Successo a Ortigia della rassegna itinerante “Paesaggi di mare”

Applauditi protagonisti: Matteo Collura, Vittorio Sgarbi, Pippo Pattavina e Dino Rubino

Paesaggi di mareC’è una Sicilia ancora tutta da scoprire. Nonostante sia tra le mete al mondo più amate e visitate, la Trinacria è una miniera di bellezze e sensazioni che aspettano di essere esplorate. C’è una Sicilia ignota persino a sé stessa. O meglio a chi ne fa parte e dovrebbe coglierne appieno lo spirito più profondo. Più che un’isola un continente,  indecifrabile anche a chi lo studia, tentando di sciogliere l’enigma, e invece si scontra con un rompicapo insolubile, un mistero insondabile. Forse per l’impossibilità (oggettiva?) di ricondurre a unità il groviglio – tanto affascinante quanto complesso – delle millenarie stratificazioni di civiltà, Fenici, Greci, Romani, Bizantini, Arabi, Normanni, fonti a un tempo di ricchezza culturale e di inestricabili contraddizioni. Sono questi gli spunti salienti emersi nel corso del terzo appuntamento della rassegna itinerante turistico-letteraria “Paesaggi di mare”, promossa dall’Assessorato regionale al Turismo e approdata sabato 5 novembre a Siracusa, nella splendida sede dell’Istituto superiore internazionale di scienze criminali. I posti previsti per il pubblico nella ex Chiesa di San Francesco di Paola non sono bastati ad accogliere tutti gli spettatori richiamati a Ortigia dal prestigioso quartetto dei protagonisti, formato da Matteo Collura, Vittorio Sgarbi, Pippo Pattavina e Dino Rubino.Si conferma così il successo della rassegna voluta dal’Assessore regionale del Turismo, Sport e Spettacolo Anthony Barbagallo con l’obiettivo di destagionalizzare i flussi turistici, puntando sulla promozione delle attività culturali lungo itinerari ancora poco battuti. L’ideazione e l’organizzazione degli eventi è affidata all’Associazione Taormina Book Festival, presieduta da Antonella Ferrara, che ha introdotto il tema dell’incontro siracusano, il più strettamente connesso – ha sottolineato – alla scoperta di nuovi percorsi, che  è obiettivo primario di “Paesaggi di mare”, un ciclo in cui letteratura, musica e teatro si fanno complici per un approccio esperienziale alle bellezze della Sicilia.La conversazione, come si è anticipato, s’ispirava in particolare alle esplorazioni proposte dal libro “Sicilia sconosciuta. Itinerari insoliti e curiosi” (Rizzoli, 2009) del giornalista e scrittore siciliano Matteo Collura, a cui si deve, tra l’altro, Il maestro di Regalpetra, impareggiabile biografia di Leonardo Sciascia, cui è stato legato da un profondo rapporto di stima e amicizia. Il volume, splendidamente illustrato con le foto di Giuseppe Leone e Melo Minnella, conta ormai numerose edizioni e conquista il lettore per la densità e l’intensità della scrittura, emersa dalla sapiente lettura di Pippo Pattavina, attore tra i più rappresentativi della scena teatrale italiana. A moderare l’incontro è stato chiamato un italianista come Rosario Castelli, docente dell’Università di Catania. Da quali ragioni, se di ragioni si tratta, nasce la difficoltà di “conoscere” e possedere fino in fondo  la Sicilia? Forse perché, ricordava Castelli, citando Borgese “la Sicilia è un’isola che non è abbastanza isola”, o perché come sosteneva Bufalino bisogna confrontarsi non con una, ma “cento Sicilie”. Ancora più articolata la configurazione proposta dallo stesso Collura di “un’isola che è a sua volta un sistema di isole”, vuoi rispetto al macrocosmo sociale come in seno al microcosmo familiare e individuale. La “Sicilia sconosciuta” di Collura è un percorso emotivo ed emozionale, che non vuole essere esaustivo ma concorrere alla causa di una rivalutazione non ovvia dell’eccellenza isolana, sintetizzava Sgarbi, con l’orgoglio del siciliano di adozione e il consueto spirito sagace e salace.

M. S.

Successo a Ortigia della rassegna itinerante “Paesaggi di mare”ultima modifica: 2016-11-14T15:03:43+01:00da leodar1
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