IL CASO “DON PALMIRO”, UNA STORIA AUGUSTANA INFINITA….

padre-palmiro-prisutto-messa-per-vittime-cancro-augustaAUGUSTA – Don Palmiro Prisutto, arciprete di Augusta, nel mese di maggio 2015, presso la Sala degli Atti Parlamentari del Senato della Repubblica fu insignito, si ricorderà, del “Premio Nenni”, assegnato a politici, giornalisti e attivisti che si sono contraddistinti per qualità morali e umane, per la difesa dei diritti e dell’uguaglianza dei più deboli e per la lotta alle mafie, alla corruzione e per la salvaguardia dell’ambiente. Un prestigioso riconoscimento al sacerdote di Augusta, che in quella occasione volle ringraziare tutti coloro i quali l’avevano votato, su scala nazionale, tenendo a precisare che tale risultato non mirava a un riconoscimento personale, bensì a riportare all’attenzione nazionale il dramma di Augusta. Da due anni orsono, infatti, durante le sue omelie, don Palmiro ha voluto ricordare i nomi, le malattie accertate e le professioni che hanno causato la morte di tantissimi cittadini, colpevoli di risiedere o lavorare in una località ad alto tasso di inquinamento. Oggi, a distanza di appena un anno dall’evento, don Palmiro Prisutto diventa per molti, ma non per tutti, un personaggio scomodo, proprio nella sua città natìa. Secondo la regola del “nessun profeta in patria”, infatti, viene accusato, per ironia della sorte, addirittura da alcune confraternite, delle quali egli stesso ne rappresenta la massima autorità sacerdotale e per motivazioni sempre diverse, tanto da far perdere a don Palmiro e agli stessi cittadini di Augusta il filo della discordia, con l’opinione pubblica che si divide a metà. A poco sono servite ad oggi le numerose manifestazioni pacifiche a sostegno del sacerdote, come quella di ieri sera in Piazza Duomo di Augusta, come a nulla i tentativi di riconciliazione da parte dei cittadini rimasti fedeli ai principi di umiltà e unità cristiana, mentre in un clima di assoluta incertezza e chiarezza fioriscono, sempre più frequentemente sui servizi di rete sociale, comunemente definiti social network, gruppi a favore o contro il battagliero  e insignito sacerdote.

Pubblichiamo ancora oggi, sperando nel buon esito dell’iniziativa, l’ennesimo tentativo di riconciliazione, attraverso un comunicato diffuso dal dott. Gaetano Gulino e rivolto a tutta la comunità dei cattolici di Augusta – Centro storico : “Ritengo opportuno, al fine di evitare ulteriori equivoci e malintesi vari ed apportare un piccolo personale contributo positivo nell’attuale diatriba della comunità cristiana di Augusta – centro storico, esprimere un parere e fare una proposta. Premesso che: E’ oggettivamente accertata e indiscussa la qualità dell’impegno pastorale di don Palmiro Prisutto nei vari settori religiosi, sociali, ambientali, umanitari, tutti improntati allo spirito francescano e in difesa del prossimo debole, bisognoso e soprattutto non adeguatamente protetto dalle varie istituzioni pubbliche e private, civili e religiose; E’ oggettivamente accertata e indiscussa la qualità e la professionalità delle confraternite e dei rispettive governatori i quali da parecchi decenni hanno ben operato nella gestione delle rispettive strutture riuscendo a mantenere anche in questo particolare momento storico le antiche tradizioni religiose e a migliorare il patrimonio artistico e architettonico monumentale. Per quanto sopra descritto ritengo sia indispensabile che si convochi una conferenza, UN TAVOLO TECNICO, con la partecipazione, oltre che dei vari rappresentanti delle parti, anche delle varie personalità laiche e religiose note per la coerenza con i principi cristiani di UNITA’, umiltà, carità, senso di solidarietà e di fratellanza nel nome di nostro Signore Gesù Cristo. Sono certo che da veri cristiani si troverà un accordo che potrà soddisfare le varie aspettative ed esigenze, facendo frutto delle diverse esperienze, professionalità, e direi anche dei rispettivi pregi e difetti ed insieme ricostruire un clima di gioia, di pace, di fratellanza. Nel frattempo inviterei ambedue le parti a non utilizzare qualsiasi espressione di comunicazione pubblica che possa denunciare un accentuato bipolarismo come viceversa accade in altri settori contraddistinti da diversità di religioni, o di interessi, poteri, finalità e scopi vari. Se siamo veramente tutti fratelli in Cristo, abbiamo il sacrosanto dovere di cercare, con tutti i mezzi possibili, la PACE e l’UNIONE per poter tutti insieme operare cristianamente al servizio del prossimo bisognoso. (Gaetano Gulino)

Giuseppe Tringali

IL CASO “DON PALMIRO”, UNA STORIA AUGUSTANA INFINITA….ultima modifica: 2016-08-20T23:00:52+02:00da leodar1
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