AUGUSTA, “Augustainunanno” ritorna con la seconda edizione

23795017_1724430834242311_5809875486861991759_nAugusta. Augustainunanno ritorna con la seconda edizione e propone un nuovo tema volto a sottolineare la forte connessione tra l’identità cittadina e la propria cultura locale. Una pubblicazione, sempre bilingue anche grazie alla collaborazione con il liceo linguistico augustano (alternanza scuola-lavoro) e un calendario interattivo (QRcode) che accolgono al loro interno una rassegna di fotografie scattate prima e durante un’ inedita iniziativa che si è svolta durante le giornate di sabato 27 e domenica 28 maggio 2017 targata Sulidarte. Festa urbana 2017: #immaginarioronchi. La presentazione del progetto avverrà giorno 13 dicembre alle ore 18.30 al Circolo Unione. Anche quest’anno proponiamo alla nostra città una mostra fotografica e contestualmente apriremo le vendite dei nostri prodotti editoriali scaturiti da #immaginarioronchi. La mostra resterà aperta, presso “la galleria” in via Principe Umberto 79, per tutto il periodo natalizio fino al 6 gennaio 2018 e seguirà i seguenti orari: dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 17.00 alle 20.00. Inoltre quest’anno avremo come partner i due licei augustani: Mègara e Ruiz. Un percorso di crescita per la realizzazione di due diverse mappe interattive che da una parte svolgeranno il ruolo di alternanza scuola-lavoro e dall’altra daranno luogo alla produzione di pannelli di studio e analisi del nostro territorio. Questi prodotti una volta realizzati verranno donati alla città. La valorizzazione di Augusta e del nostro patrimonio sono il motivo fondante della nostra associazione. La serata del 13 è ad accesso gratuito fino a esaurimento posti.

      M.S.

STORIE DI BAMBINI CHE ATTRAVERSANO IL MARE ALLA TODARO DI AUGUSTA

foto per comunicato stampaAUGUSTA – Presso il 3° Istituto Comprensivo “S. Todaro” è stato rappresentato lo spettacolo “STORIE DI BAMBINI CHE ATTRAVERSANO IL MARE” di e con Alessio Di Modica, in occasione della giornata della Dichiarazione dei Diritti dell’Infanzia. Un’anteprima assoluta per la città grazie alla sensibilità della Dirigente Scolastica, prof.ssa Rita Spada, dell’intero corpo docenti e del Consiglio d’Istituto. Lo spettacolo che la compagnia porta in giro per l’Italia da due anni, racconta di un viaggio da una costa ad un’altra, due narrazioni che nella memoria si incrociano, “cuntate” con il respiro del mare. La storia è quella di due bambini ingoiati da un mare che non li uccide ma che inghiotte il tempo dei loro giochi e della loro gioia lasciandolo infrangere sulle coste dure della vita adulta che si staglia come roccia, sotto un cielo azzurro, troppo lontana quando si parte ma troppo vicina quando si arriva. Il primo “cunto” narra di un bambino, figlio di un pescatore siciliano, che a 10 anni parte per andare a lavorare con suo padre verso la Calabria. Il secondo è il viaggio che un giovanissimo africano, anch’egli figlio di un pescatore, compie per arrivare in Italia. L’attentissimo pubblico degli alunni della scuola secondaria ha partecipato allo spettacolo e ha seguito con interesse il momento di approfondimento con Andrea Baffo, presidente di una Cooperativa Sociale, che si occupa di accoglienza per bambini e ragazzi migranti in provincia.

ANTONIO CRUPI PRESENTA LA “STORIA DELLA DIVINAZIONE”

storiaAUGUSTA – Santuari, Oracoli e Antri sono luoghi che da sempre hanno avuto un ruolo preponderante nella vita religiosa e politica di civiltà, come quella greca e romana; luoghi in cui, come moderni santuari, l’uomo ha cercato il contatto diretto con la divinità, un segno tangibile dell’esistenza di un Dio che potesse indirizzare e guidare le nostre vite. Con “Storia della Divinazione”, Antonio Crupi ci accompagnerà in un viaggio alla scoperta della nascita e dello sviluppo dell’Arte Divinatoria presso le antiche culture umane. Sabato 16 dicembre, ore 18.30, in viale Italia 262, ad Augusta.

AUGUSTA, IL LICEO MÈGARA AFFRONTA LE SFIDE TECNOLOGICHE

liceo mègaraAugusta. Il Liceo Mègara si pone l’obiettivo di educare le “nuove” menti al futuro e, attraverso la Sci-Tech Challenge (Science and Technology Challenge), il JA Italia (Junior Achievement Italia), in collaborazione con ExxonMobil, permette ai giovani non solo di confrontarsi con la parte “pratica” di alcune materie quali Scienze, Tecnologia, Ingegneria e Matematica, ma anche di conoscere le opportunità professionali che tali àmbiti possono offrire. L’attività coinvolge le classi terze dei licei scientifici e, anche quest’anno, il Liceo Mègara di Augusta ne farà parte. Dopo aver compilato un quiz online riguardante l’energia e i suoi usi, il 16 Novembre 2017 la classe IIIA ha partecipato a una lezione svolta da due giovanissimi ingegneri chimici, esperti della ExxonMobil. Con la loro giovane presenza (25 e 27 anni), oltre a educare all’uso consapevole dell’energia oggi, hanno testimoniato che il mondo del lavoro è pienamente aperto verso i giovani meritevoli e che l’impegno costante può portare a raggiungere grandi risultati. Marco e Mario (questi sono i nomi dei due ingegneri) hanno raccontato il loro percorso di studi e hanno mostrato con fierezza in cosa consiste la loro professione: uno si occupa della raffinazione del petrolio, l’altro degli oli combustibili. Attraverso documenti e grafici, hanno fornito alcuni dati sull’uso dell’energia e delle tecnologie di produzione e, successivamente, hanno mostrato i vari sbocchi lavorativi consentiti da uno studio con approccio scientifico, proponendo alla classe di risolvere, con il minor dispendio di energia possibile, alcuni modelli di problemi reali. L’attività ha coinvolto la classe in maniera molto positiva, ogni gruppo ha lavorato con serietà al proprio progetto creando un proficuo “brain storming” che ha portato alla proposta di diverse idee. Durante la mini-sfida gli esperti hanno illustrato la giusta “forma mentis” sulle modalità di ragionamento e risoluzione. L’attività svolta è stata coinvolgente ed entusiasmante. Terminato questo incontro, la fase successiva prevede la scelta operata dai docenti dell’istituto di cinque ragazzi tra i più meritevoli che parteciperanno alla competizione nazionale che si terrà come di consueto a Roma dove una giuria di esperti decreterà la squadra che parteciperà alla selezione internazionale. Nel corso degli anni il liceo Mègara è quasi sempre salito sul podio, collezionando spesso secondi posti.

     M.S.

Augusta, liceo Mègara: gli alunni del Linguistico ammirano l’arte gotico-catalana a Siracusa

Mègara aSRAugusta.- Con grande entusiasmo, gli  alunni delle classi VA, VB e IVB del liceo Mègara, indirizzo  Linguistico, hanno partecipato, a una speciale  lezione di lingua e cultura spagnola: una visita guidata a Siracusa, per scoprire le influenze artistiche “gotico-catalane” nell’isola di Ortigia, con la guida di Anna Di Maio, di madrelingua spagnola,  accompagnati dai docenti Floriana Fazzino, Luigi Dantes e Nicoletta Privitera. Tutto l’itinerario è stato presentato rigorosamente in lingua spagnola. Prima tappa:Piazza Archimede per ammirare la facciata di Palazzo Lanza Bucceri, antica residenza di una nobile famiglia catalana. Successivamente, Palazzo Montalto, anticamente chiamato dalla popolazione Palazzo Mergulense, precedentemente distrutto dalle bombe della Seconda Guerra Mondiale e ristrutturato nei decenni successivi, la cui facciata presenta elementi della religione cristiana, ebraica e musulmana in stile gotico-catalano, tramite le tre finestre ornate presenti sopra l’ingresso principale. E’stata spiegata la presenza di due portoni, uno dei quali in passato, per tradizione e superstizione, veniva aperto solo al momento del decesso del padrone di casa, per permettere la traslazione della salma. Le influenze dello stile gotico-catalano sono state riscontrate, inoltre, all’interno del Museo Bellomo, nella cosiddetta scalinata chiaramontana e negli stemmi presenti nel cortile. All’interno del museo sono stati apprezzati numerosi lavori di arte religiosa, tra i quali spicca sicuramente l’Annunciazione di Antonello da Messina. E’ stata un’occasione preziosa non solo per scoprire le testimonianze artistiche e monumentali spagnole a Siracusa, ma anche una straordinaria opportunità per mettere in pratica le competenze linguistiche specifiche dell’indirizzo di studi.

      M.S.

AUGUSTA, Al “MÈGARA”, IL COMANDANTE BOELLIS PARLA DELLA SALVAGUARDIA DELLA VITA UMANA A MARE


boellis al MègaraAugusta
. Come ogni anno, si è svolto l’incontro della Guardia Costiera di Augusta con gli alunni delle classi quinte del Liceo Mègara.  Il capitano di corvetta Boellis, ex alunno del liceo scientifico “Saluta”, attualmente capo del servizio operativo della Capitaneria di Porto di Augusta, insieme al sottocapo Sergi, ha illustrato i vari corpi della Marina Militare e i requisiti per essere ammessi in particolar modo all’Accademia Navale. Attraverso la proiezione di filmati e fotografie, ha spiegato quali sono i compiti della guardia costiera e, in primis, la salvaguardia delle vite umane in mare, la sicurezza della navigazione e del trasporto marittimo. Il capitano Boellis è riuscito a sensibilizzare con la sua esperienza, non priva di ostacoli, e a catturare l’interesse dei maturandi del liceo Mègara, invitandoli a riflettere consapevolmente sul proprio futuro.

     M.S.

     

Premio Vitaliano Brancati, consegnati a Torino i riconoscimenti per il 2017

brancatiTORINO – Tra i premiati Andrea Restek, giornalista e fotoreporter di guerra, Michele Ruggiero, giornalista RAI, e Alessandro Galavotti, responsabile della redazione torinese dell’ANSA. Premi speciali allo psichiatria Alessandro Meluzzi, al criminologo Biagio Carillo e allo scrittore Antonio Foccillo.  Il Circolo della Stampa di Torino, ha ospitato la cerimonia di consegna del prestigioso Premio internazionale di giornalismo ‘Vitaliano Brancati’. Il premio, giunto alla settima edizione, viene organizzato fin dal 2004 dall’associazione culturale ‘Vitaliano Brancati’ tra Pachino, paese di nascita dello scrittore, Siracusa e Torino, per promuoverne la figura e l’opera. A ricevere l’importante riconoscimento per il 2017 sono stati Andrea Restek, giornalista e fotoreporter di guerra, Michele Ruggiero, giornalista RAI, e Alessandro Galavotti, responsabile della redazione torinese dell’ANSA. Premi speciali, inoltre, sono stati assegnati allo psichiatria Alessandro Meluzzi, al criminologo Biagio Carillo e allo scrittore Antonio Foccillo. La serata è stata presentata da Giovanni Firera, presidente dell’associazione culturale Vitaliano Brancati e da Giuseppe Baldino, Presidente pro-tempore del Premio. Madrina della serata è stata l’onorevole Paola Bragantini. «Questa settima edizione – ha dichiarato Giovanni Firera, presidente dell’Associazione culturale – ha visto giornalisti e scrittori d’eccellenza premiati nel nome di Vitaliano Brancati. Il Circolo della Stampa è stato il luogo ideale per parlare del grande scrittore siciliano. Il rispetto della verità nel mondo del giornalismo come antidoto alle fake news è stato l’argomento che ha caratterizzato la serata di premiazione. Un grazie al Presidente del Premio della serata, Giuseppe Baldino, grande uomo di cultura piemontese, che si è calato perfettamente nei panni del pensiero Brancatiano. La madrina , l’On. Paola Bragantini, è stato poi il giusto corollario a una serata di prestigio dedicata a Vitaliano Brancati». Per Baldino, Presidente pro-tempore del Premio Brancati si è trattato di «Una serata particolare, sia nel ricordare le opere e il pensiero del grande scrittore siciliano Vitaliano Brancati, sia per i grandi personaggi presenti alla manifestazione di premiazione. È stato un grande onore, anche se per una sera, vestire i panni di Presidente del Premio Brancati. Uno scrittore che ho sempre letto ed apprezzato. Una serata , per certi versi, magica dove il linguaggio della cultura ha unificato storie, uomini e pensieri».

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“AFTER THE STORM ONLY DUST”, PERSONALE DI GIUSEPPE BOMBACI ALLA GALLERIA QUADRIFOGLIO DI SIRACUSA

locandSIRACUSA – Dal 9 al 30 dicembre la Galleria Quadrifoglio di Via Santi coronati 13 (Ortigia) ospiterà la personale di Giuseppe Bombaci “After the storm only dust” (Dopo la tempesta solo polvere) a cura di Mario Cucé. La mostra sarà inaugurata sabato 9 alle ore 18,00 alla presenza dell’artista. Giuseppe Bombaci (Siracusa, 1978) si è formato artisticamente tra Firenze e Milano, dove vive e lavora. Dal 1998, anno del suo debutto in pubblico proprio a Siracusa, ha preso parte a numerose mostre collettive e personali in gallerie private e in sedi istituzionali. In “After the storm only dust” propone un’installazione e alcune recenti opere pittoriche realizzate con tecniche miste. Nella brochure che accompagna la mostra figurano testi di critici e artisti, come Claudio Cavallaro, Loris Di Falco, Francesco Piazza, Ettore Pinelli e Francesco Siracusa che annotano osservazioni e suggestioni legate alle sue opere, consentendo allo spettatore una comprensione più profonda e un primo inquadramento storico-concettuale. Pinelli, per esempio, sottolinea come il titolo evochi l’esperienza pittorica di molti artisti, per i quali la creazione dell’opera somiglia a una tempesta emozionale e intensa: dopo il turbinio, il ritrovato equilibrio e la polvere sedimentata stanno a indicare che l’opera d’arte è compiuta. Per Cavallaro, l’arte di Bombaci è «un ponte tra dimensioni coesistenti nello spazio-tempo», che ci conduce oltre «la dimensione materiale, accompagnandoci in una realtà immateriale e concreta, che esiste al di là del tempo ma con cui non avevamo la capacità di relazionarci». Anche per Francesco Piazza l’autore «impone riflessioni e indirizza lo sguardo sollecitando la curiosità nei confronti di immaginifici mondi, costruiti meticolosamente su un’altra dimensione», mentre per Loris Di Falco egli dipinge «figure dal nero con lampi di luce rosa, distanti da noi, uno viene dal passato, gli altri sono alieni. In una bacheca che li scherma sembrano proiezioni televisive, in realtà sono conservati sotto vetro come fossili in un museo». Francesco Siracusa, invece, sottolinea come nella sua ricerca espressiva Bombaci ponga grande attenzione «al medium pittorico, alla scelta delle superfici: gli interventi pittorici sono contraddistinti dal sovrapporre e dal togliere la materia, la quale trova forza nella stratificazione di una accurata scelta cromatica, con tinte capaci di raccontare sensazioni crepuscolari».

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AUGUSTA, “Eppur si muove” … robotica e pensiero computazionale

L’insegnante non è più trasmettitore di conoscenza, ma diviene un facilitatore, che indirizza gli studenti verso la giusta direzione e permette loro di acquisire conoscenza in modo autonomo, coniugando le esperienze presenti e passate

roboticaAugusta. Gli alunni della scuola elementare del 1° Istituto Comprensivo “Principe di Napoli” di Augusta, guidati dai docenti di Tecnologia Milena Castellino e Giuseppe Salemi, con l’attività “Eppur si muove” svilupperanno le competenze di Robotica e Coding grazie al pensiero computazionale. “L’educazione” al pensiero computazionale, è essenziale affinché le nuove generazioni siano in grado di affrontare la società del futuro, non da consumatori passivi, ma da soggetti consapevoli e attori partecipi del loro sviluppo. Il “Pensiero Computazionale” è una competenza imprescindibile, perché costituisce un metodo di ragionamento e di risoluzione dei problemi ed è un processo mentale che si applica con successo anche al di fuori della disciplina “informatica” ed è un validissimo strumento intellettuale per sviluppare abilità concettuali essenziali, che saranno utili ai futuri cittadini. Il pensiero computazionale si sviluppa attraverso il “Coding” (codice informatico= programmazione) e rappresenta la quarta competenza dopo leggere, scrivere e far di conto ed è una competenza sociale, una vera e propria nuova alfabetizzazione, un patrimonio culturale irrinunciabile per la cittadinanza del terzo millennio. Il coding sviluppa, inoltre, l’apprendimento cooperativo, la frammentazione di problemi complessi e anche la rivalutazione dell’errore. Il modo più semplice e divertente per sviluppare il pensiero computazionale è attraverso la programmazione (coding ) in un ambiente di gioco. I giovani dovranno “imparare a imparare” e non limitarsi a fornire risposte preconfezionate. Attraverso quest’ attività, l’insegnante non è più trasmettitore di conoscenza, ma diviene un facilitatore, che indirizza gli studenti verso la giusta direzione e permette loro di acquisire conoscenza in modo autonomo, coniugando le esperienze presenti e passate. Dovrebbe essere fondamentale per tutti “possedere” il pensiero computazionale per riuscire bene nel proprio futuro professionale.

      M.S.

HOLODOMOR, IL GENOCIDIO PER FAME IMPOSTO DAL COMUNISMO ALL’UCRAINA

memoriale-alle-vittime-di-holodomor-kiev-ucraina-31334705Se il Genocidio Armeno, il “Metz Yeghérn”, il Grande Male, ha aperto il secolo dei genocidi pianificati dai governi (e ancora oggi gli eredi di quel governo, in Turchia, sostengono una campagna di negazionismo attiva e incurante delle evidenze storiche) il silenzio e l’omertà hanno circondato per decenni un altro genocidio: quello ucraino. Fu un genocidio voluto da Stalin, una strage portata avanti con determinazione, uno dei tanti crimini attribuibili all’applicazione pratica di quella che si è rivelata l’ideologia più mortifera dei nostri tempi, il comunismo, con buona pace di personaggi certo non insignificanti, nl panorama dell’orrore, come Hitler e i suoi accoliti. Fu un genocidio per fame. Il “Piccolo Padre” cercò di spezzare la resistenza e l’opposizione silenziosa di un popolo, quello ucraino, che non sembrava abbastanza prono alle magnifiche sorti e progressive del bolscevismo. L’Holodomor viene commemorato il 25 novembre, adesso che l’Ucraina è tornata libera, e può parlare liberamente dei suoi morti di novant’anni fa. Resta ancora da capire – ma forse è facile farlo, visto il monopolio culturale esercitato in occidente, e in particolare in Europa, dagli intellettuali organici al comunismo, ancora ben fiorente nelle università e nei media – perché ideologie come il nazismo siano giustamente esecrate, ma non accada lo stesso per altre. Il quarto sabato del mese di novembre, ad ogni anno, si ricorda l’Holodomor, la strage perpetrata per anni al popolo ucraino e i cui numeri sono spaventosi: solo nel 1933 si calcola che morirono tre milioni e mezzo di civili, mentre le ultime ricerche stimano che, complessivamente, morirono di fame fino a dieci milioni di persone.

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