A CATANIA SI RESPIRA ARIA DI CULTURA, MUSICA E ARTE

Il municipio aperto per un bellissimo evento, il concerto diretto dal Maestro Fabio Raciti

ctCatania. Come ormai di consuetudine un’altra domenica all’insegna della musica, dell’arte e della cultura al Municipio di Catania aperto per l’occasione a migliaia di visitatori. L’arrivo del sindaco al Palazzo degli elefanti, molto cordiale con i presenti, fa partire dal Salone Bellini gremito di pubblico l’Inno di Mameli cantato dal baritono Salvo Todaro e accompagnato dal quartetto d’Archi Catanese, dal maestro e violinista Fabio Raciti e dal pianista Giovanni Raddino.  Un concerto da camera con arie famose tra cui quelle di Mozart, Bellini, Verdi. Mentre il pubblico ascoltava estasiato il concerto diretto dal maestro Fabio Raciti violinista e direttore d’orchestra, docente del Liceo Musicale Statale “Turrisi Colonna” di Catania, i visitatori potevano ammirare la bellezza del Palazzo degli elefanti, un vero e proprio tour con guide turistiche, tra le tele del pittore Giuseppe Sciuti, e sembrava quasi di trovare un tesoro nascosto dentro le stanze del Palazzo, scoprendo la storia catanese che trasudava dai muri dei corridoi pieni di quadri di pittori del Risorgimento.. Un’ottima iniziativa che fa capire l’importanza della conoscenza della storia delle proprie radici, arricchendo il bagaglio culturale che permette di comprendere e vivere appieno la città.

Mariangela Scuderi

Concorso Unitre-Esso: 2° incontro dedicato alla comunicazione digitale interpersonale

IMG_7958Augusta. Proseguono gli incontri a tavola rotonda previsti dal Progetto-Concorso rivolto agli studenti del triennio delle scuole superiori di Augusta e portato avanti dalla locale Università delle Tre Età, grazie quest’anno al partenariato con la Exxon Mobil. Le nuove tecnologie della comunicazione digitale interpersonale hanno certamente migliorato la vita, ma a che prezzo? – Questo il tema del secondo incontro, sul quale si sono confrontate nei giorni scorsi le due relatrici della serata: la docente di Matematica e Fisica Anna Lucia Daniele e la sociologa Simona Baffo, alternate dal moderatore dell’incontro, il vicepresidente Unitre dott. Salvo Cannavà. Nell’accogliente aula magna dell’Istituto “A. Ruiz”, gremita di soci unitrini e di studenti e docenti, la professoressa Daniele ha trattato l’argomento con un modo semplice e coinvolgente, alla portata dei ragazzi e degli adulti. Con l’ausilio di una relazione multimediale, dopo una breve premessa sul significato di “comunicazione interpersonale”, ha illustrato i vari effetti positivi che le nuove tecnologie hanno nella vita di tutti i giorni, dal poter chiedere immediatamente aiuto in caso di guasto al motorino o all’auto fino alla ricchezza dei messaggi corredati da immagini, suoni, link e quant’altro, nonché l’aumento della sicurezza da parte di persone timide, le quali, grazie ad uno schermo, vincono l’imbarazzo di un confronto face to face. Incisivi i due video mostrati successivamente per mettere in risalto il “prezzo” da pagare a causa delle nuove tecnologie, come recita la parte finale del tema. Fondamentalmente due sono stati i concetti rimarcati dalla relatrice per mettere in guardia i ragazzi, oltre ai possibili danni alla salute per l’uso esagerato dei dispositivi elettronici. La docente si è volutamente soffermata sul rischio di perdere la propria privacy e di condividere avvenimenti della sfera privata con sconosciuti o, quel che è peggio, con malintenzionati che si celano dietro false identità. Infine, prendendo in prestito una celebre frase di Paulo Coelho, ha concluso che nessuno strumento di comunicazione, neanche il più avanzato, riuscirà mai a competere con il piacere di guardare negli occhi una persona. Dal punto di vista sociologico, Simona Baffo ha sottolineato come l’uso spasmodico della comunicazione digitale interpersonale, a discapito di quella fatta di relazioni e interazioni piene tra gli uomini, possa portare alla perdita di socializzazione, ma anche della propria identità. “Secondo alcuni studiosi la comunicazione digitale ci permette di sperimentare più identità; comunicando in rete in assenza del proprio corpo, la propria identità diventa fluida e multipla.

Continua a leggere

Il giorno della memoria “selettiva”

genocidioAugusta. I morti per una sana e buona democrazia non sono di minor quantità né tanto meno di minor qualità, di quelli dei lager nazisti. Iniziando con la rivoluzione francese che con la ghigliottina, strumento e segno di democrazia, modernità, libertà e uguaglianza, causò tantissime vittime come: Luigi XVI re di Francia, Maria Antonietta D’Asburgo Lorena regina di Francia, la giornalista e scrittrice Olympe de Gouges ghigliottinata che si oppose all’esecuzione del re , il politico e rivoluzionario francese Georges Danton, il giornalista e rivoluzionario Camille Desmoulins, lo scienziato, filosofo, padre della chimica moderna Antoine de Lavoisier, Le Beate Carmelitane di Compiègne,un gruppo di sedici suore che rinunciarono al voto monastico, il poeta André Chéinier, il rivoluzionario politico, simbolo chiave della rivoluzione francese ovvero l’incorruttibile Maximilien-François-Marie-Isidore de Robespierrec, il rivoluzionario Louis Antoine de Saint-Just, successivamente anche lo scrittore italiano, mazziniano e anticlericale, Felice Orsini che si oppose alla politica di Napoleone III. Morti che non hanno avuto modo di essere attenzionati da archivi storici dell’istituto Luce in quanto tempi poco maturi per il cinematografo. Il genocidio dei nativi americani appartenenti alle tribù Algonchine e Cherokee milioni di persone furono uccise per creare gli Stati Democratici d’America, dove la filmografia americana, tranne lodevoli eccezioni, ha cambiato le carte, dipingendo gli indiani d’America come cattivi e vendicativi, mentre John Wayne era l’eroe buono che difendeva dai nemici. Le bombe degli alleati americani nel territorio italiano facevano meno male delle bombe dei tedeschi. Indimenticabili anche i corpi fucilati e appesi come maiali a piazzale Loreto da una nascente democrazia.. Ogni forma di potere è imposto con la forza sul sangue delle vittime. Il nemico rappresenta il male perdente, che non avrà mai la possibilità di scrivere la storia; l’amico rappresenta il bene che trionfa e avrà il potere di scrivere la sua storia, ovvero la storia di tutti.

Davide C.M. Ortisi 

CONCERTO DELLA MEMORIA: “HIMALAYANA” DI CAPOSTAGNO IN PRIMA ESECUZIONE MODERNA E ALTRI RARI BRANI DI BOCCOSI E SELMI, COMPOSITORI ITALIANI PRIGIONIERI NEI CAMPI DI CONCENTRAMENTO

Sul podio Paolo Candido, violoncello solista Francesco Montaruli. I brani sono frutto delle ricerche dello studioso pugliese Francesco Lotoro  Sabato 27 e omenica 28 gennaio al Teatro Massimo Bellini di Catania

CandidoCATANIA – Rompe davvero gli schemi il concerto che il Teatro Massimo Bellini presenta nell’àmbito della stagione concertistica per celebrare la “Giornata della memoria”, rispettando la data canonica di sabato 27 gennaio (alle ore 20,30) con replica domenica 28 (alle 17,30). Colpisce intanto la scelta di un programma per nulla scontato rispetto a quelli che si approntano per la ricorrenza, e ciò grazie alle ricerche di Francesco Lotoro, massimo esperto di quella che viene definita “musica concentrazionaria”, in quanto raccoglie il corpus delle composizioni create appunto nei campi di prigionia sparsi purtroppo in tutto il mondo, non solo dunque nei lager di sterminio tedeschi. Lo studioso pugliese lavora da anni in sinergia con il maestro Paolo Candido (foto), chiamato a dirigere l’Orchestra del Bellini, per la quale sono stati selezionati rarissimi brani di compositori italiani deportati e costretti in cattività, non necessariamente dal Terzo Reich. La peculiarità davvero rilevante di questo “Concerto della Memoria” consiste dunque nell’andare oltre la commemorazione della Shoah, fino a riunire in un unico afflato la sorte di quanti hanno condiviso il destino della detenzione nei campi di concentramento, che non sono stati solo di matrice nazifascista, ma rappresentano un fenomeno ricorrente di proporzioni molto più ampie. Basti pensare ai Gulag sovietici, anche se  nessun teatro di guerra o repressione ne è stato esente, sotto qualsivoglia bandiera o ideologia. Il concerto del Bellini esalta in particolare tre esempi di uomini di straordinaria tempra, che – forti della loro formazione musicale – trovarono nella composizione la fonte per dare forza a sé stessi e ai loro compagni.

Continua a leggere

AUGUSTA, LA MEMORIA, LA VITA E IL LAVORO

akternanza scuolalavoroAugusta. “Sulidarte” è un’associazione culturale nata nel 2016 con l’obiettivo di promuovere valori sociali e culturali nel territorio augustano. La cifra distintiva di SULIDARTE è quella di valorizzare il nostro patrimonio attraverso il teatro, la fotografia, la musica e l’arte in generale. Sulidarte ha anche un’anima sociale oltre che artistica. Da qualche settimana ha dato l’avvio a un nuovo progetto, di cui ci parla la presidente Elena La Ferla: “Intendiamo valorizzare le risorse del nostro territorio non solo dal punto di vista storico-monumentale ma anche umano e sociale. E quale tra le risorse umane attorno a noi è più importante di quella costituita dai giovani? Abbiamo proposto agli istituti di formazione superiore di Augusta (ITIS Arangio Ruiz e Liceo Mègara) di credere nel nostro progetto di studio sul territorio di Augusta e, data la sua complessità, lo abbiamo sdoppiato su due diverse strade parallele (ma convergenti) e proposto ai due istituiti in base alle reciproche competenze formative: Augusta, la sua memoria per il Mègara e Augusta, la vita, il lavoro per il Ruiz. Complessivamente i ragazzi studieranno lo stato di salute della nostra società confrontando dati statistici e demografici ma anche una quantità di letteratura storiografica che, dopo accurata elaborazione e sintesi, daranno luogo ai relativi risultati sull’attuale panorama sia dal punto di vista economico e sociale (lavoro, sicurezza, infrastrutture, sanità ecc) sia sulla varietà e consistenza di beni monumentali e naturalistici. Verranno fuori degli elaborati grafici (Mappe interattive stampate in grande formato con materiale non deperibile opportunamente scelto) che vorremmo donare alla città e in base ai quali sarà possibile leggere la realtà che ci circonda.

Continua a leggere

AUGUSTA, APF DIVENTA FIAF NELLA SALA “GUIDO MADDALENI”

logo_FIAFAugusta. Sabato 13 pomeriggio, inaugurazione della mostra fotografica “Il terzo paesaggio” dell’architetto Santo Eduardo Di Miceli, nella sede dell’associazione di fotoamatori “Augusta photo freelance”, in ronco Rossi 12 (via Cristoforo Colombo), dichiarata ufficialmente la decima Galleria nazionale del circuito Fiaf (Federazione italiana associazioni fotografiche). “L’associazione nasce ad Augusta nel 2009 con lo scopo di valorizzare il territorio attraverso le immagini”, ha ricordato il presidente di Apf, Romolo Maddaleni, che nell’occasione ha reso noto come “dopo nove anni riusciamo a entrare in un circuito di un certo livello”. Tra gli ultimi progetti portati a compimento, sono stati menzionati due corsi realizzati all’interno del la casa di reclusione e un corso con i ragazzi disabili dell’associazione “Progetto Icaro” di Augusta, presieduta da Enzo Toscano. Gli scatti di quest’ultima iniziativa saranno messi in vendita attraverso un’ apposita mostra fotografica, il cui ricavato sarà devoluto interamente a Progetto Icaro. “Queste mie fotografie sono delle non cartoline” – ha sottolineato l’autore degli scatti, Santo Eduardo Di Miceli – che fanno vedere un altro aspetto del paesaggio”. Il titolo della mostra, “Il terzo paesaggio”, indica infatti “i luoghi dell’abitare dell’uomo che, nella civiltà di oggi, spesso si trovano in stato di abbandono”, secondo quanto ha spiegato Maria Pitruzzello, direttrice della neo Galleria Fiaf in Augusta. Ferdinando Portuese, delegato regionale della Fiaf, ha precisato che “far parte della federazione non è una cosa che fanno tutte le associazioni ma solo quelle che hanno una certa sensibilità per questi aspetti culturali di crescita in ambito fotografico” e si è detto entusiasta del fatto che la sala espositiva di Apf, che è intitolata a Guido Maddaleni, sia diventata la terza galleria nazionale in Sicilia, aggiungendosi a quelle di Palermo e Valverde. Presente alla cerimonia il primo cittadino Cettina Di Pietro, con la fascia tricolore, che si è complimentata con il gruppo di Apf riconoscendo come “le bellezze di Augusta, con gli scatti dei vostri soci, sono valorizzate”.

Cecilia Càsole

CONFERENZA SUL TEMA “CONOSCI TE STESSO?”, ORGANIZZATA DALL’ASSOCIAZIONE NUOVA ACROPOLI AUGUSTA

confer jan18

SABATO 20 GENNAIO – ORE 18:30, PRESSO LA SEDE ASSOCIATIVA DI NUOVA ACROPOLI  – VIALE ITALIA 262 AUGUSTA – INGRESSO LIBERO

AUGUSTA – “Conosci te stesso?” Attraverso questo tema Adriana Pricone, Presidente di Nuova Acropoli Augusta, cercherà di toccare alcuni punti che si riferiscono all’attitudine filosofica di conoscere se stessi, perché tutti sentiamo la necessità e l’importanza di poter conoscere meglio noi stessi. Andremo oltremodo ad analizzare la maniera con cui questo tema è stato trattato e sviluppato dai popoli antichi, fondamentalmente l’India e l’Egitto. “Lezione teorico/pratica” perché anche grazie a degli esercizi pratici cercheremo di trattare le dimensioni dell’uomo nella sua totalità coinvolgendo tutti i partecipanti.

NUOVA ACROPOLI

LA SOCIETA’ AUGUSTANA DI STORIA PATRIA

STORIA PATRIAAUGUSTA – Dopo un lungo periodo di gestazione è nata la “Società Augustana di Storia Patria”. Si tratta di un gruppo di studiosi, ricercatori e cultori, appassionati della storia della città di Augusta, desiderosi d’intraprendere un progetto dedicato alla ricerca storica. La Società attraverso il suo statuto, s’ispira alle realtà simili già esistenti in altre città d’Italia libere e indipendenti soprattutto dalla politica. Infatti, un’istituzione comunale che si occupa di storia patria corre il rischio di essere sia vittima dei tempi, sia degli umori della politica, con tutti gli ostacoli che ne derivano. A dar vita a questa nuova realtà sociale, invece, aperta alla cittadinanza e alle altre aggregazioni culturali sono: Carmela Mendola, Cristina Rossitto, Corrado Di Mauro, Salvatore Romano, Giuseppe Carrabino, Giuseppe Ramaci, Fabio Martino Granata e Gabriele Ragusa. La Società è nata con il prezioso sostegno di un primo elenco di soci onorari accreditati e operanti nel mondo accademico ovvero d’illustri studiosi e docenti universitari come il prof. Paolo Giansiracusa docente presso l’Accademia delle Belle Arti di Catania; il prof. Eugenio Magnano di San Lio docente presso la Facoltà di Architettura dell’Università degli Studi di Catania; il prof. Luigi Lombardo etnoantropologo, il prof. Luigi Amato docente di Estetica presso l’Università degli Studi di Palermo; il dott. Ray Bondin Ambasciatore UNESCO per i siti definiti “Patrimonio dell’Umanità”; la prof.ssa Cettina Pipitone Voza, il Rev. Mons. Pasquale Magnano, Direttore dell’Archivio Storico Diocesano di Siracusa; il Dott. Marcello D’Aleo, Direttore del Centro Meridionale Ricerche Genealogiche. Alla Società potrà aderire indistintamente chi manifesta interesse per la nostra storia locale, chi ama e vorrà lavorare nel progetto di ricerca stabilito dallo statuto, che mira esclusivamente allo sviluppo di quest’aspetto particolare della cultura augustana. Per i fondatori i titoli di studio e accademici non saranno la discriminante per aderire alla Società, è invece indispensabile l’amore per la città di Augusta e per la sua storia materiale e immateriale. Pertanto potranno iscriversi alla Società i singoli cittadini e, attraverso i loro rappresentanti, le diverse unioni e associazioni civili e culturali regolate da uno statuto. Tutti gli iscritti, aderendo al progetto e agli ideali della Società, riceveranno le pubblicazioni edite dalla Società e parteciperanno attivamente alla programmazione dell’anno sociale. Nei prossimi giorni la Società eleggerà le cariche previste dallo Statuto, avvierà la campagna di adesioni e formulerà il programma delle sue attività.

    S.R.

MOSTRA DI PRESEPI, REALIZZATI DAGLI ALUNNI DELLA SCUOLA TODARO DI AUGUSTA

PRESEPIAUGUSTA – Quest’anno il mese di Dicembre è stato ricco di momenti di incontro e condivisione sui veri valori che caratterizzano il Natale. Il Presepe, magica rappresentazione della Natività che da sempre affascina grandi e piccini, è stato al centro della mostra allestita nei plessi Polivalente e Saline del 3° Istituto Comprensivo “Salvatore Todaro” di Augusta, guidato dal Dirigente Scolastico Prof.ssa Rita Spada. Tutti i Presepi, creati dagli alunni e dalle insegnanti, sono stati realizzati con materiale riciclato e tanta fantasia e creatività. Giorno 21 Dicembre la mostra, accompagnata da canti natalizi, è stata aperta ai genitori degli alunni, i quali hanno potuto apprezzare l’estro e l’inventiva dei lavori realizzati dai propri figli, condividendo con la “Scuola” momenti di gioia, serenità e divertimento.

   Ida Guglielmino

GIOVANI STUDENTI DI SCUOLE SUPERIORI E ADULTI DELL’UNITRE INSIEME PER CONOSCERE GLI EFFETTI DI INTERNET SULLA SOCIETÀ

Foto 1Augusta. È ripreso con grande entusiasmo il progetto-Concorso Unitre che vede la partecipazione degli studenti degli istituti di istruzione superiore della città, il Liceo “Megara” e l’Istituto “A. Ruiz”. Nell’accogliente aula magna del Ruiz, si è svolto nei giorni scorsi, il primo incontro a tavola rotonda previsto dal bando di concorso. Dopo i saluti del dott. Giuseppe Caramagno, presidente Unitre, e l’introduzione del vicepresidente, nonché moderatore della serata, il dott. Salvatore Cannavà, ha preso la parola la docente Anna Lucia Daniele, responsabile e coordinatrice del progetto. Illustrata brevemente la struttura del bando, leggermente perfezionato rispetto agli anni passati, la professoressa Daniele ha sottolineato il fondamentale partneriato con la raffineria Esso di Augusta su cui quest’anno è possibile contare e che consentirà l’acquisto dei premi per i ragazzi vincitori del concorso. I quattro incontri vertono sul tema “Era digitale: quali emergenze per il singolo, la famiglia, la società”. In particolare, oggetto di conversazione della serata è stato “Effetti positivi e negativi delle nuove tecnologie e dell’uso di Internet sulla nostra società”. A conversare davanti i soci unitrini, gli studenti e i loro docenti sono stati due amici sempre molto disponibili per l’Unitre il Fisico ricercatore Dr. Giuseppe Pitari e lo Psicologo Dr. Francesco Cannavà. Essendo il primo ad affrontare l’argomento, il dott. Pitari ha ritenuto importante iniziare con un breve excursus sull’evoluzione della tecnologia, elencando le sette età tecnologiche dell’uomo, dall’era dei cacciatori-raccoglitori nomadi fino all’era, attualmente in corso, denominata Industria 4.0, basata sulla decentralizzazione e collaborazione tra i sistemi. Si è successivamente addentrato nei meandri dell’era social, era molto cara ai giovani uditori e nel quale loro sono nati. “I Social sono diventati oggi un irrinunciabile luogo di esposizione per tutti: dagli utenti comuni alle più grandi multinazionali del mondo, nessuno pare possa far a meno di un proprio spazio.“ – spiega il ricercatore cofondatore nel 2014 di una startup innovativa che si occupa di ricerca biomedica e della quale è amministratore unico.

Continua a leggere