che da tempo abbiamo avviato nel sostegno alle imprese per la internazionalizzazione”. Sono intervenuti: Grazia Clementi, presidente del Consorzio Med Europe Export, che ha  presentato le esperienze ventennali del consorzio, Gustavo Corsetti e Annalisa Lorito, anch’essi  di Med Europe Export, Dario Tornabene e Francesco Pinelli, dell’assessorato Attività produttive della Regione siciliana, Tiziana Lipari, del ministero dello Sviluppo Economico, che opera anche nell’ufficio “Sprint” della Regione siciliana. E’ intervenuto ed ha portato il saluto dell’amministrazione comunale il dirigente del settore Affari generali del comune di Vittoria, Alessandro Basile. Basile ha annunciato che il comune ha istituito la nuova Direzione “Programmazione comunitaria” che opererà nel settore dell’accesso ai fondi europei. Grazia Clementi, Gustavo Corsetti e Annalisa Lorito hanno illustrato ai presenti le attività del Consorzio Med Europe Export e la situazione attuale per ciò che attiene i rapporti commerciali con vari paesi esteri comunitari ed extracomunitari, sottolineando i punti di forza, gli ostacoli e le opportunità offerte, in maniera diversa, da ciascun paese. Il consorzio promuove incontri d’affari in Italia con operatori stranieri, sostiene la partecipazione a fiere e manifestazioni internazionali e promuove le “missioni incoming” e gli incontri tra imprese siciliane e straniere. Gustavo Corsetti ha parlato delle “Reti d’Impresa”, strumento molto flessibile perché lascia autonomia all’iniziativa imprenditoriale singola, ma permette di trarre utilità dalla possibilità di integrare le diverse competenze. Dario Tornabene ha illustrato i “Distretti produttivi” e le novità del recente decreto 1937 del 28 giugno 2016. Sono state poi spiegate le modalità offerte dalla nuova programmazione comunitaria 2014/20. Al seminario hanno preso parte sette aziende agro-alimentari della Sicilia sud-orientale: Vivaistica Fratelli Gentile, Società agricola Fratelli Speranza, Itasmart srl, Azienda agricola Arancio Giambattista, tutte di Vittoria, Noria srl, di Modica, Azienda agricola Di Gaetano Raimondo, di Niscemi, Azienda Giunta Giovanni, di Rosolini. “L’obiettivo del seminario – spiega Giuseppe Ingallina, di Windows in Europe – è sostenere le aziende siciliane che vogliono investire nell’innovazione e nell’internazionalizzazione. Windows in Europe e Med Europe Export hanno avviato una collaborazione per dar vita a dei progetti comuni, interfacciandosi con la Regione Siciliana. Il nostro scopo è una “globalizzazione attiva e non passiva” che ci permetta di cogliere le opportunità offerte dai nuovi mercati mondiali”.

 Francesca Cabibbo

CHE COSA PENSA IL COMANDANTE DEL PORTO DI AUGUSTA DEL NASCENTE PORTICCIOLO XIFONIO

downloadAUGUSTAComandante, come lei sa, ad Augusta, nel golfo Xifonio, sta sorgendo un porticciolo turistico per opera di imprenditori locali. Secondo Lei, c’è la possibilità di modificare l’economia di questa città? – “Intanto, devo dire che un investimento del genere avrà avuto uno studio di fattibilità. Ritengo che chi ha intrapreso quest’iniziativa sia cosciente delle difficoltà, del “ritorno”. Io, comunque, sono favorevole al fare. Sono ottimista. Siamo imagesvicini agli imprenditori. Li conosciamo. Sono imprenditori presenti nel territorio. Ritengo che siano di stimolo per attività imprenditoriali ancorché minori. Un’infrastruttura del genere, come quella del porto Xifonio, presuppone non solo un investimento, non solo un guadagno, presuppone una crescita di quell’angolo di paese, ma anche una crescita della città, per essere un’infrastruttura rivolta a un’utenza medio-alta, a mezz’ora di distanza dall’aeroporto di Catania. E’ un’iniziativa che io plaudo, perché comunque bisogna dare alle cose il giusto valore. Chi ha investito ha fatto un salto nel buio, ha dimostrato coraggio. I tempi sono difficili. Io vedo bene questo porto turistico nel golfo Xifonio perché il diporto tutto ha bisogno di porti dedicati. Oggi nel sud-est della Sicilia i porti turistici si possono contare sulle dita di una mano, specie per quelle imbarcazioni che si attende ricevere. La città di Augusta deve crescere. Chi ci vive ha l’obbligo di farla crescere.”

G. C.

AUGUSTA/PRECARI, ILCOMUNE DOVRA’ DARE LORO PIU’ DI UN MLN DI EURO

pendolariAUGUSTA – Il Comune è stato condannato da Filippo Favale, giudice del lavoro del tribunale di Siracusa, a risarcire i sessanta dipendenti precari con una somma superiore al milione di euro. Il Comune, negli anni scorsi ha fatto ricorso a “un reiterato  ed eccessivo utilizzo dello strumento del contratto a termine”. Nel 2013 i precari, rappresentati dall’avv. Antonio Barone, fecero richiesta di   risarcimento danni, che sono stati quantificati dal giudice aretuseo in 12 mensilità dell’ultima retribuzione globale di fatto, oltre alla rivalutazione monetaria e gli interessi, per un esborso complessivo di oltre un milione di euro.

Giulia Càsole  

AUGUSTA. VERTENZA PRECARI, DI PIETRO: “VOLONTA’ DI PRESERVARE IL POSTO AGLI 85 LAVORATORI”, CARUSO: “LE BUGIE DEL PD”

Palazzo San Biagio Aula consiliareAUGUSTA. Mercoledì 27, si è tenuta  alla prefettura di Siracusa la riunione tra il sindaco di Augusta, Di Pietro, il  segretario generale del Comune di Augusta e i segretari provinciali delle organizzazioni sindacali e dei rappresentanti sindacali di base. Le parti hanno sostanzialmente ribadito le posizioni già espresse nei precedenti incontri tenutisi  nel palazzo municipale di Augusta. Poiché rimangono ancora  le incertezze sull’ammontare delle somme messe a disposizione dalla Regione Siciliana per consentire la proroga del personale precario fino al 31/12/2016 alle stesse condizioni dell’anno 2013, il prefetto Gradone  ha consigliato di agire con cautela  e di trovare un punto di incontro. Il sindaco ha  confermato  la più volte manifestata volontà di preservare i posti di lavoro di tutti gli 85 dipendenti a tempo determinato. Sul tema dei precari, il consigliere Mauro Caruso, capogruppo M5 S, ha trasmesso una nota in cui, senza nominarlo, lancia accuse al consigliere comunale Triberio, segretario del PD che, secondo Caruso, fa disinformazione, lanciando accuse alla Giunta di Pietro su questo e su altri argomenti. Ecco  la reazione di Caruso, da lui stesso intitolata “Le bugie del PD”: “Ci fanno sorridere taluni soggetti appartenenti a un partito, il quale oggi si fregia di titoli importanti come quello di essere di fatto il principale artefice della definitiva distruzione dell’Italia, quello de “la rivoluzione è già iniziata”(cit. Crocetta) e a cui si deve anche il merito di aver lasciato Augusta in mano a dei commissari, dopo che il Consiglio Comunale è stato sciolto per presunte infiltrazioni mafiose.

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ASSEMBLEA CGIL CISL E UIL SUL FUTURO DELL’ARSENALE – di Sebastiano Trigilio

12963945_1185399701470205_6116047036236683139_n12439445_1185399368136905_7763807039040167780_nAUGUSTA – La riforma del Ministero della Difesa per la sua particolarità è alquanto articolata. Sono stati approvati dei provvedimenti legislativi che hanno modificato sostanzialmente la struttura e l’organizzazione del Ministero richiamandosi alle mutate condizioni internazionali ed all’impegno dell’Italia nello scacchiere Europeo ed Internazionale. Con il decreto di struttura del 1998 il ministero della difesa intendeva riorganizzare l’intero ministero e in particolar modo gli stabilimenti e arsenali militari che risultavano essere enti di preminente interesse dell’Amministrazione Difesa. Il modello che si intendeva avere dopo la ristrutturazione dell’area tecnica industriale  mirava ad una gestione dell’ente ristrutturato con criteri di economicità ed efficienza, attraverso un recupero della produttività, riducendo il ricorso all’esternalizzazione dei lavori e dei servizi a favore dell’industria privata. Le strutture riorganizzate, soprattutto quelle dell’area industriale, davano origine ad una modifica dell’organizzazione del lavoro, adeguandola alle innovazioni tecnologiche, valorizzando i lavoratori ed il contenuto professionale anche attraverso i processi di riqualificazione e aggiornamento professionale del personale civile. Infatti il processo riformatore aveva come punto centrale proprio quello della trasformazione del modello organizzativo industriale, tentando di sganciarlo in maniera netta dalle normali dinamiche istituzionali tipiche del Ministero della Difesa. Importantissimo, ad esempio, era il tentativo di modificare la capacità di utilizzo delle risorse, fino ad allora ingessata nelle regole di bilancio tipiche della pubblica amministrazione e quello di “proteggere” l’investimento sugli arsenali con l’adozione di specifici decreti ministeriali che ne blindavano organici e funzioni. Tutto, ovviamente doveva essere  accompagnato da un piano di investimenti straordinari che avesse l’ambizione di ricollocare adeguatamente quegli insediamenti nel “mercato industriale” e da una serie di interventi legislativi mirati anche ad uno snellimento delle procedure. Quello, però, al quale abbiamo assistito nel corso degli anni non ha seguito lo spirito e la filosofia di quel processo riformatore. La riduzione degli interventi e il metodico contenimento delle risorse finanziarie e delle potenzialità di ogni singolo settore lavorativo sono state in simbiosi con una politica, che anziché valorizzare le capacità professionali dei tantissimi lavoratori civili le hanno degradate e svuotate di dignità. L’azzeramento del processo riformatore, l’insistente ricorso ai processi di privatizzazione e la continua marginalizzazione della componente civile di questi enti hanno avuto come risultato una devastazione sul tema del lavoro. Sono state ristabilite le precedenti condizioni di difficoltà nell’utilizzo delle risorse; sono state drenate, fino a renderle assolutamente impercettibili, le risorse e gli investimenti di cui quest’area aveva necessità.E’ inconcepibile pensare che lo strumento militare, con il suo naviglio, si è evoluto rispetto alle conoscenze professionali del personale tecnico senza trasferire a quest’ultimo l’acquisizione di Know how.  Ad aggravare tale situazione occorre considerare come, nel tempo, non vi sia stato un turn-over generazionale, perdendo, quindi buona parte del bagaglio di esperienza del personale collocato in congedo che definiscono chiaramente il grado di disattenzione dimostrato verso il Ministero della Difesa. Si ha l’impressione, e non solo impressione, di navigare a vista, senza nessuna progettualità o programmazione e comunque senza un minimo strumento che dia sicurezza, serenità e dignità ai lavoratori civili della difesa. Ci troviamo di fronte un Ministero che ha sostanzialmente interpretato e continuato la sua attività come opera di destrutturazione meditata,  con interventi  finanziari e politici che,  hanno azzerato i processi evolutivi e condotto il Ministero della Difesa in una profonda crisi strutturale ed economica. In sintesi queste cause hanno determinato la condizione in cui versa oggi l’Arsenale di Augusta e cioè tale da poter essere definito antieconomico ed inefficiente e che sono state negli ultimi anni la base di discussione politica di governo per giungere a forme di privatizzazione attraverso alcuni gruppi di studi, prima il CRAMM e poi il CAID.  Da circa cinque anni è partito anche ad Augusta il piano “BRIN” che prevede la ristrutturazione e l’adeguamento delle strutture adibite alle lavorazioni. Sono state consegnate la maggior parte delle officine costate fior di milioni di Euro (circa 50 milioni), mentre altre sono ancora in lavorazione e si attendono altri 20 milioni di euro per il completamento del piano BRIN. Oggi assistiamo, a fronte di milioni di Euro spesi per la ristrutturazione, l’ammodernamento e  l’adeguamento alle norme di sicurezza delle officine, che il personale impiegato risulta essere anche di una sola unità professionale, per altro, prossima al pensionamento. Se questa è la politica che si vuole attuare per far fronte ai lavori sulle Unità Navali di stanza ad Augusta, è bene che qualcuno ci spieghi con estrema serietà: Qual è il fine dei svariati  milioni di euro investiti per ristrutturare e ammodernare le strutture e le officine dell’Arsenale? – Perché si investono tanti soldi se non viene attuata una politica parallela di assunzione e riqualificazione del personale ? Da più di un decennio la RSU di Marinarsen Augusta e le OO.SS. , lanciavano la “Vertenza Arsenale” in cui definivano prioritaria ed urgente una politica delle risorse umane, Turn–Over  e aggiornamento professionale sulle nuove tecnologie , soprattutto in quelle lavorazioni dove l’invecchiamento anagrafico del personale rende sempre più difficile la capacità di far fronte alle esigenze delle stesse, rivendicavano inoltre la ristrutturazione, l’ammodernamento, e l’adeguamento alle norme vigenti di tutte le strutture.

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CONVEGNO PROVINCIALE DEI MAESTRI DEL LAVORO A CITTA’ DELLA NOTTE

Presente il viceprefetto Filippina Cocuzza

MDL gruppo 2015AUGUSTA /VILLASMUNDO. Per indifferibili impegni istituzionali altrove del  prefetto di Siracusa, Armando Gradone,   a consegnare i brevetti che riconoscono l’onorificenza della Stella al Merito del Lavoro della provincia è stata, a Città della Notte, è stato  il viceprefetto Filippina Cocuzza, dopo la messa officiata, nella sala Pirandello, dall’arciprete di Augusta,  don Palmiro Prisutto. Ad accogliere la dottoressa Cocuzza, il sindaco di Melilli, Pippo Cannata, e  l’intero consiglio provinciale per il triennio 2016-2018, composta da Romolo Maddaleni, console riconfermato, Andrea Zeni, Raimondo Livia, Francesco Armellini, Alberto Di Grande, Alfio Caltabiano, Salvatore Arena, Bartolomeo Trovato, Giuseppe Veneziano, Filippo Rinaldi, Sebastiano Viola e Sebastiano Daniele. Il console Maddaleni ha tracciato un bilancio del decorso triennio, sottolineando soprattutto l’importanza del progetto “scuola-lavoro “, che ha consentito a sedici allievi dell’istituto tecnico “Ruiz” di conseguire il patentino di saldatore, un progetto reso possibile grazie  grazie al dirigente Carmelo Gulino che ha concesso ai MdL   una sede con annessa sala multimediale, che “ci consente di effettuare le nostre riunioni periodiche e nella quale abbiamo già intrattenuto i ragazzi dell’ultimo anno dell’istituto A. Ruiz di Augusta coinvolgendoli, in una tre giorni intensa, nel più ampio progetto “Scuola-Lavoro” , ha precisato Maddaleni. l nuovi insigniti dell’onorificenza di Maestro del Lavoro,. da parte del Capo dello Stato sono: Giovanni Cardella, Giuseppe De Sensi, Emanuele Spicuglia, pensionati della Esso-raffineria di Augusta, Felice Nanè, pensionato ENEL. Si diventa Maestri del Lavoro per scelta precisa dell’Azienda privata dove lavora il dipendente, che,, oltre ad avere dimostrato attaccamento all’azienda, deve essere senza precedenti o pendenze penali. L’onorificenza può essere considerata il corrispettivo per i dipendenti privati dell’onorificenza di Cavaliere del Lavoro, conferita dal presidente della Repubblica agli imprenditori distintisi nei loro campi. Anche l’onorificenza di Maestro del Lavoro è diretta emanazione del Presidente della Repubblica, tant’è vero che, di norma, viene consegnata dai rappresentanti dello Stato più alti in grado in una provincia, quali sono i prefetti. Riconoscimento di lunga appartenenza ai MdL sono stati consegnati a Maria Centamore, Gaetano Saponara, Andrea Zeni, Sebastiano Viola  quali “veterani” per oltre 25 anni di appartenenza, a Giuseppe Ago, Giovanni Cianci e Salvatore Campisi per oltre 20 anni, e a Mario Addati, Antonio Onorati, Attilio Gibilisco e Salvatore Garilli per oltre 10 anni. Maestro di cerimonie è stato il prof. Giorgio Càsole che ha interpretato altresì alcuni testi poetici di Gozzano, Pascoli, Trilussa, Ungaretti e altri. E’ seguito un incontro conviviale allietata dal violinista Giovanni Di Mauro.

Lina Solarino