Duro j’ccuse di Vicario, coordinatore regionale ONA
Vicario ha precisato che la legge è nota anche come legge Gianni, dal promotore, l’allora deputato regionale Pippo Gianni, che prevede diagnosi, cura e ricerca sulle patologie derivate dall’amianto da effettuarsi nell’ospedale Muscatello quale Polo regionale di riferimento, non tanto perché Gianni è di Priolo, cittadina vicina a Siracusa, quanto perché l’area su cui insistono Priolo e Augusta è un’area dove si sono registrate molte vittime e anche perché quest’area, che comprende il porto di Augusta, ha contribuito moltissimo per le casse erariali. Anche Vicario si è scagliato contro il vertice dell’ASP, che, nonostante tutte le proteste, non ha ancora applicato come si deve la legge, perché ,a suo dire, anche se ha speso 370 mila euro, non si realizza in questo modo un serio polo regionale, come, per esempio, si è fatto a Siena: una persona che ritiene di correre rischi per l’esposizione all’amianto, anche se non accusa sintomi, dovrebbe essere presa in carico, monitorata, assistita e, eventualmente, curata in questo polo di riferimento, mentre, attualmente, gli utenti sono addirittura rimandati a casa perché non hanno la certificazione INAIL o sono sballottati da un ufficio periferico all’altro. Vicario ha informato che l’uditorio che, recentemente, è morta una persona, che un anno fa ha accusato i sintomi e che poteva salvarsi se la legge Gianni avesse trovato la sua piena applicazione. Così non è stato e ora si sta procedendo con una denuncia per questa mancata applicazione. Vicario, in conclusione, ha chiesto il sostegno della stampa perché solo martellando quasi quotidianamente si possono vincere le resistenze che vengono dall’alto.
G. C.