L’Aeronautica Militare vola all’Istituto Tecnico Aeronautico di Catania

Alla 9^ Mostra Aeronautica del Ferrarin la Forza Armata protagonista con uno stand espositivo, una conferenza e con la presenza degli ex allievi ora in servizio

9^ Mostra Aeronautica al ferrarin di Catania (7)CATANIA – Dal 30 novembre al 2 dicembre 2017, l’Aeronautica Militare ha preso parte alla “9^ Mostra Aeronautica”, organizzata dall’Istituto Tecnico Aeronautico Arturo Ferrarin di Catania presso i propri locali e con l’intento di avvicinare al mondo dell’aviazione gli studenti interni e quelli esterni provenienti da tutto il Territorio Siciliano. Un consolidato ed importante evento di confronto e dibattiti, di concorsi a tema e mostra espositiva (aeromodellismo, volo da diporto sportivo, volo a motore, paracadutismo, parapendio e quant’altro il volo) con ospiti le varie Istituzioni e le realtà locali del mondo dell’Aeronautica, dagli Enti civili e militari ai club e alle associazioni. L’Aeronautica Militare ha partecipato all’iniziativa con un team dedicato composto da personale del 41° Stormo, dell’11° Reparto Manutenzione Velivoli e dell’Aeroporto di Sigonella il quale, oltre a dare le spiegazioni del caso riguardo al ricco spazio espositivo predisposto, si è alternato per fornire ai giovani intervenuti ogni informazione utile riguardante i percorsi formativi offerti e le modalità di arruolamento nelle Forze Armate. “Non c’è democrazia senza sicurezza”. Con queste parole ha esordito il Tenente Colonnello Pilota Vincenzo Ferrara, in rappresentanza del Comandante del 41° Stormo e dell’Aeroporto di Sigonella Colonnello Pilota Francesco Frare, in occasione della conferenza del 1° dicembre “Ruoli operativi sul nostro territorio e nuovi scenari internazionali” che, inserita nel programma della mostra, è stata un momento di approfondimento per tutti gli studenti delle quinte classi non solo del Istituto organizzatore.  Il 2 dicembre, un altro momento di incontro a tema con gli ex allievi del Ferrarin ora impiegati in ruoli operativi aeronautici. Presente il citato Ufficiale ed altri rappresentanti della Forza Armata che hanno portato agli studenti la loro testimonianze umane e professionali descrivendo il mondo dell’Aeronautica Militare, nell’ottica di essere sempre più un’organizzazione al servizio del cittadino utile e vicina al Paese, per 365 giorni l’anno, ventiquattro ore su ventiquattro e senza soluzione di continuità.

     C.S.

ANTONIO CRUPI PRESENTA LA “STORIA DELLA DIVINAZIONE”

storiaAUGUSTA – Santuari, Oracoli e Antri sono luoghi che da sempre hanno avuto un ruolo preponderante nella vita religiosa e politica di civiltà, come quella greca e romana; luoghi in cui, come moderni santuari, l’uomo ha cercato il contatto diretto con la divinità, un segno tangibile dell’esistenza di un Dio che potesse indirizzare e guidare le nostre vite. Con “Storia della Divinazione”, Antonio Crupi ci accompagnerà in un viaggio alla scoperta della nascita e dello sviluppo dell’Arte Divinatoria presso le antiche culture umane. Sabato 16 dicembre, ore 18.30, in viale Italia 262, ad Augusta.

AUGUSTA, VIRGINIA D’AUGUSTA, EX ALUNNA DEL LICEO SCIENTIFICO, AL PROGETTO DI EVA

Virginia D'Augusta EVAAugusta.  “Eva” è il nome di un dispositivo robotico ideato e realizzato da Virginia D’Augusta, ventiseienne augustana, ex studentessa del Liceo scientifico “Saluta”, oggi laureanda magistrale in Design computazionale all’Università di Camerino. Si tratta di “un gioco di attivazione mentale per gli animali domestici“,come ci riferisce la creatrice, che è balzato agli onori della cronaca grazie alla presentazione alla quinta edizione della Maker Faire Rome, fiera europea dell’innovazione tecnologica nella capitale. Il robot rileva la presenza del cane e inizia a muoversi e a emettere suoni, facendo giocare l’animale domestico. Quindi si arresta, uno dei led si accende e, se il cane poggia la zampa sul tasto corretto, il robot rilascia un croccantino come ricompensa. Il progetto, creato in due mesi, è stato concepito nell’ambito del corso di Principi di robotica dell’università maceratese e il prototipo, come ci informa la ventiseienne augustana, è in fase di perfezionamento affinché possa realizzare il sogno di vederlo, un giorno, “entrare nelle case degli italiani”.

      C.C.

AUGUSTA, PALOMBARI MARINA MILITARE RIMUOVONO 53 ORDIGNI ESPLOSIVI

Bonifica palombariAugusta. A fine novembre, i Palombari del Gruppo Operativo Subacquei del Comando Subacquei ed Incursori della Marina Militare distaccati presso il Nucleo S.D.A.I. di Augusta (Sminamento Difesa Antimezzi Insidiosi), hanno condotto numerosi interventi d’urgenza in più località della Sicilia tese a rimuovere 53 pericolosi ordigni esplosivi residuati bellici. A seguito di una segnalazione di privati cittadini circa la presenza di probabili manufatti esplosivi, le Prefetture di Catania, Agrigento e Siracusa  hanno richiesto e coordinato più interventi di bonifica d’urgenza che sono stati condotti dal Gruppo Operativo Subacquei (GOS) della Marina Militare.I Palombari si sono immersi a Gelsomineto (Avola), Ognina (Catania) e Punta Sottile (isola di Lampedusa) per ricercare ed effettuare il riconoscimento degli oggetti segnalati, trovando, nel complesso, 10 proiettili di grosso calibro, 17 di medio calibro, 12 bombe a mano, 7 bombe da fucile, 6 bombe da mortaio ed una spoletta risalenti all’ultimo conflitto mondiale.  Gli ordigni recuperati sono stati distrutti dagli uomini di Comsubin, utilizzando le consolidate precauzioni tese a preservare l’ecosistema marino. Questo intervento rappresenta una delle tante attività che i Reparti Subacquei della Marina conducono a salvaguardia della pubblica incolumità anche nelle acque interne, come ribadito dal Decreto del Ministero della Difesa del 28 febbraio 2017, svolgendo operazioni subacquee ad alto rischio volte a ripristinare le condizioni di sicurezza della balneabilità e della navigazione. Lo scorso anno i Palombari della Marina Militare hanno recuperato e distrutto un totale di 12.400 ordigni esplosivi residuati bellici, mentre dal 1 gennaio 2017 ne hanno già neutralizzati 21.684 dai mari, fiumi e laghi italiani, senza contare le migliaia di proiettili di calibro inferiore ai 12,7 mm anch’essi rimossi e distrutti. Con una storia di 168 anni alle spalle, i Palombari rappresentano l’eccellenza nazionale nell’ambito delle attività subacquee essendo in grado di condurre immersioni lavorative fino a 1.500 metri di profondità ed in qualsiasi scenario operativo, nell’ambito dei propri compiti d’istituto (soccorso agli equipaggi dei sommergibili in difficoltà e la neutralizzazione degli ordigni esplosivi rinvenuti in contesti marittimi) ed a favore della collettività. Per queste peculiarità gli operatori subacquei delle altre Forze Armate e Corpi Armati dello Stato possono essere formarti esclusivamente dal Gruppo Scuole di Comsubin che, attraverso dedicati percorsi formativi, li abilita a condurre immersioni in basso fondale secondo le rispettive competenze.