Già con la legge regionale n. 10/2014, redatta grazie all’intervento di Pippo Gianni, deputato dell’Assemblea Regionale Siciliana e componente del comitato tecnico scientifico dell’ONA e già più volte deputato nazionale, la Regione Siciliana si era dotata di uno strumento legislativo che prevedeva anche la creazione dell’unità operativa per la cura delle patologie asbesto- correlate all’interno dell’ ospedale di Augusta, oltre alla bonifica e a ulteriori misure, “Finalmente siamo riusciti a fornire alla Sicilia un elemento importantissimo che porterà alla prevenzione e ad una migliore assistenza di tutti coloro che sono affetti da malattie causate dall’amianto”, dichiara l’ex deputato Pippo Gianni- “Finalmente l’Asp di Siracusa si è decisa, in qualche modo, a offrire il servizio di diagnosi e cura delle patologie legate all’amianto con l’attivazione del centro regionale all’ospedale Muscatello. Il nostro compito, come associazione, sarà adesso quello di vigilare che venga davvero realizzato un centro regionale a tutti gli effetti”, dichiara Calogero Vicario, coordinatore Regionale dell’Osservatorio Nazionale Amianto da circa 10 anni. In questi anni l’ONA, insieme al suo presidente Ezio Bonanni, ha più volte sollecitato le istituzioni affinché tutti i siciliani potessero tornare a riappropriarsi della loro amata terra. Gli appelli sono arrivati fino al Parlamento, si contano più di 20 interrogazioni parlamentari, oltre cinquanta convegni in vari comuni della Sicilia, fino all’incontro, il 18 luglio scorso, con Davide Faraone, sottosegretario di Stato, del Ministero della Salute, guidato da una vera e propria delegazione ONA. Anche in quell’occasione la delegazione, composta dall’avv. Ezio Bonanni, presidente Osservatorio Nazionale Amianto, dall’on.le Pippo Gianni, componente del Comitato Tecnico Scientifico ONA, da Calogero Vicario, coordinatore ONA Sicilia e da Calogero Frisenda, ONA Sicilia, aveva rappresentato le problematiche relative alla questione amianto, avanzando proposte di intervento sia nazionale che regionale.Ad affiancarsi all’Associazione anche alcuni preti -coraggio, come don Palmiro Prisutto, arciprete della Chiesa madre di Augusta, e Don Rosario Lo Bello, che per proteggere i fedeli, la scorsa estate, ha deciso di chiudere la chiesa, situata vicino a una tettoia costruita con materiale contenete amianto, in fase di sgretolamento. Lo stesso Vicario racconta cosa significhi per chi, come lui, affetto da una patologia asbesto correlata, doversi spostare in altre città del Nord per ricevere assistenza, “Come Siena, dove anche io sono stato e posso dire che si tratta della migliore struttura d’Italia in grado di offrire una sorveglianza sanitaria. Invito l’Asp a prendere esempio da questa struttura di eccellenza e con umiltà accettare i consigli di chi è competente in materia. Adesso pretendiamo che le cose funzionino e andrò avanti con la passione che ci ho messo sempre, anche se i problemi non mancheranno.Abbiamo il dovere di tutelare il nostro diritto alla salute e la struttura deve essere in grado di offrire un servizio a tutta la Sicilia. Siamo a disposizione per divulgare tutte le informazioni a chi ha bisogno, ricordando che l’unico modo per combattere le patologie provocate dall’amianto è fare prevenzione”.
M.S.