CATANIA – “Una giornata particolare”: il film capolavoro di Ettore Scola, magistralmente interpretato nel 1977 da Marcello Mastroianni e Sofia Loren, rivive quarant’anni dopo in teatro nelle performance di due attori di grande talento, Giulio Scarpati e Valeria Solarino, per la regia di Nora Venturini. Lo spettacolo, prodotto dalla compagnia “Gli Ipocriti” e applaudito nelle maggiori piazze italiane in tournée nazionale, sarà ospite del Teatro Stabile di Catania, dal 23 al 28 gennaio, alla sala Verga. Gigliola Fantoni ha curato l’adattamento teatrale dell’opera originaria firmata a quattro mani da Ettore Scola e Ruggero Maccari. La scena è di Luigi Ferrigno, i costumi sono di Marianna Carbone, le luci di Raffaele Perin, video e suoni di Marco Schiavoni. Protagonisti assoluti, come si è anticipato, sono due beniamini del pubblico Valeria Solarino (Antonietta) e Giulio Scarpati (Gabriele), mentre nelle parti di fianco agiscono Matteo Cirillo (il figlio Umberto), Paolo Giovannucci (Emanuele), Anna Ferraioli (nei due ruoli della figlia Romana e della portiera), Paolo Minnielli (il figlio Arnaldo e un poliziotto), Federica Zacchia (la figlia Maria Luisa). Scarpati torna così al teatro, luogo e mondo in cui si è formato e affermato prima ancora degli straordinari successi cinematografici (David di Donatello nel 1994 quale migliore attore per il film “Il giudice ragazzino”) e televisivi (con fortunatissime fiction televisive da “Un medico in famiglia” a “Fuoriclasse”).
Archivi giornalieri: 22 gennaio 2018
AUGUSTA, LA MEMORIA, LA VITA E IL LAVORO
Augusta. “Sulidarte” è un’associazione culturale nata nel 2016 con l’obiettivo di promuovere valori sociali e culturali nel territorio augustano. La cifra distintiva di SULIDARTE è quella di valorizzare il nostro patrimonio attraverso il teatro, la fotografia, la musica e l’arte in generale. Sulidarte ha anche un’anima sociale oltre che artistica. Da qualche settimana ha dato l’avvio a un nuovo progetto, di cui ci parla la presidente Elena La Ferla: “Intendiamo valorizzare le risorse del nostro territorio non solo dal punto di vista storico-monumentale ma anche umano e sociale. E quale tra le risorse umane attorno a noi è più importante di quella costituita dai giovani? Abbiamo proposto agli istituti di formazione superiore di Augusta (ITIS Arangio Ruiz e Liceo Mègara) di credere nel nostro progetto di studio sul territorio di Augusta e, data la sua complessità, lo abbiamo sdoppiato su due diverse strade parallele (ma convergenti) e proposto ai due istituiti in base alle reciproche competenze formative: Augusta, la sua memoria per il Mègara e Augusta, la vita, il lavoro per il Ruiz. Complessivamente i ragazzi studieranno lo stato di salute della nostra società confrontando dati statistici e demografici ma anche una quantità di letteratura storiografica che, dopo accurata elaborazione e sintesi, daranno luogo ai relativi risultati sull’attuale panorama sia dal punto di vista economico e sociale (lavoro, sicurezza, infrastrutture, sanità ecc) sia sulla varietà e consistenza di beni monumentali e naturalistici. Verranno fuori degli elaborati grafici (Mappe interattive stampate in grande formato con materiale non deperibile opportunamente scelto) che vorremmo donare alla città e in base ai quali sarà possibile leggere la realtà che ci circonda.
AUGUSTA, Failla (FdI): Saline, l’ennesima risorsa turistica sprecata
Augusta. Uno dei due coordinatori cittadini di Fratelli d’Italia di Augusta, Marco Failla, con delega al gruppo giovanile del partito guidato da Giorgia Meloni, e Luca Bellistrì, Antonio Ranno e Alessandro Saraceno del gruppo giovanile del partito, intervengono sullo stato di degrado e di abbandono delle saline, individuando in esse un luogo da tutelare e promuovere anche e soprattutto a fini turistici, in un’ottica di sviluppo turistico della città. Ecco la loro denuncia: Una tra le numerose zone della città, naturalistiche e non, alla quale proprio non dovremmo rinunciare, e che a nostro giudizio dovrebbe essere tutelata e promossa a fini turistici, è quella delle saline, trascurata dall’amministrazione comunale, come del resto avviene da decenni. Il valore naturalistico delle saline è stato riconosciuto da numerose organizzazioni, tra le quali Legambiente, Italia Nostra e WWF; ciò nonostante, una reale tutela è molto lontana dall’essere realizzata. A malincuore, rileviamo una scarsa sensibilità alle tematiche turistiche e ambientali; infatti, non è raro osservare rifiuti di ogni sorta lungo le rive delle saline, soprattutto sul versate prossimo al centro abitato. Quindi, nell’esprimere rammarico per questa situazione indecente, proponiamo una soluzione all’amministrazione comunale: una necessaria operazione di pulizia e di sorveglianza del sito, e l’installazione di una passerella, affinché questi specchi d’acqua possano diventare parte di un tour alla scoperta del territorio, tasselli per un più grande progetto turistico. Basterebbe, perché le saline di Augusta non dovrebbero rappresentare un fardello per l’amministrazione comunale, né un mero orpello decorativo. Rappresentano, invece, l’ennesima potenzialità turistica finora sprecata.”
Mariangela Scuderi
ARCHIVIO CAOMUNALE CHIUSO DA MESI
AUGUSTA – L’auditorium del civico palazzo San Biagio può essere disponibile di mattina, tranne il sabato, e solo il lunedì pomeriggio. Il salone di rappresentanza del palazzo di città è disponibile solo a pagamento e a discrezione dell’Amministrazione municipale. La biblioteca comunale, sita al piano terra dello stesso palazzo di città, è aperta solo di mattina, tranne il sabato, e il lunedì pomeriggio per un paio d’ore circa. In precedenza, prima dell’attuale Amministrazione, tutto ciò non succedeva. Da un paio di mesi è chiuso del tutto l’archivio comunale, dove studenti, in genere universitari e ricercatori potevano consultare i documenti conservati. L’archivio è chiuso da mesi, da quando i due impiegati addetti sono stati spostati all’ufficio protocollo, allocato nell’ex plesso della media “Corbino”. Sono stati spostati perché c’è carenza di personale, per malattia di qualcuno soprattutto, e i due sono stati chiamati a colmare i vuoti, con tanti saluti all’archivio. Oggi sono stato in municipio per consultare documenti in archivio. Davanti a me, nell’androne c’erano due uscieri e un ausiliare del traffico tranquillamente seduti. Uno di questi non avrebbe potuto aprire l’archivio e fammi consultare il dovuto? Non potrebbe farlo un impiegato dell’Ufficio Pubbliche Relazioni o uno della biblioteca, collocati allo stesso piano terra, almeno soltanto quando il cittadino interessato ne fa richiesta, nell’attesa che il personale malato rientri al protocollo e l’archivio riabbia i suoi impiegati?”.
Mariangela Scuderi